domenica 2 gennaio 2011

[Religione III] Religione di stato

Fatto un ragionamento più ampio sul rapporto tra scienza, filosofia e religione in generale, parliamo ora della religione di stato.

La definizione precedente non è formalmente corretta, infatti la Costituzione dice che tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge (art. 8) ma il fatto che nella stessa carta si è ritenuto necessario precisare che Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine, indipendenti e sovrani (art. 7) è sinonimo che nel '45 queste due entità erano fortemente intrecciate.

Passati più di 60 anni le cose sono cambiate?
Solo in minima parte.

E la prova ne è il lavoro del parlamento in questi ultimi anni che, ad esempio, non si è ancora accordato sui PACS (o come diavolo si chiamano adesso),ha realizzato una vergognosa legge sulla procreazione assistita e ha un atteggiamento bigotto nei confronti della dolce morte (cfr Englaro).
Sono convinto che uno stato veramente laico sia più giusto per tutti.

Cerchiamo di stare alla larga da quella parte furiosamente evangelizzatrice che esiste in tutte le religioni monoteiste. Cerchiamo di costruire il Regno di Dio solo nei nostri cuori e non fisicamente nel nostro paese perchè questo modo di vivere, che per qualcuno potrebbe anche essere il paradiso, per altri da utopia si trasforma in distopia.

L'unico modo (e in ultima analisi quello più efficace) che ha una persona per portare il suo stile di vita agli altri è tramite il buon esempio, non con le imposizioni (e questo vale non soltanto nei confronti della religione, ma in tutti i campi del comportamento umano).

Qualcuno disse che la religione è il cancro della società.
E' sbagliato.
Ma è sbagliato anche pensare che una società malata si curi con la medicina della religione.

Continua ....

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