mercoledì 30 aprile 2014

Emozioni - Lego II

Dovevi solo aspettare, ma neanche tanto.
Il bimbo è stato folgorato dalla insana passione dei mattoncini colorati ad incastro come il suo papà.

E mentre tu ti struggi nei ricordi delle tue scatole di Lego Space e Lego Technic e pontifichi su quanto sia poetico e istruttivo il gioco delle costruzioni (leggi qui), lui ti sorpassa a destra fino a diventare, all'età di cinque anni, un discreto collezionista di scatole di cartone.
Fin qui tutto abbastanza normale: dopo aver fatto un po' di esperienza con un paio di play-set di Lego Duplo (con cui per la verità non è che ci giocava molto) tutto ad un tratto ha ricevuto per regalo alcune confezioni di un sottomarca della lego: una formula uno ed un'autobetoniera. Questi però erano fuori target per lui: un po' troppo complicati e con il libretto delle spiegazioni non proprio immediato. Però eri riuscito comunque a coinvolgerlo e costruivate insieme questi modellini, con reciproca soddisfazione.

La biondina un giorno ha avuto poi la bella idea di comprargli una confezione di Lego Creator.

E nonostante avesse solo quattro anni e mezzo e sulla scatola c'era consigliato 6-12, il bimbo si è illuminato e, dopo aver costruito insieme te e lui la prima macchinina, è poi riuscito a costruire da solo il go-kart e il quad. Solo devi dargli un'occhiata ogni tanto e verificare che non confonda i pezzi o che sbagli a posizionarli.
Da allora la collezione è aumentata e, in occasione del suo compleanno, ha ricevuto nuove confezioni, tra cui una moto di livello di difficoltà leggermente superiore con i bastoncini ad incastro che la avvicinano pericolosamente ad un Technic.


Le costruzioni ti hanno salvato, considerando che sono forse l'unica attività che riesce a fare da solo senza chiederti continuamente di giocare con lui.
Per ora segue pedissequamente le istruzioni dei fascicoletti e non ha ancora cominciato a pasticciare con i cubetti per dar sfogo alla fantasia e costruire cose nuove, ma fortunatamente il gioco continua anche dopo la fase della costruzione e si assistono a gare di velocità tra macchinine, scontri distruttivi e l'immancabile sottofondo sonoro dei rumori di motori.


Ora si è aperto un mondo, in cui sei sicuro che il bimbo e il suo papà si tufferanno con entusiasmo. Solo scorrendo superficialmente la pagina internet della Lego avete scoperto la linea Dinosauri, Ninjago, Marvel Super Heroes, Chima, il Signore degli Anelli. Per non parlare della linea Star Wars.
Qualsiasi scatola di costruzioni sarà un mondo entusiasmante da scoprire insieme!

... bhe, quasi ogni scatola ...
... senza offesa per le bambine, neh!

venerdì 25 aprile 2014

Spring break

E' stato rimandato per troppo tempo.
Nelle vacanze tra natale e l'epifania il tempo era orrendo e quindi avete rimandato.
Stavate per scegliere carnevale, ma tu dovevi suonare con la banda, e quindi avete rimandato.
A marzo il problema è stato il ricovero in ospedale del nonno e la sua lunga degenza in riabilitazione, e quindi avete rimandato.
Si era pensato addirittura alla domenica delle palme, ma il bimbo aveva la varicella, e quindi avete rimandato.
Ma alla fine il momento è arrivato.
Dio benedica le vacanze.

Siete partiti per Cesenatico sabato mattina, giorno prima di pasqua e genetliaco del bimbo, per trascorrere quattro giorni al mare, carichi di aspettative ma intimamente rassegnati a tempo freddo e uggioso. Le previsioni erano brutte ma, oh, alla fine prendere o lasciare.
E invece alla fine è andato tutto benissimo.

Il tempo, come si diceva, è stato tutto sommato clemente: avete preso l'acqua durante il viaggio sia all'andata che al ritorno (ma quello chissene) e qualche ora il sabato pomeriggio. Poi per il resto giornate un po' freschine ma discrete, con un picco il giorno di pasqua che vi ha permesso di passarla in spiaggia e vi ha regalato un bel colorito sano. Che durerà poco, ma vuoi mettere la soddisfazione?
Sul lungomare di Ricicone scappava qualche goccia

Soggiorno in una casa mobile nel camping village Cesenatico, struttura carina e più piccola rispetto ai camping che avete provato negli ultimi anni in toscana. Casetta funzionale, ben pulita e completa di tutto il necessario. Il bimbo l'ha adorata, forse anche perchè c'era la televisione con memorizzato Boing, uno dei suoi canali preferiti.
Come i terremotati, però meglio!

