domenica 30 dicembre 2012

2013 coming soon


Ascoltando il Mozart's Clarinet concerto in A major, K. 622 sei qui seduto a letto la notte del 30 dicembre ricordando il 2012 e cercando di immaginarti il 2013.

Quest'anno te lo sei portato a casa senza infamia e senza lode, stretto com'è stato tra le preoccupazioni economico-finanziarie, i pensieri per la parte più anziana della famiglia che non è più presente nella tua quotidianità (ma neanche a se stessa), i dubbi lavorativi e la (a volte) stancante routine famigliare. Fortuna c'è dall'altra parte la crescita della tua creatura, la comparsa della tua nipotina, le soddisfazioni nelle tue passioni del tempo libero e una salute se non di ferro, quantomeno sufficientemente solida.

Per il 2013 puoi solo augurarti serenità, tranquillità e armonia.
Ti auguri quei tratti di felicità che rendono il percorso degno di essere intrapreso.
Ti auguri la solidità che la vita necessita per essere vissuta a testa alta.
Ti auguri il lusso di poter scegliere, in qualsiasi campo.
E infine ti auguri di poterti permettere ancora quel sorriso sulle labbra che si merita qualsiasi uomo di buona volontà.

Andiamo incontro all'anno nuovo e abbracciamolo con gioia.
Lui ricambierà l'abbraccio con tenerezza

sabato 29 dicembre 2012

Corso di nuoto upgrade

 
Per chi si chiede il perché dell'upgrade, il motivo è che sei passato al livello superiore. Il precedente è da leggere qui.

Quando si passa da queste parti ti si sente sempre parlare di sport. Sempre di corsa, al limite un po di bici ogni tanto. Ma c'è anche tanta, tanta acqua.
Non ne parli molto su queste pagine, perché in effetti non è che c'è molto di interessante e simpatico da dire tutte le volte. Il nuoto, se possibile, è uno sport ancora più individuale della corsa: si entra in vasca e se anche se sei in tipo dieci in corsia, non riesci neanche a scambiare due parole con i tuoi colleghi. C'è solo la fatica, il silenzio e lo sforzo un filo noioso.
Ma ti piace nuotare.

L'anno scorso frequentavi quello che veniva definito il corso di nuoto per adulti: mezz'ora di ginnastica a terra e mezz'ora di nuoto in vasca, alla fine si riusciva a fare al massimo un kilometro di nuoto. Ma più di tanto non puoi ottenere da questo corso.
Allora quest'anno si cambia.
Il nuovo corso si chiama minimaster: il martedì e il venerdì dalle 20 alle 21. Minimaster, perché il master vero e proprio propone tre allenamenti a settimana, ma poi te quando corri?

La tua istruttrice la conosci abbastanza bene perché è stata l'insegnate del bimbo quando gli anni passati andava il lunedì mattina in piscina accompagnato da mamma o papà. Solo che allora era solo divertimento, ora ti fa trottare mica male.
Al corso siete iscritti in circa una quindicina, e avete a disposizione due corsie. La tua corsia abituale è quella di quelli che vanno forte, però sei sempre quello che chiude la fila. Sei il più scarso tra i bravi, o, se preferisci, il più bravo tra gli scarsi.
Perché in corsia con te ci sono due ragazze (molto giovani rispetto a te) che fino all'anno scorso facevano le gare, due ragazzi (anche loro schifosamente giovani) che oltre ad essere fisicatissimi sono anche essi stessi istruttori in quella piscina e per finire il buon marco che si diletta di triathlon, tanto che stà diventando il tuo personal trainer.

La prima volta che hai preso parte la corso, ai primi di ottobre, dopo due mesi che non entravi in piscina, sei tornato a casa praticamente sfatto, senza quasi più la forza di alzare un braccio. Poi piano piano le cose sono migliorate e ora i tuoi 2 - 2,5 km li fai quasi in scioltezza e con uno stile che è decisamente migliorato.
Tutto questo naturalmente sarà la base per nuovi mirabolanti traguardi di triathlon che per ora non hai ancora deciso. Nel frattempo alleniamo la tecnica e il fisico.
Sì perché, particolare da non sottovalutare, il nuoto ad un certo livello asciuga e irrobustisce. E tra qualche anno ti si potrà vedere così:

Intendi quello con la cravatta ... che vi credevate?

giovedì 27 dicembre 2012

L'altra attrice (non protagonista)

Per ringraziare i bambini dell'asilo che l'ultima settimana di scuola hanno messo in scena la rappresentazione del presepe per i genitori, i nonni e tutti gli amici, alcune mamme hanno voluto ricambiare con uno spettacolo per Natale.
Quindi venerdì scorso, ultimo giorno prima delle luuuunghe vacanze natalizie, alle 10 di mattina c'era un appuntamento immancabile, quasi a livello della recita del bimbo: la biondina ballava.

