giovedì 26 maggio 2011

Piccoli allevatori crescono

Fino a qualche mese fa le mucche al bimbo ci facevano paura.
Con grande disappunto della zia che con le vacche ci lavora (no, non vi preoccupate, è un lavoro legale).
Grosse, nere, a volte si muovono a scatti, e poi fanno quel verso così forte che mette veramente terrore.

Ma è bastato avere un po di pazienza e di dare tempo al tempo.
Ora non vede l'ora di andare dai nonni per portagli da mangiare.
Adesso devo stare attento che il troppo entusiasmo non lo porti ad avvicinarsi più del necessario, perchè se gli danno una testata, mi rovinano il bimbo.
Ora quello che ha paura delle mucche sono io.

lunedì 23 maggio 2011

E' in arrivo un bastimento carico, carico di ...

 
... t'attoi
Ieri pomeriggio dopo la nanna siamo andati al battesimo della sua amichetta del cuore.
In chiesa è stato bravissimo e dopo siamo andati a fare merenda dalla nonna della festeggiata.
In totale in quel cortile c'erano sei bambini sotto i dieci anni, tutti con un diverso grado di adrenalina in corpo (mediamente molto alto).
Per farli stare buoni, almeno i più piccoli, la padrona di casa (forte di un'esperienza di quattro nipoti maschi) ha calato l'asso: è arrivata con uno scatolone pieno di trattori!!!
Il risultato è stato che il bimbo ci siamo dimenticati di avercelo dietro.
Solo che i pantaloni della festa, non so se riusciremo a farli tornare puliti.

PS: avete visto che figo il bimbo con il borsalino in coordinato con la camicina?
Ho scattato acuni primi piani che sembra un incrocio tra un fotomodello e Al Capone.

sabato 21 maggio 2011

Dov'è il bimbo? - Quinta parte

Eravamo in cortile a giocare.
Io gli dico:
Presto bimbo, arriva la nonna, nasconditi, nasconditi, ....


Secondo voi la nonna l'ha visto?

venerdì 20 maggio 2011

I miei cugini sono degli X men

Avevo già annusato la notizia su alcuni siti di fumetti, e stamattina in centro a Milano ho effettivamente visto un cartellone pubblicitario (sarà stato 20 x 30 metri, teneva tutta una facciata di un palazzo) tutto in rosso e nero, molto aggressivo.
Eccolo.
Per farla breve, la Nike ha avuto l'idea di festeggiare lo scudetto del Milan con questa immagine in cui i dodici giocatori sono ritratti come gli X men.
Due considerazioni:

Uno.
Questa immagine potrà sembrare strana se si pensa che lo sponsor tecnico della squadra è l'Adidas. Anch'io in un primo momento ho pensato ad una carineria gratuita da parte del marchio a chi, nonostante tutto, si è dimostrato il più forte. Già mi ero fatto tutto un film sul gesto cavalleresco di rendere l'onore delle armi dopo la battaglia. Và che bravi, le squadre che usano Nike hanno perso, ma loro rendono omaggio al vincitore. Queste cose si vedono spesso in altri sport, ma nel calcio è fantascienza.
Poi mi sono informato e ho scoperto che buona parte dei giocatori (o forse tutti, non so) usano scarpe Nike, e tutto la vicenda si è ridimensionata nella prospettiva che gli compete: marketing.

Due.
Quando si tirano in ballo i supereroi per qualcosa che va al di la della stretta cerchia fumetto/film, sono solo che contento. Mi è piaciuta questa commistione tra due forme di intrattenimento come i fumetti e lo sport: a ben vedere hanno molto in comune.

Detto questo, io i giocatori del Milan non li conosco tutti, come d'altronde non conosco tutti gli X Men, ma Ibra - Wolverine è fortissimo, Pato - Magneto anche. Ma quando ho visto l'abbinamento Gattuso - Bestia ho riso molto.
Davvero azzeccato.

PS: Alla fine del post (come anche nel titolo) tengo però a ribadire la mia fede interista.

PPS: caro cognato, questo era dedicato a te.

mercoledì 18 maggio 2011

In fila per due

Ma quanto sono belli due bambini di circa due anni che camminano mano nella mano?
Di solito il bimbo non è così bravo e in un'altra occasione non sarebbe a camminare sul marciapiede ma a correre in mezzo alla strada, ma la mamma gli aveva detto che li avrebbero portati al parchetto sullo scivolo.
Allora ...

lunedì 16 maggio 2011

Qundo a parlare non è la testa ma la pancia ...

Stamattina sono andato a Milano a Confcommercio per assistere al Roadshow di SISTRI.
Tradotto, c'era un convegno organizzato dalle Camere di Commercio lombarde per presentare il nuovo sistema di controllo della rintracciabilità dei rifiuti. Una cosa che fino ad ora viene fatto cartacea, e invece dal primo giugno dovrà essere fatto elettronicamente mediante un applicativo su internet.

