lunedì 29 novembre 2010

La cucina della nonna

Domenica di acqua e freddo.
E' la sesta consecutiva, mi dicono quelli che fanno i conti.
Giornata ideale per pranzo dalla nonna al campo.
Non lo faccio tutte le domeniche (non sono mica calabro), ma mediamente una volta ogni due mesi. Ieri c'erano gli zii, la nonna bis e tutti i nonni.

Costine con le verze. Cotechino con il purè. Polenta.
Poi salame, grana, raspadura, gorgonzola.
Dolce: pasticcini, biscotti al cioccolato, crostata della nonna con frutta e cannella.
Naturalmente vino rosso del nonno, verdicchio per il dolce, caffè e grappa.

Che altro puoi fare alla fine di novembre con il brutto tempo? O vai in giro per centri commerciali o mangi.
Ieri ho mangiato.
Tanto.

sabato 27 novembre 2010

[Religione II] Filosofia e religione

Finora ho cercato di spiegare che non credo nell'esistenza di un essere superiore che ci ha creato e che ci guarda dall'alto per vedere se righiamo dritto o sgarriamo, con l'intento di ricompensarci o di farcela pagare.

Oppure, per vederla da un altro punto di vista, non è necessaria la presenza di un Dio per giustificare tutto quello che vedo.

Allora tutto è inutile? Conviene buttarsi nel più bieco nichilismo e ripudiare qualunque indicazione di carattere religioso, dai comandamenti al semplice "ama il prossimo tuo come te stesso"?
No, non sarebbe giusto, o, al limite, non conveniente.
Blaise Pascal attorno al 1650 ideò la sua famosa scommessa: conviene credere a Dio perché se Dio esiste, si ottiene la salvezza; se ci sbagliamo, si è vissuto un'esistenza lieta rispetto alla consapevolezza di finire in polvere.
Qualcuno potrebbe arricciare il naso, considerandola una mostruosità logica, bassa, puerile e cinicamente utilitaria. Probabilmente è vero, soprattutto per quanto riguarda l'utilitarismo, ma senza dubbio va a braccetto con il mio pensiero razionalista.

Mettiamola così: se anche volessi infrangere tutti i comandamenti della bibbia, quasi sicuramente non passerei il resto dell'eternità nel fuoco dell'inferno, per il semplice motivo che i diavoli, che pure non esistono, hanno altro da fare. Ma io i comandamenti mi sforzerò comunque di seguirli, perchè sono comunque una condotta di vita che mi piace e che mi fa sentire bene.

Per chiudere con ironia un messaggio che vuole invitare a riflettere, con l'aggiunta di un pizzico di fiducia ed ottimismo in chiave umanista:

La cattiva notizia è che Dio non esiste.
Quella buona è che non ne hai bisogno.




Continua ...

giovedì 25 novembre 2010

Le parole sono importanti

Penso che il bimbo sia mediamente indietro rispetto ai suoi coetanei con la favella.
Eppure qualcosa si muove.
Dice chiaramente e con cognizione di causa mamma (anzi, spesso urla, vista la sua scarsa pazienza) e io sono diventato il papapapapapà (esagerato!!).
Stiamo anche facendo dei progressi con nonna e nonno.

Ma le chicche sono due: tanto e ciao.
Se gli chiedi: quanto bene vuoi alla mamma? la risposta è un entusiasta ed entusiasmante TAN-TOM, con una boccuccia che è tutto un programma.
Invece, per quanto riguarda il saluto, lui è sempre stato una persona educata. Infatti da molti mesi già saluta chiunque con la manina (da mangiare!!) ma ora, grazie ad un lavaggio del cervello direttamente da teletubbyland, ci accompagna un convinto CIAU-CIAU.

Prossimo obbiettivo: l'uso corretto del congiuntivo !!!

mercoledì 24 novembre 2010

Disordine

La battaglia contro il disordine è persa in partenza.
C'è scritto in tutti i libri di fisica: ΔS≥0, dove S è l'entropia.

Secondo principo della termodinamica:
in un sistema isolato il disordine può soltanto aumentare o, al limite, rimanere invariato.