Ha passato parecchi lunedì sera fuori a fare le prove, raccontandoti di passi difficilissimi, di figure coreografiche complicatissime e di una tensione artistica che la faceva tremare al pensiero del debutto. Ma se l'è cavata alla grandissima!
Nel salone grande delle suore, una quarantina tra mamme e insegnanti (più un paio di guest stars come un papà e un nonno) si sono esibite di fronte a tutti i bimbi dell'istituto e ad alcuni tra papà e nonni.
Il titolo dello spettacolo era Natale nel mondo e, con la guida dei tre magi, i gruppi di ballo si sono alternati sul palco per presentare un balletto africano, sudamericano, australiano e italiano.
La biondina era nel gruppo australiano e il dress code prevedeva bermuda da bagno fiorati, maglietta, infradito e occhiali da sole (e tu, quando ti aveva parlato di balletto, già sognavi di vederla in tutù).
Agevoliamo il filmato ad imperitura memoria:
 

 
L'esibizione della biondina è stata quella che ha strappato più applausi alla platea entusiasta.
Ed alla fine tutte insieme sul palco con bandiere di tutti gli stati del mondo per un crescendo coreografico degno dei varietà del sabato sera di una volta.
 
 
E' stata una settimana veramente intensa quella in preparazione al Natale, piena di momenti emozionanti e soddisfazioni. E andare all'asilo è molto bello: fa bene al bimbo e fa bene anche ai suoi genitori!

martedì 18 dicembre 2012

Attore protagonista

Qualche giorno fa nella tua bacheca di facebook è comparsa questa scansione di un disegno dell'asilo:


... seguita dal retro del disegno:
 e ieri è arrivato il giorno.

Come si può immaginare a casa tua è da tempo che si attende con trepidazione e un pizzico di apprensione questo storico momento, anche perché finora non eravamo riusciti ad estorcere molte informazioni al bimbo su quello che stavano preparando. Lui è già omertoso di suo su tutto quello che succede all'asilo e in particolare sulla recita sei giusto riuscito a estorcergli piccoli pezzi di canzoncine e poesie, prima che si trinceri dietro un irremovibile non so, non ricordo.

Un'informazione però la biondina era riuscita a rubarla alla maestra annalisa portapazienza: il bimbo avrebbe interpretato Gesù bambino.
Oppure, detto in un altro modo: sarebbe stato l'attore protagonista della rappresentazione.
Con allegate tutte le raccomandazioni del caso: tenetelo riguardato, non fatelo ammalare proprio quel giorno, anzi, alla mattina tenetelo a casa, portatemelo dopo pranzo subito prima della recita, in modo che non sia troppo stanco e non crolli addormentato sul palco!
E così è stato: lunedì alle due di pomeriggio (tanto che c'è stata anche una mezz'oretta di nanna) tutta la famiglia si è presentata nel teatrino dell'asilo ad assistere alla sacra rappresentazione. Per tutta la famiglia intendi anche tutti e quattro i nonni.

Ed è stato tutto bellissimo.
Ci sono stati balletti, canzoni, momenti emozionanti e momenti divertenti.
C'erano le bambine di sei anni vestite da stelline, vere star dello spettacolo che cantavano e ballavano con una presenza scenica invidiabile.
C'erano un gruppo di pecorelle che si sono presentate sul palco ballando il chacha, accompagnate da due improbabili pastorelli canterini.
Ma soprattutto ci sono stati tutti i fantastici bambini che ci hanno fatto ridere fino alle lacrime e ci hanno fatto commuovere. Personalmente i momenti più belli sono stati quando il bimbo è entrato sul palco la prima volta vestito da angioletto con le ali dorate accompagnato da un suo amichetto più grande e poi quando, dopo il cambio d'abito, si è ripresentato nei panni di Gesù scortato da due angioletti fino in mezzo a Maria e Giuseppe.
E in quel momento ha detto la madre di tutte le battute, solo due linee di monologo ma che hanno fatto venire giù il teatro dagli applausi:
Buon Natale a tutti, vi voglio bene!

Qui di seguito l'unica poesia che il bimbo si ricorda perfettamente, tanto da regalartene almeno una declamazione al giorno.

