domenica 6 novembre 2011

Minchia!!

Uno dei suoni più innocenti che mi viene in mente è la voce di un bambino di due anni e mezzo (uno a caso) che parla con il ciuccio in bocca.
Dà una sensazione di candore.
Bene.
Adesso provate a pensare quella stessa vocina impastata e candida che dice le parolacce!!

L'altra sera ho sentito con le mie orecchie la cosa più strana, più fuori luogo e più contraddittoria della mia vita. Stavamo vedendo paperissima sprint (forse l'unico programma che lo incanta che non venga trasmesso da rai yoyo) quando, all'ennesima caduta per terra del solito bambino giapponese, ha esclamato (con il ciuccio):
Minchia che botta!!

Presi alla sprovvista dall'espressione, io e la biondina abbiamo fatto l'unica cosa sbagliata che avremmo potuto fare: abbiamo riso.
Però mi sono ripreso subito.
E le (poche)  altre volte che l'ho sentito finora l'ho ripreso con fermezza, ma senza esagerare.

Ma la cosa principale che dovremo fare per evitare che dica le parolacce, banalmente, sarà non dirne noi. Perché, come ho già scritto, il bimbo imparerà che cosa è giusto e sbagliato non con le prediche, ma solo con il buon esempio.

E quindi da oggi in avanti in casa nostra le parole d'ordine saranno sobrietà, serietà e rigore.
E basta parolacce!!!


... eccheccazzo.

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