Una bella e graditissima sorpresa è stata scoprire per caso tramite i cartelloni pubblicitari che nel paese vicino, a Bellaria, la sera di pasqua c'era un concerto gratuito di quel gran figo di Giuliano "The King" Palma. Ritmo in levare e soul a carrettate. Te e la biondina l'avete apprezzato tantissimo. Il bimbo un po' meno, che lui avrebbe preferito andare, chessò, alle giostre. Ma alla fine la vacanza è anche in parte vostra e quindi stai buono sul passeggino e gioca con il tablet, sù da bravo!
E concludere la serata dopo un concerto con un bombolone caldo alle 11,30 di sera è stato un lusso che quando ti ricapita?
Numero uno!

A pasquetta poi grande sciallo: qualche giorno prima avevate ritirato con la raccolta punti del supermercato due biglietti gratis per l'ingresso a Mirabilandia e se ci aggiungiamo che il bimbo è entrato gratis (anche se il metro di altezza l'ha superato da un pezzo), alla fine avete passato una bella giornata nel parco a costo zero. Avete fatto tutte le attrazioni per nani e avete assistito agli spettacoli di maghi, giocolieri e clown. Ma soprattutto a quella gran figata di scuola di polizia: esibizione di stuntmen su auto e moto. Il bimbo era talmente eccitato da tutte quelle derapate, salti e acrobazie che un paio di volte ha dovuto scaricare la tensione urlando e dandoti pugni sulla spalla.
Il pericolo è il nostro mestiere!
La sagra del pneumatico consumato!

Naturalmente non è mancata la parte dedicata alle passioni tue e della biondina: pellegrinaggio al museo di Pantani (che era di Cesenatico) il giorno prima della partenza della Granfondo Pantanissima (chissà, magari un giorno ...) e corsette alla mattina presto sul lungomare (naturalmente alternati, un giorno tu e l'altro la biondina).
Nella patria del ciclismo!
Le foto artistiche delle 7 e mezza, quando in giro non c'è nessuno.

In questa fantastica vacanza pasquale il bimbo si è divertito, te e la biondina forse ancora più di lui!

sabato 19 aprile 2014

Cinque


Oggi, bimbo mio, compi cinque anni.
E a cinque anni, ancora più che prima, vederti scoprire il mondo e fare quelle cose che sono normali per la tua età, è un gioco entusiasmante.

A cinque anni è normale fare le addizioni per rilassarsi.
Così alla sera nel lettone in mezzo al papà e alla mamma ti metti a contare sul naso le tue dita confondendo somme e sottrazioni e facendo un casino irresistibile.

A cinque anni è normale appassionarsi ai Lego.
Così uno dei pochi (se non l'unico) gioco che ami fare in casa, spesso anche da solo, è smontare e rimontare la tua formula uno, il tuo elicottero e il tuo monster truck.

A cinque anni è normale essere innamorati della tua mamma.
Così alla domanda chi è la ragazza più bella, ancora prima che io finisca la frase con la specifica dell'asilo, tu risponda senza esitazione la mia mamma.

A cinque anni è normale conoscere a memoria le scene dei tuoi cartoni animati preferiti.
Così come gioco entusiasmante mi tocca riprodurre lo scontro finale tra il guerriero dragone Po e Tai-Lung, dove mi deve sconfiggere a colpi di sedere e con possenti panzate.

A cinque anni è normale voler imitare i propri genitori, anche nello sport.
Così se ti chiedono che sport vuoi fare da grande, prima rispondi duathlon, poi correggi in triathlon, ma specificando che il triathlon che fai te è formato da nuoto, corsa, bici, monopattino, calcio e pallacanestro. E pure un po' di golf.

A cinque anni è normale voler scrivere.
Così hai imparato molto presto a scrivere il tuo nome (ti piace vincere facile: sono solo quattro lettere) e uno dei tuoi giochi preferiti è che io ti scrivo una cosa e tu la ricopi con la tua grafia incerta ed approssimativa. Ma tu sei un nativo digitale, e allora, più che la bella calligrafia, ti sto anche insegnando a copiare le parole non solo con la matita, ma anche con il word processor.

