lunedì 5 luglio 2010

Quando si dice cambiare la prospettiva


Una volta avevo due (splendidi) occhi grigio-verdi.
Regalo genetico del mio papà.

Da un annetto a questa parte uno dei miei due occhi è diventato azzurro (e che azzurro!!).

Questo occhio, che non è frutto di una lente a contatto colorata, è un po' particolare. Appena l'ho avuto non vedeva assolutamente niente, infatti pensavo ad una fregatura, ma con il tempo è migliorato: abbiamo cominciato con luci e ombre, poi i contorni si sono fatti mano a mano più nitidi e nel giro di pochi mesi è diventato a tutti gli effetti una perfetta finestra sul mondo.

E qui casca l'asino.
Si perchè questa finestra sul mondo ha una prospettiva completamente diversa da quella a cui sono abituato.


Quest'occhio è posizionato a circa ottanta centimetri da terra, e questa è già una bella novità: l'altro che avevo era esattamente un metro più in alto.
Quest'occhio non ha esperienza quindi vede tutto con stupore, come se una palla gialla fosse il gioiello più prezioso del mondo.
Quest'occhio è avido di esperienze e consapevolezze e per lui il fatto che schiacciando un bottone sul telecomando la televisione si accende, è una scoperta paragonabile al bosone di Higgs.
Quest'occhio guarda la bionda con un affetto di cui io non sarò mai capace (non tanto come intensità, ma come qualità).

Quest'occhio vede e vedrà cose che al mio povero vecchio occhio non sono possibili.

Fino ad un anno fa l'espressione luce dei miei occhi mi faceva ridere.
Ora compatisco chi ha due occhi uno uguale all'altro.

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