sabato 23 febbraio 2013

Campagna elettorale

Mercoledì dopo pranzo, prima di tornare in ufficio, passi alla cassetta delle lettere e ti trovi ben tre buste chiuse che non erano fatture. Evento storico.
Poi le apri e realizzi che forse avresti preferito Enel, gas e telefono.
Perché ti avevano scritto Maroni, Berlusconi e Bersani.





Partiamo con le cose certe: domenica voterai per Bersani (come avevi già preannunciato) e sei sicuro che lunedì sera, quando arriveranno i risultati, ci sarà da ridere di gusto. Prevedi che il prossimo governo, qualunque esso sia, avrà delle maggioranze così ridicole che non riuscirà a combinare niente di buono e durerà pochissimo, prima di cadere sotto i colpi dell'antipolitica. E a quel punto rimpiangeremo anche il governo dei tecnici, che a te in fin dei conti non dispiaceva.

Ma dei risultati futuri ci sarà tempo di parlare la settimana prossima. Ora a te preme sottolineare un altro aspetto, quello della campagna elettorale: tutto quel circo che c'è stato tra il comico e il grottesco dalle dimissioni di Monti a oggi. Che a pensarci sono passati solo due mesi, ma ne hai viste e soprattutto sentite talmente tante che ti sembrano almeno due anni.

Cosa ne pensi dei sei principali candidati a presidente del consiglio:
Berlusconi è la macchietta definitiva. Essere rappresentato da un personaggio simile è quanto di più offensivo ti possa capitare di immaginare. Ha cominciato la sua campagna corteggiando Monti, poi quando ha ricevuto il due di picche, ha cominciato ad insultarlo dando a lui (e a tutti gli altri) tutte le colpe del recente malgoverno di cui lui è l'azionista di maggioranza. E la restituzione dell'IMU è la cosa più senza senso che ho sentito recentemente, il cui unico pregio è stata la nascita su internet di meme divertentissimi.
Ingroia ti fa un po' pena. Vorrebbe essere quello che fù Di Pietro nel 1998 quando entrò in politica, ma i tempi sono cambiati da allora e alla figura del giudice duro e puro che rivoluziona la politica tu non ci credi più. Vorrebbe essere il Giudice Dredd ma al massimo potrebbe essere Santi Licheri (buonanima).
Giannino è stata una divertente barzelletta. Lui voleva fare qualcosa per fermare il declino, ma si è scoperto che era solo un povero mentecatto che cercava il suo quarto d'ora di celebrità. Chissà come si devono sentire in questo momento suoi quattro sodali: ora che devono andare in televisione a dire che sono più forti di prima, perché dalle dimissioni del loro leader sono usciti a testa alta e non hanno niente di cui vergognarsi. E' come se tu commettessi un reato, negassi di averlo fatto, continuassi a negare anche di fronte all'evidenza, scappassi dai carabinieri che ti cercano, ma poi quando questi ti acciuffano per l'orecchio ti costituisci e dici di avere la coscienza pulita perché è tutto un complotto (oddio, sembra la storia di Fabrizio Corona!).
Grillo ti fa paura. Perché temi gli estremisti, e lui è un estremista della peggior specie. Con i suoi discorsi ha centrato molti dei problemi che affliggono l'Italia in particolare e tutto il mondo occidentale in generale (economia, ecologia, politica, istruzione, ecc) ma la sua ricetta ti sembra quella del fare tabula rasa di tutto per poi ripartire da zero. Non possiamo permettercelo. In nessun campo.
Monti ti ha un po deluso. Secondo te ha fatto con discreto successo quello che gli era stato detto di fare in un anno di lavoro, ma poi avrebbe dovuto finirla lì. Si fosse fatto da parte due mesi fa avrebbe conquistato la tua stima imperitura.
Bersani ha la tua fiducia. Non incondizionata, non illimitata, non cieca.
Sperèm.


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