 

domenica 16 dicembre 2012

Io non sono tra i furbi

Ogni tanto corri.
Questa cosa mi sa che l'hai anche scritta da qualche parte.

Tra le cose che scrivi, quando parli dei tuoi allenamenti e delle tue gare, pensi che traspaia abbastanza chiaramente la componente di fatica, di sofferenza, di disagio o più semplicemente di difficoltà.
Perchè, soprattutto in questo periodo dell'anno, allenarsi significa sfidare le condizioni avverse: acqua, neve, nebbia, ghiaccio, freddo e buio sono i tuoi compagni di allenamento che non ti lasciano mai.
Alcuni esempi: correre mentre nevica, correre mentre diluvia, pedalare a -7°C.
Un altro esempio più recente: stamattina i tuoi compari di corsa sono intenzionati a fare un giretto medio (una ventina di kilometri), ma la tua tabella di allenamento per la tua prossima gara (ne parlerai, lo prometti) ti propone il primo lungo di 28 km. Allora che fai? Idea, parti prima di loro, in modo da fare quella decina di chilometri in più per raggiungere il tuo obbiettivo. Solo che partire prima segnifica uscire di casa alle 7. Ma due giorni dopo Santa Lucia è praticamente ancora notte. E corri i primi venti minuti al buio.




Ma non basta. Perchè la nebbia non si alza e i meno due gradi a due giorni da una nevicata vuol dire correre, dove la strada non è stata ben pulita, su una lastra di ghiaccio. Questa cosa, se va bene ti fa fare il doppio della fatica perchè un passo perde metà della forza scivolando indietro, se va male voli per terra rischiando di farti seriamente male (vero max?).
Quindi quando ne avevi la possibilità cercavi di correre sul bordo strada, sulla neve ghiacciata che scricchiola come la crosticina della crema catalana.


Quando parli di queste cose con quelli che conosci (personalmente o su facebook) susciti reazioni diverse a seconda dell'interlocutore.
Ci sono quelli che condividono i tuoi interessi e apprezzano.
Ci sono quelli che ti ammirano, ma che consapevolmente affermano di essere troppo pigri o indolenti per fare cose come quelle sopra elencate.
Ci sono quelli che pensano le peggio cose di te, ma sono abbastanza educati da non darti del pirla.
... poi c'è tua sorella, che del pirla te lo da senza problemi.

Dice il saggio: quando il gioco si fa duro ... i furbi rimangono a casa a dormire!

giovedì 13 dicembre 2012

Pillole di saggezza 4

Animaletti servizievoli
Premessa: quando è seduto sul water a fare la cacca, il bimbo diventa inspiegabilmente loquace e fantasioso.
Sai papà, io faccio la cacca quando sento le formichine che si muovono.
... le formichine??!!??!?
Sì, quando devo fare la cacca, le formichine nella pancia si muovono e la buttano fuori dal mio culetto.
Ah, che brave queste formichine!
... si sono gentili.

Autocompiacimento
Poi Annalisa mi ha aiutato a mangiare la pastasciutta.
Questa insegnate è proprio brava e gentile!
Si, Annalisa è bravissima quasi quanto me.

Come in tintoria
Ma bimbo, stai attento quando mangi! Ti sei sporcato tutti i pantaloni!
Ma non ti preoccupare papà, li diamo alla nonna Pinuccia. Lei è bravissima a togliere le macchie!

lunedì 10 dicembre 2012

5° Gippo Bike - Lodi 09/12/2012

Sabato, scambiando messaggi via facebook con un tuo amico, lui ti faceva l'imbocca al lupo per il tuo giro in bicicletta programmato per domenica mattina, soprattutto viste le pessime condizioni meteorologiche. Tu, che quando c'è da spacconeggiare sei un drago, hai risposto: non esistono condizioni avverse, ma solo uomini arrendevoli.

Gli uomini arrendevoli erano a casa a dormire.
Torniamo seri.

Era già qualche tempo che, pungolata da un tuo collega malato di due ruote, inseguivi le proposte di alcuni gruppi ciclistici locali, con la voglia di fare un giro organizzato in mountain bike. Un po' la versione a pedali delle tapasciate FIASP. Ma per colpa principalmente delle suddette campestri, non eri ancora riuscito a incastrarne una nella tua rutilante vita sociale.
L'occasione giusta dovevi trovarla a dicembre.
Due giorni dopo una nevicata.
Nel bel mezzo di quella che Studio aperto ha definita come la "bufera dell'Immacolata".