L'idea era: mi passo una mattina da imboscato, in un posto fico da imprenditori, vedendomi una presentazione tecnica ed ascoltando gli interventi di alcuni tra tecnici del ministero dell'ambiente, rappresentanti di categorie di trasportatori e funzionari della camera di commercio.

In effetti il posto era un bellissimo palazzo in Corso Venezia (forse art-nouveau) come me lo posso aspettare io che arrivo dalla provincia: ingresso hi-tec molto ben armonizzato con la grandiosità del palazzo, personale elegante e gentile, hostess giovani e carine e sala convegni comoda e molto grande.

Ho visto sale di cinema mooolto più piccole

Tantissima gente che riempie tutti i posti a sedere e tanti in piedi in fondo alla sala. Si comincia con quasi mezz'ora di ritardo. Già si capisce che butta male.

Dopo la prima oretta di presentazione il chairman fa l'errore che gli costa la mattinata: qualcuno ha qualche domanda da fare?
Un lento degradare fino all'ingestibilità.
Comincia il primo imprenditore che accusa non troppo velatamente il ministero di aver inventato una nuova tassa che non serve a nulla se non a complicare le cose.
Il secondo dichiara che questa norma lo ha definitivamente convinto a gettare la spugna e infatti sta vendendo la sua aziendina.
Il presidente di una piccola associazione di settore accusa di non aver ricevuto risposte alle sue continue interpellanze a Roma e preannuncia azioni legali.
E via cianciando.
Il tutto sottolineato da applausi, da risatine quando i relatori cercavano di dire qualcosa, da fischi e buu quando sottolineavano qualche passaggio non di gradimento alla platea.

Che questo sistema abbia dei problemi è fuori dubbio. Il primo giugno ne vedremo delle belle e anch'io sono convinto che sia necessaria una proroga, almeno per il regime sanzionatorio.
Ma quello che stonava e che ha trasformato un consesso di imprenditori in una curva da stadio era il fatto che si ragionava non con il cervello ma solo con la pancia.
Anzi, si è ragionato esclusivamente con il portafoglio!
E' stata una mattinata alla fine inutile sotto il profilo tecnico, ma molto istruttiva dal punto di vista sociologico. Ho imparato che non c'è differena tra, ad esempio, il corteo di un sindacato che chiede la luna quando la luna non è più a disposizione, e un convegno di imprenditori quando gli imponi più lavoro senza aumentare il quadagno.

venerdì 13 maggio 2011

Emozioni - Lego

Sono sempre stato un bimbo pigro e con pochi amici .
Non andavo spesso all'oratorio, e non mi piacevano molto i giochi in cui c'era da sudare (a differenza di adesso dove se lo sport non è faticosissimo non mi piace).
Se ci aggiungete anche la mia formazione professionale (sono ingegnere) capirete perché il mio gioco preferito di quando ero bimbo, e non solo, è il lego.
Ricordo anche una scatola di meccano, ma è stato per poco, poi le piattine e le viti in ferro sono state sostituite con i cubetti e gli omini in plastica colorata.
Come tutti le cosiddette costruzioni hanno fatto parte della mia infanzia, a partire dai mattoncini grossi dell'asilo, fino alle costruzioni semplici con cui ci potevi fare al massimo una casetta. Ma ci fu un Natale (non ho la certezza, ma potrebbe essere il 1982, età otto anni) in cui mi regalarono una confezione di Legoland Space per costruire un'astronave e rimasi folgorato.
A guardarla adesso fa tenerezza nella sua semplicità
Ricordo che passai tutto il pomeriggio di Natale a costruirla con l'aiuto di mio zio gigi. Cosa che poi diventò un appuntamento fisso: ogni Natale una scatola di lego e il pomeriggio, invece di fare la tombola, a casa mia si volava nello spazio, con lo zio e i cuginetti.
Altro regalo di gesù bambino di qualche anno successivo
Poi gli anni passarono, e la mia anima fantascienza lascia spazio alla mia indole più nerd, e inoltre la lego comincia a commercializzare Technic. Agevolo altre due chicche che hanno riempito le mie giornate invernali.
Praticamente un transformer
L'escavatore che funzionava a forza pneumatica
Poi, come succede a tutti i sani maschi etero,  per molti anni ho scoperto altri passatempi e i giochi come questi sono passati in secondo piano, ma ora che ho superato l'età della ragione (e anche quella della stupidera) uno dei miei sogni proibiti è questa edizione ultimate collector di una certa astronave. Quello che mi frena dal comprarla è il prezzo, circa 600 €.

