mercoledì 25 gennaio 2012

[Padre - Figlio III] Condivisione, libertà, sostegno e divertimento

Terza puntata di un ragionamento ad ampio raggio sul rapporto padre - figlio.
Qui dove si parla della sensibilità del genitore moderno e qui dove paragono l'approccio materno a quello paterno.

Stabilito il tipo di approccio, quali sono i fondamentali su cui basare l'interazione e la crescita?
La mia esperienza mi suggerisce quattro parole: condivisione, libertà, sostegno e divertimento.

Condivisione significa che il bimbo ha necessità di un compagno di giochi, soprattutto pensando che il gioco è il suo modo di imparare le cose. Mi da fastidio quelli che vanno al parco con il figlio e poi lo lasciano da solo sull'altalena e loro si mettono a chiacchierare con le altre persone. Altro esempio: anche la visione della televisione deve essere fatta in due, se possibile. Infatti perdo tempo anche a guardare sul divano i suoi cartoni animanti non perchè piacciano particolarmente anche a me, ma perchè condividendo e parlandogli lo istigo al ragionamento: cosa stà succedendo? ma dov'è finito quello? ma perchè fa così? Contesto la divisione della televisione in bollini colorati: non esistono programmi che il bambino deve guardare da solo (verde), se possibile la televisione deve sempre essere vista in compagnia di un adulto (giallo). Poi però, come ho detto anche in un'altra occasione, a volte si sbaglia per stanchezza.

Importante è anche la  libertà che dai a tuo figlio per capire il mondo. Per adesso (ha solo tre anni, libertà è un concetto abbastanza limitato) dare libertà a mio figlio significa lasciarlo libero di provare, esplorare, toccare e anche, al limite, rischiare di farsi male. Sbagliano quelli che fanno una passeggiata e tengono il bambino tutto il tempo sul passeggino. Ma soprattutto mi fanno specie quei genitori che al parchetto gridano: non correre, oppure non sudare ad un bimbo di due anni. Al limite sei tu genitore che devi evitare di metterlo in condizione di correre in un posto pericoloso, oppure, se sai che suderà, devi attrezzarti e fare in modo di poterlo cambiare successivamente per non farlo raffreddare. Ma, per l'amor del cielo, fatelo giocare libero.

Questo è il sostegno. Essere sempre presenti sia per il fattore della condivisione di prima, ma soprattutto per un supporto fisico e morale che non deve mai mancare. Mio figlio deve essere coscente che se anche stà giocando al parchetto da solo (sempre il solito esempio), se mi cercherà mi troverà a guardarlo. Difficilmente interverrò, anche se stà scombattendo per lo scivolo con la bambina prepotente di turno, perché è giusto che se la sbrighino tra di loro, ma se alla fine si becca lo spintone, sarò lì a consolarlo e supportarlo.

Ed alla fine il divertimento è più il mio che il suo. Perché a guardarlo litigare con la bimba allo scivolo, mi ritrovo a ridere come uno scemo. Perchè se ci annoiamo, abbiamo perso tempo in due, e allora era meglio che restava da solo sul divano a guardare la televisione.

Continua ...

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