venerdì 16 novembre 2012

Ciuconno & Bear

E' inglese.
... o meglio, una parola è banalmente inglese, mentre l'altra è il termine in lingua hobbit (anche se lui dice che è la lingua britannica) del ciuccio.


Questi due sono i migliori amici del bimbo.
Di orso hai già parlato, puoi solo dire che la situazione stà peggiorando, e non sai quanto ancora questo feticcio potrà ancora sopportare l'amore morboso e possessivo che gli piomba addosso tutti i giorni. E' sempre più liso e vuoto, tanto che la nonna ha già dovuto intervenire già un paio di volte a cucire le orecchie e altri punti in cui le dita del bimbo insistono nell'operazione di pizzicamento.

Nuovo confronto fotografico tra orso e il suo fratello bello

L'altro è il ciuccio.
A tre anni e mezzo ci sono un sacco di bimbi che l'hanno abbandonato definitivamente, e bimbi che invece non hanno praticamente mai cominciato ad usarlo. Il bimbo invece ne è completamente schiavo.
Ma non nel ciuccio in generale, ma di quel ciuccio in particolare. Questo avrà circa due anni e mezzo e non sei mai riusciti a cambiarlo. Ci hai provato più di una volta a sostituire quel pezzo di caucciù, se non altro per meri motivi igienici, che oramai ha perfino cambiato colore tanto è invecchiato, ma non c'è mai stato niente da fare, alla fine per farlo calmare bisognava ridargli il suo ciuconno.

Il bimbo e i suoi due feticci sono un trio indissolubile che si unisce per dormire, quando si va in macchina e quando stà sul divano a guardare la televisione. Praticamente servono a calmarlo e rilassarlo. Tanto che lui li porta all'asilo, ma restano nel suo zainetto fino all'ora della nanna, quando riemergono per permettergli di addormentarsi sereno.
Tu e la biondina non avete mai insistito troppo per torglierli, perché siete sicuri che comunque perderà quest'abitudine spontaneamente con il tempo, ma gli avete inculcato un certo senso quasi di vergogna per cui, in presenza di persone estranee alla sua famiglia, lui toglie il ciuccio o si nasconde.

A questo proposito si riporta questo spassosissimo aneddoto riportato dalla sua maestra d'asilo annalisa portapazienza. Qualche giorno fa il bimbo era in piena crisi di abbandono all'asilo (seppur tardiva rispetto all'inizio della scuola). Non voleva essere portato alla  mattina e piangeva come un matto quando poi veniva "abbandonato" dalla sua mamma in classe. Passati qualche minuto dal saluto della sua mamma, e visto che ancora non riusciva a consolarsi di questo fatto (nonostante le coccole della premurosissima insegnante), chiede il permesso ad annalisa di andare a "prendere una cosa nel suo zainetto". Lei naturalmente gli concede di uscire, ma incuriosita lo osserva senza farsi vedere. E lui che ha fatto? Ha aperto il suo armadietto, ha preso il ciuccio e, nascondendosi dietro l'anta per non farsi vedere da nessuno, ha fatto un dieci secondi di ciucciata che annalisa portapazienza da dieci metri ha sentito il tipico rumore di risucchio convulso. Poi, come se niente fosse, ha rimesso tutto a posto e è ritornato in classe finalmente tranquillo a giocare con i suoi amici.
Immagine degna dei drogati in crisi di astinenza.

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