lunedì 16 giugno 2014

5° Triathlon Sprint Alta Val Tidone - Nibbiano (PC) 14/06/2014

Sei lì, su una stradina collinare di quelle che attraversano i boschi (un nastro di asfalto di si e no tre metri scarsi) con la macchina parcheggiata sul ciglio, in mezzo ad una lunga fila di macchine posteggiate che si inerpicano sulla salita (perchè dal punto di vista dei parcheggi la location è un po' sfigata). Tu e il tuo socio bako, che condivide con te quest'impresa, avete appena scaricato le bici dalla macchina, avete gonfiato i pneumatici e siete lì che chiacchierate amabilmente per stemperare la tensione pre-gara e per per far passare quell'oretta prima del briefing . Ricordando la sfiga che ha caratterizzato la sua gara dell'anno scorso.

Bako: Per me migliorare rispetto all'anno scorso sarà facilissimo, mi basta arrivare a fine gara!
Prando: vero, mi ricordo benissimo la sfiga. Siamo usciti insieme dalla T1, partiamo e dopo cento metri mi volto e ti vedo imprecare fortissimamente contro la buca che ti ha fatto scoppiare il pneumatico.
B.: ... e pensa a TJMB che non è neanche riuscito a partire, con il pneumatico esploso ancora prima di iniziare a nuotare.
P.: Si, credo sia un record: bucare ancora prima di pedalare ...
B.: e ha contagiato anche me con la sua sfiga!

... e mentre ridete un rumore vi fa gelare i sangue:
........PPPPPPPPPPSSSSSSSSSSSSSSS........
Vi guardate in faccia inorriditi: ma che è scoppiata veramente una gomma?
Si, la tua.

Racconto romanzato (molto poco) dell'unica cosa che è andata storta in una giornata per il resto perfetta.
Perchè poi, cambiato il pneumatico alla velocità di un neutrino, tutto il resto è filato liscio come l'olio.

Passo indietro: dopo la gara della biondina settimana scorsa in cui lei (proprio nello stesso posto) è morta di caldo, e dopo il violento temporale della sera prima, non sapevate bene cosa aspettarvi dalla situazione meteorologica: si prevedevano temporali per il pomeriggio, ma invece la mattina si presentava calda ed assolata. Spoiler: alla fine è stato un pomeriggio molto caldo, e il temporali annunciati sono arrivati solo dopo le 20.
Quest'anno la famiglia è rimasta a casa e non hai avuto la fortuna della fotografa ufficiale. Ed ora, in attesa delle immagini che verranno pubblicate sul sito dell'organizzazione, hai sottomano soltanto una manciata di selfie prima e dopo la gara con te e bako, in cui il tasso di facce da scemi è pericolosamente alto.

... eravate stati avvertiti, neh ...

Cominciamo a parlare della gara: il nuoto è andato benissimo, e se escludiamo il momento d'ansia quell'attimo prima di entrare in acqua (dovuto anche al senso di oppressione che la muta genera sommato al caldo), ti metti nell'angolo buono della zona di partenza e riesci a nuotare tranquillo, senza scontrarti con gli altri e con pochissime sbavature di traiettoria, tanto che esci in ben sotto i 12 minuti per i 750 metri. Ottimo tempo.
La T1 non hai ancora imparato a gestirla da professionista (tipo niente calze, scarpini attaccati alla bicicletta, ecc) e complice anche la logistica non molto felice delle corsie di uscita (gli organizzatori si sono anche impegnati, ma c'è un dislivello piuttosto importante da superare tra il lago e l'asfalto), impieghi circa tre minuti e mezzo dal momento in cui esci dall'acqua a quello in cui cominci effettivamente a pedalare. Decisamente troppo.
In bici ti senti bene. Il pneumatico ha fatto il bravo e tu hai spinto come si deve. A parte i tratti in discesa in cui sei molto migliorato rispetto all'anno scorso, ma in cui ancora perdi metri da quelli che ti precedono, le tue soddisfazioni te le sei prese nel tratto in salita. E stato lì che quel gruppetto che avevi fatto fatica a raggiungere dalle retrovie e che sembrava il treno giusto a cui agganciarti, l'hai abbandonato agevolmente in piedi sui pedali. Il tuo garmin dice 19 km e mezzo con 380 metri di dislivello fatti alla media di 35 km/h. La tua frazione migliore e un risultato di cui sei molto fiero.
La tua corsa ha sofferto un po' il caldo delle due di pomeriggio e alla fine il tuo passo medio è stato di 4'37"/km. Discreto, ma si poteva fare di meglio.

Tempo totale 1h 12' 15". Classifica assoluta 53° su 184 partenti. Classifica di categoria M1 7° su 30.
Ma soprattutto hai battuto il te stesso di un anno fa di ben tre minuti.
Fiko!!