Te e la biondina, bardati come meglio potevate, vi siete fatti trovare allo 8,30 alla partenza, con un po' di apprensione e tanta curiosità. Alla fine eravate in 85 e, seguendo il capocomitiva con il cappello da babbo natale, siete partiti verso le stradine agricole lungo Adda.
La prima metà della passeggiata è stata una sofferenza: la temperatura in aperta campagna ha raggiunto i -7°C e il fondo completamente ghiacciato ha creato molti problemi a tutti i partecipanti. Ad un certo punto vi siete fermati ad aspettare i ritardatari nel bel mezzo della nebbia e in quel momento un partecipante ha dovuto abbandonare e cercare rifugio in una cascina vicina per quella che sembrava una congestione.

-Ma secondo te dove siamo?
-Siamo a Corte Palasio.
-Ma no l'abbiamo appena passato, siamo a Abbadia Cerreto.
-... secondo me siamo in Scozia.
Non hai mai sofferto il freddo così tanto in vita tua. Soprattutto le mani erano quasi congelate, senza sensibilità nelle dita. E come te erano in queste condizioni quasi tutti, tanto che quando ci si fermava, erano tutti a battere le mani, manco al festival di Sanremo.

Poi però la nebbia si è ritirata, ed è uscito il sole che ha portato la temperatura attorno allo zero.
E dopo un ristoro volante con un bel thè bollente, la passeggiata è molto migliorata: percorso in single track in mezzo a neve e fango, discese da fare con bici a mano e salite in cui si scivolava senza appello. Tutto il catalogo di quello che te e la biondina vi sareste aspettati da una passeggiata in mountain bike.

Tipo così
Sei tornato a casa un po tardi rispetto a quanto avevi previsto, ma quello ci stà.
La fregatura è che quando torni a casa da correre, una doccia, una lavatrice e passa la paura. Invece domenica pomeriggio te e la biondina avete dovuto impegnare un bel po' di tempo nel far tornare guardabili le bici.


Alla fine ti sei divertito un sacco.
E il rischio è che hai aggiunto un'altra passione (che ti succhierà tempo ed energie) a quelle che già avevi.

Non vedi l'ora!

venerdì 7 dicembre 2012

L'amico Brian

Non bastava Mario Immaginario, l'amico del bimbo che eccelle in tutti gli sport del mondo, ora c'è un altra proiezione dell'immaginazione bambina che vaga nella tua casa.
Ad essere precisi non si può parlare di vagare nella casa, perché Brian (questo è il suo nome) vive nello specchio del bagno grande.
E ha una sua storia piuttosto incasinata figlia di alcune impressioni del papà e della mamma e influssi del mondo del bimbo. a dirla tutta è nato dalla fantasia tua e della biondina, quando, piccolissimo, il bimbo biondo con gli occhi azzurri poteva sembrarti un austriaco (in quel caso si chiamava Hans, ma non ha avuto molto successo) o uno di quei bambini americani belli e sani.
Brian è un bimbo che vive in California, più precisamente a Radiator Spring, quindi parla inglese, fa surf e gli piacciono gli hamburger.
Brian e il bimbo sono amici, anche se si vedono solo pochi minuti al giorno (quando fa il bagnetto) e poi ognuno va per la sua strada.

Il mondo interiore del bimbo è molto affollato. Finora è gente simpatica, sono bravi ragazzi.
Anche se difficilmente riuscirai a conoscerli anche tu.

mercoledì 5 dicembre 2012

XII Walking Together - Somaglia 05/12/2012


Questa è l'ultima, lo giuri!
O meglio, questa è l'ultima del 2012. Perché il comitato lodigiano FIASP chiude la sua stagione con la campestre di Somaglia e dà l'appuntamento a fine gennaio con Melegnano.
E visto che era l'ultima volevi chiudere con il botto per vivacizzare sul finale un'annata povera dal punto di vista delle partecipazioni alle scampagnate del lodigiano. E allora un bel giretto di (quasi) 21 km nella prima vera domenica di inverno (dal punto di vista delle temperature) ti ha fatto solo piacere.
Questa corsa è il primo anno che la facevi, mentre la biondina è recidiva, solo che l'anno scorso in questa giornata c'era talmente tanta nebbia che se gli avessero detto di aver corso nel pese vicino, a lei sarebbe sembrato plausibile. Invece stavolta, dopo una settimana di pioggia quasi ininterrotta, domenica mattina la giornata è fredda e ventosa, ma almeno non piove.
Il percorso è bello, in parte su asfalto, in parte su strade campestri fortunatamente non troppo infangate e buona parte sull'argine maestro sinistro del Po.

