giovedì 2 settembre 2010

Desperate housewives

La biondina alla fine è diventata una casalinga 24/7.

Speriamo non sia per sempre, speriamo di trovare un'altra sistemazione, ma da quando la ditta ha chiuso, siamo ufficialmente una famiglia monoreddito.

Siamo stati fortunati nella sfortuna, nel senso che non si è trattato di un vero e proprio fallimento, di quelli che la ditta non ha più soldi per nessuno e magari ci rimetti pure la liquidazione, ma una ristrutturazione di una ditta internazionale complessivamente sana. Questo si è tradotto con una buonuscita tutto sommato soddisfacente, che permette al dipendente un briciolo di serenità anche nella ricerca di una nuova sistemazione.

C'è da dire che la ricerca di un nuovo lavoro per la biondina non è nelle mie priorità; principalmente perché un po' di tempo a casa con il bimbo farà solo bene ad entrambi, e poi il momento non è dei migliori, se uno cerca un lavoro part-time.
Però, a pensarci bene, forse è un ragionamento sbagliato, perché durante l'anno di liquidazione è in effetti più probabile trovare impiego per via delle agevolazioni fiscali all'ipotetico datore di lavoro.

Detto questo, una considerazione: potremmo vivere tranquillamente solo con il mio stipendio, ma sarebbe giusto?
Anche la biondina in effetti mi ha detto che non ha intenzione di rimanere senza lavoro per il resto della vita.
Sono d'accordo con lei, principalmente per un fattore di autostima: una persona è completa quando ha anche altri interessi al di fuori della famiglia e degli svaghi (sport, hobby, ecc) e il lavoro, oltre a nobilitare, gratifica.

Per adesso mi godo la mia famiglia completamente a mia disposizione.
Un lusso a cui ho fatto presto ad abituarmi.

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