Corollario:
prendi una casa anche abbastanza grande ma con il brutto tempo fuori e mettici un bimbo (sistema isolato); il disordine aumentarà (per quanto tu ti sforzi di riordinare) o, al limite, può rimanere invariato (solo quando dorme).

domenica 21 novembre 2010

[Religione I] Scienza e religione

Ho già sfiorato il discorso della religione e ho affermato di non essere molto praticante.
Con questo e con altri post, seri ma non troppo, cercherò di chiarire il mio pensiero in proposito.
Non che il mio convincimento sia importante per il mondo, ma è importante per me e scriverlo mi aiuta a comprenderlo. Sembra stupido, ma un opinione non è effettivamente tale fino a quando non l'hai espressa.


Lo spunto è questo, tratto dai giornali di qualche giorno fa:
Non c’è bisogno di un Dio creatore dell’universo. Basta un sussulto della forza di gravità a generare tutto ciò che osserviamo.
Lo dice Stephen Hawking, il più famoso degli astrofisici, già titolare della cattedra che fu di Newton. E’ la tesi del suo ultimo libro, The grand design: il grandioso progetto.


Una piccola parentesi prima di addentrarmi nel ragionamento principale del post: Stephen Hawking è probabilmente una delle persone più geniali ed intelligenti attualmente viventi e ho un paio di suoi libri nella mia libreria. Il primo è Dal Big Bang ai buchi neri, libro illuminante che ho amato moltissimo, letto la prima volta attorno ai 20 anni nel pieno della fase in cui mi attirava la divulgazione scientifica, soprattutto fisica ed astronomica. Questa fase è durata relativamente poco, visto che la mia soglia di attenzione alla lettura è progressivamente scemata (infatti ora leggo principalmente fumetti). Questo è il motivo per cui il secondo libro che possiedo: L'universo in un guscio di noce, pur avendo bellissime illustrazioni esplicative, non sono riuscito a finirlo in quanto troppo complicato (in realtà il motivo principale è che effettivamente è un libro al di fuori della mia portata di comprensione: sono necessarie basi fisiche molto più solide delle mie).

Detto questo, cercherò di spiegare la mia attuale visione della religione e dell'esistenza o meno di un Dio.
L'aggettivo attuale nella frase precedente è molto importante, infatti, come tutte le persone, ho cambiato spesso idea nella mia vita (su questa e su molte altre cose) e ho avuto la mia importante fase da chirichetto, da iscritto all'Associazione Cattolica e da assiduo frequentatore di chiese ed oratori.

Attualmente la mia idea si può riassumere così: mi piacerebbe con tutta la mia forza che il Dio dei Cristiani esistesse, ma sento, dal profondo del mio cuore, che non c'è un creatore e nessuno ci aspetta dopo.

Questo pensiero abbastanza comune, chiamato secolarizzazione, è un processo tipico della cultura occidentale contemporanea, che induce ad agire e a pensare (nei confronti della natura, del destino e della vita stessa) in modo sperimentale e utilitaristico, mai sacrale e trascendente.
Le motivazioni di questo sentimento penso si possano riassumere nell'impostazione scientifica che stà alla base della mia cultura, che mi porta a considerare quanto meno con scetticismo tutto quello che non è sperimentabile direttamente o indirettamente.

Perchè siamo fatti in questo modo? Non ad immagine e somiglianza di qualcuno, ma perchè siamo il risultato stupefaciente di miliardi di anni di evoluzione della vita.
Perchè esiste la vita? Non per qualche capriccio divino, ma perchè ad un certo punto della storia dell'universo era necessario ed inevitabile che si creassero le prime alghe monocellulari.
Perchè esiste l'universo? Non per un regalo supremo, ma perchè, in un preciso istante, le fluttuazioni dello spazio-tempo necessariamente e inevitabilmente hanno creato materia ed energia (chiedo scusa a chiunque sappia effettivamente qualcosa di fisica e rabbrividisca a questa mia affermazione come minimo superficiale).

Ho iniziato con Hawking, mi sembra giusto finire con Einstein:
Io non posso concepire un Dio che ricompensa e punisce le sue creature, e che esercita una volontà simile a quella che noi sperimentiamo su noi stessi. Nè so immaginarmi e desiderare un individuo che sopravviva alla sua morte fisica: lasciamo che di tali idee si nutrano, per paura o per egoismo, le anime fiacche. A me basta il mistero della vita, la coscienza e il presentimento della mirabile struttura del mondo in cui viviamo, insieme con lo sforzo incessante per comprendere una particella, per piccola che sia, della Ragione che si manifesta nella natura.