Tutte le età sono belle, e ogni momento passato con te è stato una gioia per lo spirito, ma questa è finora l'età migliore.
Quella in cui la tua personalità comincia ad emergere prepotente, e io e la tua mamma non possiamo far altro che stupirci di quel miracolo che è un bambino che cresce.
Il nostro bambino che diventa grande.

martedì 15 aprile 2014

Vent'anni dopo

Lunedì sera, dopo alcuni rimandi, ti sei rincontrato con amici che non vedevi da circa vent'anni.
Eravate in cinque, tutti nella stessa classe della sezione B della scuola per geometri R. Pandini di Sant'Angelo Lodigiano, tutta gente che si è diplomata nel '93 e che poi, tranne rare eccezioni, non si è più rincontrata se non per caso nella corsia di un centro commerciale. Solo che nell'era di facebook, se vuoi trovare una persona, ci metti il tempo necessario a googolare un nome e cognome.

Ragazzi di quarant'anni, con in comune un pezzo di strada fatta insieme, che poi la vita ha lanciato in direzioni diverse, a conquistare il loro pezzo di mondo.

Viste le premesse e i personaggi, la serata poteva andare in due modi:
a) momento di analisi catartica collettiva, dove alcuni uomini non più giovani (ma non ancora di mezz'età) si raccontano le loro vite e fanno bilanci più o meno pietosi delle loro scelte;
b) caciara invereconda, dove alcuni ragazzini mai cresciuti e con l'aspirazione a restare sempre giovani, ridono e scherzano ricordando le cazzate che si facevano quando la preoccupazione più pressante era l'interrogazione di estimo.

E, niente ... la seconda che hai detto!

... dopo il secondo giro di mojito (solo per alcuni)

lunedì 14 aprile 2014

XXI Marcia Ludico Motoria - Miradolo Terme (PV) 13/04/2014


L'unica cosa che vorresti consigliare agli organizzatori di cambiare è il nome: la ludico motoria sembra una prescrizione medica.
Per il resto ... no, niente, è tutto perfetto così.

Ci sono dei passaggi che sembra di essere in un parco cittadino:

... alcuni punti che somigliavano ai vigneti ordinati della franciacorta:

... altri panorami che potevano essere le langhe:

ma invece eravate nel centro esatto della bassa pianura padana.

Per la parte sportiva c'è poco da dire, 19 km di collina corsi (quasi camminati) con tranquillità e un briciolo di insofferenza da parte della biondina che non era al massimo della forma, per usare un eufemismo. Tanto che fino a qualche ora prima si pensava di riuscire a fare il percorso lungo (24 km), ma all'ultima deviazione dei percorsi vi siete guardati in faccia e vi siete detti: si, certo, ok ... ma anche no!

sabato 12 aprile 2014

Che noia la varicella!

Arrivati ad aprile, ormai pensavi di averla svangata.
Intendi parlare dei malanni di stagione del bimbo, che mediamente per un bambino dell'asilo sono un'incognita mica da poco che può condizionare e/o compromettere la tranquillità della famiglia (e l'equilibrio psicofisico della mamma).
Chiariamo: stai parlando di influenze, bronchiti, problemi intestinali, cose così, non ti permetti di parlare di problemi di salute molto più grossi, che il karma è lì nascosto dietro l'angolo ad ascoltarti!
Comunque, quando il bimbo si ammala a casa è il trionfo della noia e del tedio!

Come dicevi quest'anno è andata finora abbastanza bene e si annoverano solo qualche giorno di diarrea e inappetenza e un odioso episodio di otite bollosa (malattia dal nome evocativo e divertente che a casa tua è diventata quasi un meme) che sono passati senza grossi strascichi.
Ah, dimenticavi due episodi di quell'asma bronchiale che è segno distintivo della famiglia.
Quando succedono sei comunque in sbattimento e vorresti che non esistessero, ma rispetto ad alcuni suoi amici e compagni d'asilo che hanno passato cicli interminabili di antibiotici o punture di penicillina, ripeti, siete stati fortunati.
Fin'ora.

Lunedì sera mentre stava facendo la doccia, tu e la biondina notate alcune lesioni sulla pancia e sulla schiena e dopo un rapido consulto con il dottor wikipedia decidete che il giorno dopo si salta l'asilo. La pediatra dopo la visita conferma la sentenza: varicella.
La varicella è una malattia piuttosto strana (o almeno, questa è la tua esperienza, forse quella del bimbo è una forma lieve) e al di là di un episodio di febbre durato poche ore e di una notte molto agitata per via del prurito generale, il bimbo ha passato alcune giornate con solo un po' di malessere generale tutto sommato gestibile. E questo, se da una parte ti solleva, dall'altra parte propone il problema (più della biondina che tuo): ma che gli faccio fare ad un pupo molto vitale tutto il giorno chiuso in casa?

