lunedì 28 maggio 2012

Poco parco* nei divertimenti

Allora ... allo zoo ci siamo già stati, al safari pure, nel far west ci siamo andati due volte, ... mi serve un  altro parco dei divertimenti che abbia queste caratteristiche: essere vicino, costare poco e avere attrazioni adatte per un nano di tre anni.

La biondina invece di dormire la notte pensa e sabato mattina appena svegliata, invece di infilarsi nella solita routine del sabato (sport, pulizie, pranzo dai nonni, lezione di cavallo, chissà cos'altro) ha proposto: oggi andiamo alla Minitalia-Leolandia!
Pronti, via.

Vicino è vicino perché Capriate è a 45 minuti di autostrada, distanza ancora al di sotto del limite di sopportazione hobbit. Costa poco perché il bimbo, passando ancora di poco al di sotto dell'asticella del metro entra gratis e mamma e papà il biglietto lo hanno ritirato con i punti del supermercato (true story).

E le attrazioni? Lì il dubbio era lecito, perché la parte Minitalia poteva essere alla fine anche una noia mortale per il bimbo, e a quel punto chi lo tiene più?
Invece ha fatto il giretto per lo stivale molto interessato e con entusiasmo, ma naturalmente non per le riproduzioni in scala dei monumenti che hanno fatto grande l'Italia nel mondo, ma era pazzo di giubilo per le strade piene di modellini di automobili e soprattutto per i trenini che, partendo dalla stazione centrale di Milano, andavano fino in Sicilia o in Puglia, passando in gallerie, ponti e sotto il sentiero che noi potevamo percorrere.

Potete ammirare alla vostra sinistra l'imponente Reggia di Caserta.
... mentre alla vostra destra c'è un pullman sull'autostrada A1.

E la parte Leolandia?
Cioè, la parte di parco divertimenti vero e proprio con giostre, ottovolanti, spettacoli e animali?
Tanto per cominciare con una cosa facile facile abbiamo provato subito un trenino che gli mancava il giro della morte poi era una montagna russa fatta e finita. E lui ha reagito ridendo come un matto di fianco al suo papà (perché la mamma neanche morta) con la frangetta bionda che volava per la velocità, urlando di contentezza e alzando le mani come facevo io nei tratti più veloci.
Poi il giro con le canoe nell'acqua con gli spruzzi che bagnavano quando c'erano le rapide (rifatto quattro volte, di cui una anche con la mamma).
Poi un altro trenino che sballottava un filo di meno ma che andava più veloce: unica reazione è stata che urlava più forte.

E infine l'attrazione che gli è piaciuta di più, che ci è tornato più volte, che possiamo battezzare il frullatore per nani.



In definitiva questo parco dei divertimenti, a differenza di posti molto più blasonati come Gardaland, è perfetto per bimbi dell'età compresa tra i tre e i sei anni.
Ci torneremo, anche perchè abbiamo una montagna di punti della tessera Bennet da sfruttare.

* dove parco = sobrio, moderato.

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