Continua ...

venerdì 19 novembre 2010

Tante coccoleeeee

Sulle alte colline, non molto lontano, giocano tenendosi per mano.
Sono quattro.
Tinky Winky, Dipsy, Laa-Laa, e Po.
Vivono a Teletubbylandia.
Mangiano solo tubbiepappa e sporcano in giro, tanto c'è l'aspirapolvere Noo-Noo che pulisce tutto.
Si fanno taaaante cooooccoleeee e si vogliono taaaanto beneeeee.
Passano giornate a giocare a nascondino, a dormire sotto gli alberi, a inseguire cappelli volanti, a guardarsi allo specchio, ed altre divertentissime ed interessantissime attività.

E' la nuova moda del bimbo, scoperta prima su youtube, poi con due DVD.
Oggi ha mangiato davanti alla televisione poi, mentre il papà e la mamma mangiavano in cucina, è stato tutto il tempo buono buono seduto su un tappeto per terra in sala a guardare rapito la vita a teletubbyland.

Va tutto bene, piacciono ai bambini e sono stati studiati per loro da uno psicologo cognitivo.
L'unico dubbio: ma se Tinky Winky è maschio, ma perchè cavolo se ne va in giro con una borsetta rossa sotto braccio? Ma chi è? Il cantante delle Scissor Sisters?

Il sole tramonta, gioca a nascondino. Ciao ciao Teletubbies, è l'ora del lettino

mercoledì 17 novembre 2010

SMS di servizio

Io il cellulare lo uso il meno possibile.
Certo, tantissimo per lavoro, ma l'uso privato è molto limitato.
Mia sorella, qualche amico, poco altro.
Ogni tanto qualche SMS con la biondina.

I suoi messaggi sono di tipo pratico, raramente contemplano effusioni (d'altronde anche io faccio fatica ad essere molto affettuoso col cell).
Ma l'ultimo che mi è arrivato l'altro giorno è servito ad informarmi della consistenza delle deiezioni di mio figlio.

Ecco, mi tocca dare ragione a Berlusconi: è assolutamente necessario impedire le intercettazioni telefoniche
... sai che figura se qualcuno legge i miei SMS!!

lunedì 15 novembre 2010

Sala giochi alternativa

In casa abbiamo due bagni: quello piccolo con accesso dalla camera da letto matrimoniale (piccolo per modo di dire) che è quello che abbiamo usato praticamente sempre da quando esiste la casa, e quello "bello": grande, con i mobili fichissimi e la vasca da bagno olimpionica.
Fino a qualche tempo fa il bagno grande lo usavano soltanto gli ospiti.
E, nelle occasioni speciali, io e la bionda quando d'inverno volevamo farci una coccola e ci si faceva il bagno insieme. Con la schiuma, la musica di sottofondo, la luce spenta e le candele profumate.
Se quella vasca potesse parlare ...

Il tifone hobbit che si è abbattuto sulla nostra casa ha rivoluzionato anche questa cosa. Ora è diventato il "suo" bagno. C'è il suo fasciatoio, il bagnetto lo fa nel lavandino (ancora per poco: ancora qualche centimetro e non ci starà più) e ogni tanto il bagno nella vasca lo fa lui.

Ultimamente è anche diventato la sua sala giochi. Si nasconde nella doccia o dietro la porta e vuole che andiamo a cercarlo. Entra con la testa nella lavatrice (spenta!) e ci mette tutto quello che ha in mano (più di una volta ci abbiamo trovato orso). Ma il più bel posto del mondo per giocare è la vasca vuota, con le palline, gli animaletti, le paperelle e tutti gli altri giochini.

Povera vasca.
Dai sali da bagno alle palline.
Dalle candele profumate a leoni, giraffe e rinoceronti.
Da due innamorati a un bimbo scatenato che salta e scalcia.

Se quella vasca potesse parlare ...

venerdì 12 novembre 2010

Facciamo la lotta

Ultimi aggiornamenti sui divertimenti hobbit.
Adesso mi accompagna con la manina in cameretta, vuole che mi sdraio supino e mi cavalca saltando come un matto sulla mia pancia. Ridendo.
Questo per lui è fare la lotta.
Naturalmente la colpa è mia che gli ho insegnato questo spassosissimo passatempo.
E' abbastanza impegnativo, ma nel dopopasto diventa impossibile.

giovedì 11 novembre 2010

Compassione

Viene da "cum-passio" = passione insieme (pathos = sentimento) e significa: patire insieme.
Ho scoperto il vero significato di questa parola in questi giorni in cui il bimbo è malato.