Astronave??? ...è il MILLENNIUM FALCON....
è la nave che ha fatto la rotta di Kessel in meno di 12 parsec
 Ma al di la delle esagerazioni, il motivo perché il Lego mi è piaciuto e piacerà sicuramente anche a mio figlio, è riassunto nella seguente immagine.
Perchè se hai fantasia e mente aperta, due pezzi di plastica messi a croce possono diventare un aereo bellissimo, protagonista di un mondo sconfinato di cui sei il padrone assoluto.

mercoledì 11 maggio 2011

Come un nano ti smonta la tensione

Non era più tollerabile che io, a distanza di un anno e mezzo dall'uscita nelle sale, non avevo ancora visto IL film di fantascienza definitivo.
Quello che, a detta degli addetti al settore, sarà la pietra di paragone per il genere per molti anni a venire.

Allora ieri sera, approfittando del fatto che la biondina era fuori per una pizza con le amiche, dopo aver messo a nanna il bimbo, alle 10 e 45 ho messo su il DVD di Avatar e ho cominciato a vederlo.
Il film è lungo 2 ore e 40 e quindi l'intenzione era quella di vederla in due parti. Poi però, una volta cominciato, staccarsi era quasi impossibile.
La biondina ha fatto tempo a tornare a casa e andare a dormire, e io non riuscivo a spegnere il lettore dvd.

Sulla qualità del film molto si è detto e magari ne parlerò poi più approfonditamente. Per adesso basti sapere che è una gioia per gli occhi e lo spirito.
Ma il motivo per cui ho scritto questo post è per dire che il film alla fine non l'ho mica finito.
Era circa l'una e un quarto quando ho sentito dalla cameretta il bimbo piangere e chiamare la mamma. Si perché visto che io è qualche tempo che quando si sveglia nel cuore della notte vado a consolarlo ma non mi faccio commuovere dalle scenate mariomerole e non lo porto nel lettone, adesso chiama la sua mamma che è una pappamolla e non riesce a farlo piangere.
Risultato ho dovuto portarlo nel lettone e spegnere il film.

La cosa tragica è che l'ho dovuto interrompere al più bello, e sono andato a letto nel momento clou dello scontro finale tra l'eroe e il cattivone.

Praticamente un coito interrotto.

lunedì 9 maggio 2011

Grazie, papà

Passata la fase del no a tutti i costi, sfiorata la fase del si, siamo nella fase in cui è l'educazione a farla da padrona.
Gli versi da bere? Grazie, papà.
Lo prendi in braccio? Grazie, papà.
Gli cambi il pannolone? Grazie, papà.
Parlo del papà ma è uguale anche con la mamma, con i nonni e, per dire, con la cassiera al super.

E' bello vedere un omino di meno di un metro che ringrazia.
A voler esagerare e fare un po il vecchio pesante ti verrebbe da dire che così stai facendo qualcosa di utile per la società, non solo per te stesso o per la tua famiglia. Ti verrebbe da dire che c'è ancora l'educazione e che questa generazione può migliorare il mondo.

Restando un po più pratici, posso pensare che quello che respira in casa lui assorbe e restituisce.
E se uno semina serenità raccoglie gentilezza.

venerdì 6 maggio 2011

Emozioni - Jamiroquai

L'inizio degli anni novanta è stato il periodo d'oro dell'acid jazz.
Dall'Inghilterra arrivavano i Galliano, gli Incognito, gli Us3; dall'America gli album di Guru's Jazzmatazz.
E mi piacevano.
Alcuni li ascoltavo solo alla radio, ma avevo anche una cassettina con un mix di Galliano e Incognito che ho ascoltato tanto. Ora che ci penso non riesco a ricordarmi da che parte arrivava quella cassettina. Mistero.

Poi nel 1993 è uscito Emergency on planet earth e, per anni, se mi chiedavate qual'era il mio gruppo preferito, vi avrei risposto i Jamiroquai.
Il suono già mi piaceva di suo, ma quello che era veramente fuori dal comune e che mi colpì molto erano i loro video. In quegli anni c'era ancora Video Music e stava per arrivare MTV Italia, quindi cominciava anche da noi a farsi largo la cultura dell'immagine assieme alla canzone. E l'immagine era di quel folle di Jey Kay che ballava il funk con quei cappelli improbabili vestito in tuta e con le adidas.

più hip-hop dei rapper

Memorabili singoli come too young to die, blow your mind, stillness in time, virtual insanity li ho ascoltati fino a rovinare il CD.


Inoltre posso incolpare loro anche dell'unico album colonna sonora che ho mai acquistato: Godzilla OST. Si certo, si parla comunque di fantascienza e mostri, ci sono i Rage Against The Machine, i Foo Fighter e i Green Day, ma da sola deeper underground vale tutto il prezzo del CD.