Al di là dei supporti videoludici quali televisione, dvd, wii e tablet, che in famiglia cercate di regolamentare e arginare, lui non è uno di quei bambini che si annoia terribilmente a giocare da solo. Anzi a dirla tutta intera, non gioca proprio da solo. E' un continuo mi annoio, non so cosa giocare, mamma gioca con me.

E allora: si, non vedi l'ora che guarisca perchè, poverino, non stà tanto bene, chissà che prurito che ha, speriamo passino alla svelta le crosticine sul corpo.
Ma non vedi l'ora che stia meglio, così se ne ritorna all'asilo!!

mercoledì 9 aprile 2014

Laus Half Marathon - Lodi 06/04/2014

Aaahh, le campestri, croce e delizia del tapascione della bassa.
Per chi come te abita nella pianura lombarda (abbastanza lontano da montagne, laghi, colline o altri luoghi interessanti dal punto di vista naturalistico) trovare un posto stimolante dove correre il lungo della domenica mattina, è impresa piuttosto impegnativa.
Soprattutto nei lunghi mesi invernali ci si ritrova sempre lo stesso gruppetto allo stesso posto per correre immersi nella nebbia e nel gelo su quelle strade secondarie tra i campi che conosci ormai a memoria.
Poi però in primavera inizia la stagione delle campestri in teoria ogni domenica si può correre in luoghi diversi pur restando nell'ambito provinciale.
Tutto perfetto, se non fosse che dopo qualche anno di campestri alla fine le conosci tutte e, anche se in misura minore, ritorna il problema degli stimoli ambientali di cui si parlava all'inizio.
Ma ogni tanto qualche variazione di percorso, qualche nuova gara ti sorprende e ti regala nuove prospettive e nuovi scorci di zone che pensi di conoscere benissimo, e ritorna l'entusiasmo.

Domenica c'è stata questa che pomposamente si è battezzata Half Marathon, all'inglese (e che dal nome farebbe supporre una gara di quelle serie, con cronometraggio e classifica), ma che alla fine è stata una classica corsa campestre rilassata, ma si merita il titolo di migliore non competitiva del circondario per il percorso scelto.


Un ottimo passaggio lungo le rive del canale Muzza, un tratto sui sentieri del bosco detto del belgiardino, in una lanca del fiume Adda, di fianco alla cava di sabbia e ghiaia in cui lavori e addirittura un passaggio nella piazza centrale di Lodi, a correre in mezzo alle sciure che andavano a messa in basilica e ti guardavano come alieni.


Corsa con tranquillità e soddisfazione insieme alla biondina e al max, anche se il gruppo iniziale era più folto, ma alcuni hanno scelto il percorso più corto (come la zia stordita) e altri avevano un passo leggermente migliore e sono arrivati poco prima di voi.
Erano secoli che non correvi la distanza dei 21 km e alla fine sei contento per la risposta del fisico in generale e del famigerato ginocchio in particolare.

venerdì 4 aprile 2014

5° Granfondo e Mediofondo di Sant'Angelo Lodigiano - 30/03/2014

Hai passato il sabato pomeriggio sulla pista di atletica del tuo paese per correre, così come riportato in questo post.
Ma la domenica mattina avevi già nostalgia, e allora ci sei ritornato.
Solo che invece delle Asics, hai indossato la Cervélo.


Nella foto sopra (scattata presumibilmente dai piani alti del vicino ospedale qualche minuto prima delle 9,30) si coglie il colpo d'occhio di circa 1700 ciclisti intruppati nelle griglie di partenza nella pista di atletica in attesa della partenza della granfondo di Sant'Angelo Lodigiano. Là in mezzo, e più precisamente nella prima griglia (quella delle donne, dei top runner e degli iscritti alle società organizzatrici), c'eravate anche te e la biondina.

E' stata anche l'occasione per far esordire
la divisa della nuova squadra!
Premessa fondamentale: a differenza dell'anno scorso, quando si è corso a giugno, stavolta la preparazione atletica (soprattutto la tua) era un po' carente. I chilometri percorsi dopo lo stop invernale erano vergognosamente pochi e quindi, invece di implementare il target e le aspettative, si è dovuto optare per un downsizing e correre il percorso corto senza velleità di classifica (chiariamo, le possibilità di classifica per te sono pari a zero, per la biondina forse ...), ma solo come passeggiata salutare.
La partenza, con questo sistema delle griglie nella pista di atletica e dell'uscita con un collo di bottiglia, non è stata traumatica come l'ultima volta, e pur partendo tra i primi non sei stato travolto dall'orda barbara (è solo invidia la tua) di quelli che vanno veloce. Hai affrontato la prima parte del percorso, piatta e agevole ma con un asfalto a tratti devastato, con relativa tranquillità e senza quella paura che avevi provato l'anno scorso di volare per terra alla prima buca per colpa del gruppone compatto.
Ma dal punto di vista agonistico avete cominciato maluccio. La biondina non era molto in forma, e hai dovuto abbandonare la ruota di gruppi abbastanza promettenti perchè lei non riusciva a ingranare oltre i 30-32 km/h di media, che di solito riesce a tenere.
Poi arrivati alle colline, com'è come non è, la ragazza si è sciolta ed è tornata sui suoi ritmi soliti. Niente di eccezionale, ma comunque dignitosi per dei cicloamatori come voi.