Il poveretto si è svegliato ieri pomeriggio dal sonnellino ed era calmo e tranquillo. Troppo. Si vedeva che non stava bene ed alle sette di sera aveva 39 e mezzo.
Niente pappa, solo tanta acqua e tachipirina, che lui odia.
Serata pesante passata tra pianti inconsolabili, lacrime e vomito.
Notte agitata con altro passaggio di tachipirina alle 3, pianti e nanna nel lettone tra mamma e papà.
Oggi, dopo una mattinata comunque a letto, sembra stia meglio e la febbre è troppo poca per l'antipiretico. A pranzo ha anche mangiato circa metà della sua pappa.
Non avendo altri sintomi, diamo la colpa ai soliti denti che stanno spuntando, e aspettiamo tempi migliori.

Ho scoperto che in questi momenti preferirei morire piuttosto che vederlo in questo stato, lui che normalmente ride, corre, balla.
Invece ieri sembrava uno straccetto buttato sul divano.

mercoledì 10 novembre 2010

DINK

Qualche tempo fa avevo scritto un post che si intitolava NIMBY.
C'è un altro acronimo che ho scoperto solo recentemente ma che mi ha fatto prima ridere, poi pensare.
DINK
Double Income No Kids. Doppio stipendio niente figli.

Wikipedia: individua un sempre più diffuso status di coppia (marito e moglie o partner), in cui la scelta di non avere figli risponde all’esigenza di concentrarsi totalmente su sé stessa, in una vera e propria simbiosi coniugale.
I dink rappresentano un nuovo ceto di riferimento sociale e consumistico, che vive l'assenza di prole come un vantaggio, piuttosto che come una mancanza o un fallimento.


Mi ha fatto ridere perché la capacità di sintesi e l'evocatività di certi acronimi è sempre divertente.
Poi mi ha fatto pensare: si stava meglio quando eravamo dei dink o adesso con il bimbo?
Domandina da niente.
La risposta stà nel titolo del blog.

Una di queste sere io e la biondina stavamo giocando con il bimbo e, come capita spesso, stavamo ridendo come dei matti.
Ad un certo punto mi è uscita un'esclamazione, subito condivisa dalla biondina.
Ma che due palle ci tiravamo quando eravamo solo noi due?

lunedì 8 novembre 2010

Delikatessen hobbit

Aperitivo (e in qualsiasi momento della giornata):
  • Pringles: per ora solo gusto original light, per gusti più decisi tipo paprika è meglio aspettare (anzi, meglio evitare del tutto).
  • Sfogliatine di mais: tipo crakers, ed in effetti sono molto più salutari delle patatine, e lui sembra apprezzare molto.
Dopopasto (a volte anche invece del pasto):
  • Wurlstel mini: oramai sono una vera droga. Ha cominciato al lago, forse sotto l'influenza dei tedeschi, ed ora ne mangia circa 10 al giorno. Di solito li chiede lui appiccicandosi al frigorifero ed ululando.
  • Sottilette: oltre che ad insaporire ed arricchire anche la sua pappa normale, ne mangia sempre qualcuna a morsi.
  • Formaggio duro in generale: pecorino, grana, raspadura, emmental, ecc.
  • Olive: verdi, nere, crude, cotte, l'importante che siano senza nocciolino.
Dolce:
  • Cioccolato: in tutte le forme, ma principalmente barrette kinder.
  • Albicocche disidratate: da mangiare quasi come se fosse una caramella.
  • Wafer al cioccolato: una delle ultime scoperte.
Bevande:
  • Acqua sgarzolina: è l'acqua frizzante dei grandi, da bere con il bicchiere di vetro o direttamente a canna dalla bottiglia grande.
  • Baby drink: bottigliette da 250 ml con tappo apposta per bimbi ai gusti: the (pesca, limone e cola), camomilla e mandarancio, camomilla e fragola, camomilla e mela. Gusti improbabili e tutti dolcissimi, ma abbiamo bottiglie sparse per tutta casa.
  • Bibite dei grandi: Pepsi senza caffeina, ginger, chinotto o Sprite zero, anche queste da bere a canna dalla bottiglia.

Ora, non giudicateci come dei genitori senza sentimenti: tutto quello che ho riportato lo mangia solo in piccole dosi (salvo eccezioni come i wurlstel) mentre a pasto ha una dieta molto più equilibrata e completa.
Il fatto è che è uguale a suo padre: una buona forchetta con derive compulsive.