E per chiudere le critiche: le canzoni si somigliano tutte un po' tra di loro, hanno abbandonato la parte jazz per un dance-pop, Jey Kay è talmente egocentrico da essere antipatico.
Ma anche l'ultimo album ha cacciato delle chicche niente male.
L'acid jazz è morto.
Lunga vita all'acid jazz.

giovedì 5 maggio 2011

Professore per caso

Nel 1999 seguii in università un corso che si chiamava Tecnologia degli elementi costruttivi e organizzazione del cantiere (voto finale 26/30).
Ricordo veramente poco di quel corso, così come in realtà ricordo poco di quello che ho studiato in tutti quegli anni. Posso soltanto dire che lo scopo generale del corso era dare una veste pratica a quanto studiato negli esami di scienza delle costruzioni.
Quello che ricordo è che allora intuii comunque che quelle poche nozioni passate dal corso erano anch'esse teoriche e molto carenti rispetto a quello che mi avrebbe richiesto il mondo del lavoro.

Ora, a distanza di 12 anni e (mi sembra) 3 riforme dell'università, quel corso si chiama laboratorio progettuale di tecnologie edilizie.
Assistente a questo corso è lo ste, un caro amico che ho conosciuto in università e che ha condiviso con me quei giorni e quelle sensazioni.

Bene, qualche giorno fa lo ste ha portato i suoi studenti in azienda da me a mostrare cos'è un impianto di betonaggio e come è fatta una cava. Con l'aggravante che si trattava di un corso internazionale con degli studenti cinesi, quindi c'era un ragazzo che si è impegnato a fare la traduzione in inglese.
Mi sono dunque ritrovato a fare il "professore" e a spiegare ad una ventina di ragazzi che cos'è e come si fa il calcestruzzo.
Penso sia stato molto utile per loro. E comunque è stato molto gratificante per me.

La sintesi totale della giornata l'ha fatta ste quando mi ha detto: chi l'avrebbe mai detto quindici anni fa quando passavamo le notti a disegnare per un esame (facendo gli scemi) che ora saremmo stati noi quelli da ascoltare e rispettare?

martedì 3 maggio 2011

Marcia barasina - S. Angelo Lodigiano 01/05/2011

Per la festa dei lavoratori (era pure di domenica) mi sono regalato una sveglia alle 6,45.

Prima domenica di maggio e, come tutti gli anni, corsa campestre del mio paese, organizzata dall'associazione podistica a cui sono iscritto. E' come giocare in casa.
Tantissima gente come tutti gli anni e la partecipazione di moltissime associazioni sportive.
Bellissima e simpatica l'idea di accogliere i gruppi con dei cartelli di benvenuto dopo pochi metri dalla partenza.
La corsa di fianco alla provinciale era solo per il primo chilometro,
poi l'ambiente è migliorato.
E di molto ...
Totale di 22 km corsi con la biondina e parte con il max (lui si è fermato a 18) su strade sterrate che conosco come le mie tasche.
All'arrivo ad aspettarci, oltre al ristoro con il risotto e la raspadura, c'era il bimbo con i nonni che raccoglieva le margheritine nel campo sportivo.

lunedì 2 maggio 2011

Se potesse parlare ... vorrebbe guardare i cartoni!

Da grande farò il pompiere!! Come Sam il pompiere.
Anzi, no ... farò il postino!! Come il Postino Pat.
Anzi, no ... farò il meccanico!! Come Engie Benjy re dei motori.

Senti bimbo, ci dobbiamo dare un taglio a Rai YoYo, altrimenti ti rimbecillisci davanti alla televisione.
Che già sono preparato alla fase di chiusura e di isolamento dal mondo reale per i cartoni animati nella fase pre-adolescenziale. Ma a due anni no, neh!
E tu papà, quando eri piccolo sognavi di fare l'ingegnere da grande?
Ma che scherzi? Sognavo di pilotare Goldrake e fare il culo a strisce alle truppe di Vega. O come Hiroshi trasformarmi in Jeeg robot d'acciaio e ricacciare i guerrieri Haniwa là da dove sono venuti, quei bastardi!!
O diventare il 65° supermo maestro della Divina Scuola di Hokuto e fare al re del mondo la mossa che dopo tre giorni muori!!!! Uattà!!
... papà ...
Anzi no, da grande combatterò per la federazione terrestre con un mobile suite Gundam a fianco di Peter Rey.
... papà ...
Anzi, ho deciso, parto adesso per il pianeta Dagobah a cercare lo spirito di Yoda che mi addestri per diventare un cavaliere jedy e così combattere con la spada laser contro il lato os..
PAPAAA!!!
... emh, si bimbo. Dimmi.
Accendi la televisione che c'è Pingu.
Si hai ragione, guardiamolo assieme.
Che tanto per i robottoni c'è sempre tempo.