Il lungo serpentone sui tornanti collinari.
Passate le due salite d'ordinanza e dopo un ristoro in cui hai spazzolato un piatto di ananas disidratato (speciale!!) comincia una gara nuova: discesa a manetta e trenta chilometri a tirare. Tirare prima la biondina, poi piano piano tutti gli altri ciclisti che siete riusciti a raccattare andando a 34-35 km/h. Tanto che a cinque chilometri dalla fine siete arrivati in una quindicina di persone, ma all'ultimo strappetto la compagnia vi ha abbandonato e te e la biondina siete arrivati al traguardo quasi in solitaria.
Dopo 2 ore e venti minuti, media di circa 30 km/h. Qui il riassunto.

Alla fine sei soddisfatto: buone sensazioni per essere ad inizio stagione e la consapevolezza che puoi avere un buon passo in pianura. Cose che ti saranno utilissime per le gare di triathlon che hai in serbo per quest'anno.
E poi la sorpresa del giorno dopo: la biondina è arrivata terza di categoria DonneB (maggiore di 40 anni, praticamente le tardone) su nove partecipanti.

Una volta di più è chiaro che in famiglia l'unica che sale sui podi è lei ...

martedì 1 aprile 2014

12xmezz'ora FIASP Sant'Angelo Lodigiano 29/03/2014

Ma quante volte avrai corso i 400 metri dell'anello di atletica del tuo paese?
Ci sono dei periodi in cui ti senti come un criceto che sfreccia nella sua ruota: corri, corri, ma rimani sempre lì. Specialmente durante l'inverno, quando l'allenamento durante la settimana la puoi fare solo al buio, e piuttosto che correre nelle vie della zona residenziale del paese, preferisci (quando è aperta) correre in pista.
Ma di tutti i migliaia di giri che hai mai fatto in pista, i 17 che hai percorso sabato scorso hanno un sapore particolare.



Come tutti gli anni scorsi, anche quest'inizio di primavera ha visto lo svolgimento della staffetta promossa dal comitato provinciale FIASP, e a sto giro l'onore e l'onere di organizzarlo è toccato alla tua società. Significa che si corre a casa tua, su quell'asfalto di cui conosci ogni singola crepa e su cui hai consumato molte suole di scarpe. Un asfalto a cui dai del tu e che consideri quasi un amico delle tue sudate.

La parte prettamente agonistica ha visto partecipare 29 squadre (di cui due della tua società) piazzandovi ottavi con un totale di 79,603 km, a soli duecento metri dalla sesta posizione. Poi da li in su erano squadre di un'altra categoria.
La biondina ha portato a casa, senza forzare troppo, 6 km in 30 minuti scarsi, ma la tua performance ha del miracoloso: dopo poco più di due mesi dal ritorno alla corsa (e dopo uno stop di sette mesi e un operazione al ginocchio) sei riuscito a migliorarti rispetto all'anno scorso, portando a casa 6 km e 800 metri in poco meno di ventinove minuti, quando l'anno scorso per fare la stessa distanza avevi impiegato un minuto e mezzo in più.
E qui il fattore campo ha fatto sicuramente la differenza!

Le solite foto artistiche scattate dal bimbo
Come tutte le volte che ce n'è l'opportunità, vi siete portati il bimbo alla manifestazione, e infatti tu il riscaldamento l'hai fatto correndo con lui nel campo di calcio all'interno della pista e giocando a pallone mentre lui faceva il portiere. Non proprio l'ideale come preparazione alla gara, ma lui si è divertito come un matto.
Anche se il momento suo preferito è stato il rinfresco, dove è stato coccolato e viziato da tutte le signore presenti come fosse la mascotte della società:

Oh, ma che bel bambino!!! Vuoi qualcosa da mangiare? C'è la torta, i biscotti al cioccolato, i wafer ... prendi tutti i dolci che vuoi!!!
Ehm, posso avere un panino con il salame, per piacere?

... Orgoglio di papà