venerdì 1 luglio 2011

Emozioni - Isaac Asimov

Mi sono diplomato nel 1993, e al tema della maturità ho scelto questo titolo:
La sorprendente rapidità con cui evolvono le macchine che elaborano dati e risolvono problemi può essere intesa come uno dei modi più tangibili in cui si celebra il trionfo della società tecnologica. La crescente complessità strutturale di tali meccanismi e l'impiego di tecniche sempre più raffinate nella realizzazione delle attività affidate alle macchine delle nuove generazioni inducono alcuni a parlare dell'esistenza di «macchine pensanti». Quali le impressioni del candidato sulla questione? Può mai paventarsi un futuro in cui siano i prodotti dello stesso pensiero ad emarginare e a soppiantare la mente umana? Quali mutamenti nei comportamenti umani può comunque ingenerare la sempre più rapida diffusione dell'automazione elettronica e della telematica?
Il risultato fu ottimo: sono sempre stato abbastanza bravo nei temi, ma quella volta superai me stesso (o forse la commissione era di manica abbondante) e portai a casa un inaspettato 8-. (Il meno era dato dal fatto che feci un errore grammaticale: un'altro scritto proprio così, con l'apostrofo; con l'aggravante che era la prima parola del tema.)
Ma qual'è il collegamento tra il mio tema di maturità e lo scrittore del titolo del post?
Ebbene, nel tema parlai di cervelli positronici e citai le tre leggi della robotica.
Le riporto qui per chi non le conoscesse:
1. Un robot non può recar danno a un essere umano né può permettere che, a causa del proprio mancato intervento, un essere umano riceva danno.
2. Un robot deve obbedire agli ordini impartiti dagli esseri umani, purché tali ordini non contravvengano alla Prima Legge.
3. Un robot deve proteggere la propria esistenza, purché questa autodifesa non contrasti con la Prima o con la Seconda Legge.

Praticamente chi scrisse la traccia del tema si aspettava considerazioni scientifiche e rigorose, io invece ragionai prendendo come spunto un'opera di fantasia.
E di solito la letteratura d'evasione fa a botte con il rigore scientifico.
Ma non in questo caso.
Dove per questo caso intendo un certo tipo di fantascienza (chiamata hard science fiction) caratterizzata dall'enfasi per il dettaglio scientifico o tecnico, o per l'accuratezza scientifica, o da entrambi.
E Asimov era un maestro in tutte le sfaccettature della fantascienza: quella più scientifica e rigorosa (era professore di biochimica all'università e ha scritto molti saggi di divulgazione scientifica) e quella sociologica.



sono tanti ... ma sono quasi tutti in edizione economica


In questo post l'ho presa alla lontana, ma avrete ormai capito che sono molto affezionato all'autore perché ai libri che vedete in questa foto devo ore e ore di evasioni, ma anche nozioni scientifiche e mente aperta.

... e un 8- !!

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