Codice di Procedura Penale II

Negli ultimi due mesi ho incontrato:

- Polizia Locale
- Polizia Provinciale
- Polizia Mineraria
- Guardia di Finanza
- Polizia Forestale
- Carabinieri
- Carabinieri del NOE (Nucleo Operativo Ecologico)
- DIA (Direzione Investigativa Antimafia)

E anche oggi ho saltato il pranzo.

AAArrggggghhh !!!!...

venerdì 5 novembre 2010

Legàmi


Quest'estate, prima al mare e poi al lago, abbiamo comprato dalle bancarelle (o erano i marocchini? ... non ricordo più) dei braccialettini di cotone tutti colorati, quelli che dovrebbero "portare fortuna".
Come si vede ne abbiamo uno a testa io e la biondina, mentre il bimbo ne ha due.
A volte, senza apparente motivo, interrompe qualsiasi attività stia facendo e si alza la manica in modo da indicarli con il dito e esplodere in un oohhh di stupore e meraviglia misto a soddisfazione. Di seguito indica il braccio mio e della sua mamma con la stessa baldanza, felice che anche noi condividiamo con lui questo tesoro.
A volte cerca il braccialetto anche sui polsi dei nonni, o degli zii, ma non trovandoli non si stupisce, come ci si potrebbe aspettare, quasi che consideri questi come un simbolo distintivo della nostra famiglia, ed è normale che nessun'altro li abbia.

Poche certezze nella vita, ma il legame che ci unisce, simboleggiato dai braccialetti, è più forte di un filo di cotone.


PS: il mio braccio è quello peloso ;-)

mercoledì 3 novembre 2010

Preghiera

Mi vo' sü da la scala
per l'amur del Signur
quand l'è andai sul calvar
a purtaa l'umis al pecatur
mi vo' en lett
cun l'angiul perfett
du da pè e du da cò
e la Madona en mess c'la diss
dorm o bimbo e riposa
e non pensa a nisuna cosa
fa che la not el dì
sia seper in cumpagnia cun ti
Acqua Santa che te bagna
Spiritu Santo che te cumpagna
bruta bestia va' via da chi
Gesù Bambin ve' via cun mi

Traduzione:
Io salgo la scala (vado a letto)
per l'amore del Signore,
quando andò sul calvario
per portare la remissione (dei peccati) al peccatore.
Vado a letto con l'angelo perfetto
due in testa al letto e due in fondo
e la Madonna in mezzo che dice
dormi o bimbo (o altro nome) e riposa
e non pensare a niente
fa che sia di giorno che di notte
sia sempre in tua compagnia.
Acqua Santa che ti bagna,
Spirito Santo che ti accompagna,
Diavolo vai via di qui
Gesù Bambino vieni con me.

Avevo circa cinque anni quando recitavo insieme a mio padre questa preghiera mentre, la sera, mi accompagnava a letto portandomi sulle spalle.
Ora abito in una casa di un solo piano e non ho la scala per andare in camera da letto, ma recito questa preghiera per il mio bimbo mentre siamo nel lettone prima che si addormenti.
Non sono molto religioso (è un eufemismo) ma questa è più di una comune preghiera. E' trasmettere al bimbo cultura e radici di suo padre, del padre di suo padre, del nonno di suo padre e indietro con i secoli.
C'è la religione, ma anche la cultura contadina semplice e ingenua.

Spero che tra molti anni il bimbo rievochi questi momenti e li ricordi con affetto.
E trasmetta questa semplice poesia a suo figlio.
Come un regalo prezioso.



PS: Chiedo scusa per la grammatica, sicuramente errata, ma come tutte le cose antiche anche questa è destinata alla sola tradizione orale. E già il fatto che ora io l'abbia scritta le toglie un briciolo di poesia.

martedì 2 novembre 2010

Kimi


Due giorni fa con la famiglia, siamo andati a trovare una coppia di amici (che ora, con due figliole, sono diventati una famiglia di amici) che vediamo raramente perchè abitano a 150 km.
Ci siamo divertiti, abbiamo riso e scherzato, abbiamo ricordato quando eravamo giovani e ci siamo conosciuti, mentre il bimbo veniva spupazzato dalle due sorelline.
Il papà di famiglia, grande appassionato di Formula 1, dopo aver squadrato bene il bimbo, dice che ha trovato una somiglianza: è uguale (soprattutto gli occhi) a Kimi Raikkonen.
Io ho sempre associato il bimbo, visti i suoi colori di capelli e occhi, a un austriaco o, al limite, ad un californiano.
Al figlio finlandese non avevo mai pensato.