lunedì 3 ottobre 2011

Il runner tecnologico

Nel mondo meraviglioso e psichedelico della corsa, il runner che ha un minimo di aspettative (diciamo quello che ha appena superato la fase tapascione* e ha voglia di migliorarsi) ha di che sbizzarrirsi per complicarsi la vita fino a diventare un perfetto maniaco ad un passo dal serial killer.
Tabelle, libri, cardiofrequenzimetri, gps, software per il controllo della prestazione, forum di discussione, ecc.
E non parliamo del fantastico e fantasmagorico mondo degli integratori primadella-gara, durantela-gara e dopola-gara (io sarei interessato anche ad una linea di integratori  alpostodella-gara).
Tutta roba inutile e superflua fino a quando te ne stai alla larga, ma che diventa utile e indispensabile l'attimo dopo in cui sei caduto nella trappola.

Parliamo ad esempio del ricevitore GPS.
Io sono possessore di un Garmin Forerunner 205, regalatomi dalla biondina per il mio compleanno, praticamente un anno fa.
Questo.

Fino al giorno prima ero interessato all'aggeggio, in quando ipnotizzato da tutti i gadget elettronici in generale, ma mi ero sempre detto che non l'avrei comperato. Le scuse erano tante: costa troppo, è ingombrante, mi basta un semplice cronometro, ecc.
Ma erano tutte balle perché il vero motivo io lo sapevo: se lo compro poi entro nel tunnel della dipendenza da prestazione.
E così è stato.
Ora corro sempre con il gps: per l'allenamento durante la settimana, per il lungo della domenica, per la gara e per le ripetute nel campo di atletica (cosa assurda perché che ti serve sapere la velocità quando la distanza è nota e ti basta un cronometro?).

Perché non riesco a farne a meno?
Per quel gusto un po' malato che si prova a scaricare i dati dell'allenamento sul computer e vedere poi quanti km, il passo medio, le calorie consumate, ecc.
Per avere un "diario del runner" da leggere quando cerchi l'ispirazione per uscire quando non ne hai voglia.
Per il piacere sottile e un po' inquietante di vedere schermate come questa: un'uscita standard alla pista a fare le ripetute:


O la schermata di riassunto di tutta la cronologia, dove si legge che in un anno ho percorso 1.470 km, passo medio 5,23 e un totale di di 139.5000 calorie!!


E per finire, ormai lo uso anche per le uscite in bicicletta.




* la definizione di tapascione su wikipedia non l'ho trovata, quindi ne do' una io. Dicesi tapascione colui che corre principalmente per il piacere di stare con gli altri e perché gli hanno detto che correre fa bene. Non gli interessano i risultati sportivi, anzi corre sempre nelle campestri ma non gli piace mettere un pettorale nelle gare cronometrate. E tra le podistiche gli piacciono soprattutto quelle in cui al ristoro finale danno il risotto con la salsiccia!!

E non lo dico con ironia, ma con invidia: lui ha capito tutto della corsa, io no!

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