sabato 28 dicembre 2013

La felicità è la recita di Natale

Il momento più bello del Natale di quest'anno per te è arrivato una settimana prima della vigilia.
Più precisamente alle due di pomeriggio di martedì 17 dicembre, mentre iniziava lo spettacolo di Natale delle classi verde e gialla dell'asilo.

Come l'anno scorso, la recita del bimbo è stata preceduta nelle settimane di preparativi e da scarse e lacunose informazioni su ruoli, canzoni e poesie. Alla fine sapevi solo che avrebbe interpretato la renna di Babbo Natale, ma non si era minimamente sbottonato sulla canzone che avrebbe dovuto cantare. Quando magari da solo lo beccavi a canticchiare qualche motivetto, ti diceva sempre che era o la canzone dei suoi amici maschi grandi, o delle femmine mezzane, o cose così. Eri arrivato alla recita preparatissimo sui ruoli di tutti gli altri bambini, ma dei maschi mezzani non sapevi niente.
Comunque ti prendi una bella mezza giornata di ferie e armato della reflex prestata dalla zia stordita ti presenti all'asilo assieme alla biondina e a tutti e quattro i nonni.
Subito nella sala si respira aria di festa.
Tutti allegri e sorridenti.
Le macchine fotografiche e le videocamere si sprecano. E partono tutte già all'apertura del sipario, quando sul palco ci sono solo le maestre a fare gli onori di casa.
Poi cominciano a salire sul palco i bambini piccoli, ed è un coro di hhhooooo, sorrisi e flash. La canzone che cantano naturalmente la sai già.
Poi tocca alle bellissime renne con le orecchie a sventola per colpa dell'elastico che tiene il nasino rosso. Ed ecco svelato l'arcano: si tratta di jingle bells in italiano.



C'è da dire che il bimbo, esattamente dopo la rappresentazione, ha cominciato a cantarla a nastro e ora è una delle hit di casa tua. Insieme alla poesia finale: la filastrocca di Natale, che è diventato anche il tuo augurio ufficiale su facebook.



E poi altri canti, il balletto delle bambine grandi, i bambini piccoli che piangono, il nonno che cede all'abbiocco post pranzo (l'hai immortalato ad imperitura memoria e ludibrio), gli angioletti sul palco con le dita nel naso, Giuseppe e Maria che salgono sul palco ad annunciare la nascita di Gesù bambino (che quest'anno era un pupazzo, che un altro bimbo piccolo bello come quello dell'ultima volta era difficile trovarlo).
Tutto bello bellissimo.
Tanto che hai avuto per due ore buone la faccia da ebete. Quel sorriso assoluto che non ammette turbamenti.
Ricorderai per sempre questi momenti come alcuni dei più felici e sereni della tua vita.

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