lunedì 23 gennaio 2012

Melegnano tra i campi e la storia 22/01/2012

Per la prima corsa campestre dell'anno, nella road map verso la maratona di Piacenza, stavolta abbiamo scelto Melegnano.
Partenza alle sette per fare il giro e organizzare una macchinata con io, biondina, Max, Mariangelo e la zia stordita. Perchè oramai c'è un gruppo ben rodato e agguerrito.

Le nuove regole FIASP in funzione dal primo gennaio ci avevano un po spaventato, infatti pensavo dovevamo iscriversi tutti insieme a quelli del nostro gruppo podistico, ma alla fine per noi che non dobbiamo organizzare non cambia praticamente nulla. La differenza è che ti viene chiesto all'atto del pagamento nome e cognome da verificare sull'elenco iscritti del gruppo podistico per essere certi della tua iscrizione FIASP e relativa messa in regola per l'assicurazione.

Alla partenza c'era un botto di gente, forse per il fatto che era la prima campestre della stagione e il tempo si è dimostrato clemente. Ottima occasione per questo gruppo nato da poco (link), ma molto agguerrito e appassionato. Organizzazione ottima, con tanta di quella gente lungo tutto il percorso (tra volontari, vigili e protezione civile) che avrebbero potuto assistere una maratona senza problemi.

Il percorso era per l'80% sterrato su strade di campagna, con qualche incursione nelle zone residenziali e industriali e qualche passaggio in campi agricoli. Ed è andata bene con il tempo che era asciutto e gelato, perchè se fosse stato solo poco meno che umido, ci sarebbero stati dei seri problemi in un paio di passaggi. Suggerisco di rivedere questi punti, che non potrà sempre andare così di lusso alla fine di gennaio.
20 Kilometri tra Melegnano, San Giuliano Milanese e San Donato Milanese, in un percorso parallelo alla via emilia (una delle statali più trafficate della zona) che ci ha fatto scoprire che oltre alle fabbriche, agli aerei che ti atterrano sopra la testa e i palazzoni c'è una zona a cavallo del Lambro che potrebbe essere anche carina, se escludiamo tutta la spazzatura sparsa lungo le strade campestri.

Nota di colore: forse perchè era la prima edizione, forse perchè tra gli organizzatori ho visto tanta gente giovane che sa usare gli strumenti moderni, ma è successa una cosa che potrebbe sembrare banale, ma che non succede quasi mai nelle campestri dove c'è il diffuso malcostume di sovrastimare la lunghezza dei percorsi, con l'obbiettivo di rendere psicologicamente la corsa più appetibile. Che una volta forse la lunghezza era difficile da misurare con certezza, e quindi la cosa passava liscia, ma al giorno d'oggi, con google e il gps, vieni subito sgamato e fai la figura del poverino. Ma stavolta il percorso era stato dichiarato di 20 km e al garmin risulta 19,920.
Miracolo!!

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