Foto rubata da google earth
L'argine è uno splendido modo di entrare in contatto con il grande fiume. Un punto di vista privilegiato data la posizione rialzata e l'estrema vicinanza per scoprire che anche un panorama che ai più potrebbe sembrare noioso, invece sà essere affascinante se guardato con occhio semplice.

Tornando all'aspetto sportivo: ottimo allenamento condotto a passo maratona (che per te significa 5'20" - 5'30" al km), rilassato senza mai forzare, corso assieme al max ed al suo amico angelo. C'erano anche la biondina e la zia stordita, che hanno corso rispettivamente 21 e 14 km. Ottimo allenamento anche per loro.

Per quanto riguarda l'organizzazione, pollice su per la scelta del riconoscimento agli atleti di tipo natalizio (un ottimo panettone che a casa tua durerà quanto un gatto in tangenziale), mentre il pollice giù lo merita il ristoro finale, dove ti sei dovuto accontentare di qualche biscotto e fetta biscottata con la marmellata, perché la parte più buona (il salame) al tuo arrivo era già finita.
... o forse lo fanno apposta per incentivarti ad arrivare prima e quindi a correre più veloce!

lunedì 3 dicembre 2012

Bisogno primario

... quello di votare alle primarie.

Il titolo era solo una scusa per fare una battuta che ti girava in testa già da qualche giorno.
Il fatto è che per la prima volta in vita tua hai partecipato ad un momento squisitamente politico che non aveva il sapore dell'obbligo. Hai preso parte ad un momento di democrazia che va oltre alla semplice consultazione politica. E questa cosa, oltre a farti un po' strano, ti ha fatto sentire bene.
Al di là del risultato.
Sì, perché il risultato non è stato quello che avresti voluto.

Passo indietro per spiegare fatto ed antefatto.
In prospettiva delle elezioni politiche dell'anno prossimo, il PD decide (come in effetti ha già fatto altre volte di recente) di fare eleggere il candidato premier ai suoi elettori. Questa cosa in altri momenti ti avrebbe lasciato freddo e non saresti andato a votare, ma stavolta è stato diverso e i motivi erano due.
Il primo è che in un momento in cui tutti danno la colpa della crisi economica alla politica in quanto tale e non al cattivo governo, ti sembrava un segnale utile quello di non scappare dalla politica, ma cercare di usarla per cambiare le cose. In un momento come questo la soluzione non è e non deve essere quella dell'astensionismo, del boicottaggio o del voto di protesta populista (leggasi M5S), ma per contrasto quella dell'impegno politico serio e costruttivo. Per quanto ti riguarda il tuo impegno politico che prima era nullo, attualmente si declina nello sforzo di informarsi, cercare di capire e votare alle primarie. Forse è un po' poco, ma è già un inizio.
Il secondo motivo del tuo voto è che per una volta un candidato ti aveva convinto. Questo candidato era Renzi.

Non sei mai stato un estremista se non forse in gioventù, in cui ti piaceva atteggiarti da antagonista di sinistra, ma tutto il tuo antagonismo finiva subito dopo l'enunciazione del concetto. Non hai mai dato credito a quelle derive massimaliste che, indipententemente dalla parte da cui vengono proposte, ti promettono la soluzione dei problemi mediante una formuletta quasi magica (es: la secessione del nord, l'imposizione di politiche ecologiche estremiste, l'applicazione di un rigore talebano, ecc.). Per dirla semplice, sei convinto che la politica è l'arte di applicare la mediazione necessaria, senza facili proclami o stravolgimenti repentini.

E a te in Renzi pareva di scorgere in effetti quel giusto equilibrio tra sobrietà e rinnovamento. Quell'intelligenza politica che gli faceva dire cose piuttosto forti sotto il profilo dell'impatto sulla struttura partitica (come ad esempio promettere un limite di legislature a cui si può partecipare), ma senza farle diventare il solo punto del programma di governo, come se questo fatto da solo potesse risolvere i problemi del paese.
O almeno, questo è quello che tu hai percepito ed elaborato.

Invece alla fine ha vinto Bersani.
Va bene anche così, intendiamoci. La prossima primavera voterai lui. Perché sei sicuro che stavolta la sinistra qualcosa può averla imparata.
Quindi voterai non tappandoti il naso perché "è il meno peggio", ma con la speranza che sia meglio.

... altirmenti questa potrebbe essere l'alternativa!