mercoledì 9 aprile 2014

Laus Half Marathon - Lodi 06/04/2014

Aaahh, le campestri, croce e delizia del tapascione della bassa.
Per chi come te abita nella pianura lombarda (abbastanza lontano da montagne, laghi, colline o altri luoghi interessanti dal punto di vista naturalistico) trovare un posto stimolante dove correre il lungo della domenica mattina, è impresa piuttosto impegnativa.
Soprattutto nei lunghi mesi invernali ci si ritrova sempre lo stesso gruppetto allo stesso posto per correre immersi nella nebbia e nel gelo su quelle strade secondarie tra i campi che conosci ormai a memoria.
Poi però in primavera inizia la stagione delle campestri in teoria ogni domenica si può correre in luoghi diversi pur restando nell'ambito provinciale.
Tutto perfetto, se non fosse che dopo qualche anno di campestri alla fine le conosci tutte e, anche se in misura minore, ritorna il problema degli stimoli ambientali di cui si parlava all'inizio.
Ma ogni tanto qualche variazione di percorso, qualche nuova gara ti sorprende e ti regala nuove prospettive e nuovi scorci di zone che pensi di conoscere benissimo, e ritorna l'entusiasmo.

Domenica c'è stata questa che pomposamente si è battezzata Half Marathon, all'inglese (e che dal nome farebbe supporre una gara di quelle serie, con cronometraggio e classifica), ma che alla fine è stata una classica corsa campestre rilassata, ma si merita il titolo di migliore non competitiva del circondario per il percorso scelto.


Un ottimo passaggio lungo le rive del canale Muzza, un tratto sui sentieri del bosco detto del belgiardino, in una lanca del fiume Adda, di fianco alla cava di sabbia e ghiaia in cui lavori e addirittura un passaggio nella piazza centrale di Lodi, a correre in mezzo alle sciure che andavano a messa in basilica e ti guardavano come alieni.


Corsa con tranquillità e soddisfazione insieme alla biondina e al max, anche se il gruppo iniziale era più folto, ma alcuni hanno scelto il percorso più corto (come la zia stordita) e altri avevano un passo leggermente migliore e sono arrivati poco prima di voi.
Erano secoli che non correvi la distanza dei 21 km e alla fine sei contento per la risposta del fisico in generale e del famigerato ginocchio in particolare.

Nessun commento:

Posta un commento