Qualche certezza:
- a bako potrai prendere qualche metro di vantaggio sulla frazione bici, ma poi se corre a 40" in meno al chilometro, continuerà a bastonarti sonoramente. Meglio evitare di prenderlo come esempio, altrimenti ti deprimi.
- la tua società di triathlon è fatta di gente seria, e tu sei arrivato ultimo dei sei concorrenti con lo stesso body. Dispiace ragazzi, ma dovete portare pazienza con gli scarsi.
- nonostante tutto, ti senti pronto per l'olimpico

 ... stay tuned!

lunedì 9 giugno 2014

2° Duathlon Classico Val Tidone - Nibbiano (PC) 08/06/2014

Finalmente anche su questo blog per il 2014 ricominciano i reportage delle gare di multidisciplina.
Ma a cominciare è la biondina, che sulle ali dell'entusiasmo dello sprint dell'anno scorso, quest'anno ha voluto provare a partecipare ad un duathlon con distanza maggiore. Solo che non c'è molta scelta per la duplice: poche gare nell'anno, e distribuite nel calendario in modo un po' sfortunato da incastrare con gli impegni della famiglia. Una delle poche alternative prevede il duathlon olimpico della Val Tidone. La biondina si è iscritta alcuni mesi fa con molti dubbi in fatto soprattutto di percorso altimetrico: sapevate che la frazione ciclistica era molto impegnativa (e l'avete provata qualche settimana fa), ma non avete approfondito la frazione running. Errore fatale.
Se poi si aggiunge nel conto il fatto che si è corso all'una del pomeriggio del primo giorno di estate piena, capirete che la gara ha alla fine assunto i tratti dell'impresa epica.
Ecco il racconto della gara della biondina dalla viva voce della protagonista.

Appena arrivati a Nibbiano, bellissimo paesino della Val Tidone, io e la zia Monia (che poi mi supporterà e sopporterà per tutta la giornata) andiamo alla scoperta del posto. Attraversiamo un ponticello in legno che ci porta all'inizio di un bel sentiero chiamato Sentiero delle Streghe.

La tentazione di fare le turiste è tanta, ma non posso stancarmi tanto quindi, scattate due foto ci dirigiamo al ritiro dei pettorali, addocchiando qua e la i vari partecipanti uomini, ma soprattutto le donne.
Da alcuni particolari come i fisici, le attrezzature e altro, mi assale la sensazione di inadeguatezza e il dubbio che farò una "grama figura" ... vabbè ...
Il resto della mattinata la passiamo a preparare la bici e tutto l'occorrente per la gara in generale e i cambi in particolare. Cose di cui di solito si occupa Massimo, ma oggi purtroppo la banda me lo ha rubato. Attacco il numero, indosso il body e porto la bici in zona cambio. E la tensione sale.

Il problema principale per ora è capire bene gli ingressi e le uscite a piedi e in bicicletta dalle varie frazioni di questa benedettissima zona cambio. Dico per ora, perchè non mi ero ben resa conto di quello che mi aspettava nel percorso a piedi. Scambio ancora due chiacchiere con la Monia e alle 13 del pomeriggio, con 33°C si parte.
Pronti via prima salita, poi la seconda salita, poi la terza salita ... al primo giro ero già cotta e la testa non reggeva già più l'idea di fare altri tre giri dello stesso percorso per i totali 10 km. Tutti andavano ad un ritmo troppo alto per i saliscendi che c'erano ed io ero già demoralizzata al primo giro. Il garmin indica 5,35 / 5,40 ... avevo previsto di fare molto meglio.
Finita la prima frazione di corsa mi faccio fin cazziare dalla Monia in T1 perchè secondo lei me la stavo prendendo troppo comoda a cambiare le scarpe e prendere la bici.
Finalmente parto in bici, la mia frazione migliore, e con gran soddisfazione comincio a recuperare 4 o 5 persone, ma poi non appena comincio a prendere un po di coraggio sento un male assurdo al polpaccio destro: un crampo malefico che mi costringe ad arrestarmi al ciglio della strada. Mi faccio un po di massaggi e la contrattura sembra rientrare, ma resta il male. Uff ...
Ok, inizia la salita vera e le gambe vanno benino: riesco a superare qualcuno ma quella corsa orrenda ormai mi ha fatto perdere troppe posizioni. Finita la lunghissima salita di 650 m D+ e l'altrettanto lunghissima discesa, dopo 41 km riprendo le mie mizuno da running ma è più la testa che il corpo che comanda e i due giri finali ormai sono uno strazio. Mi consola solo veder camminare anche tantissima altra gente, ovviamente tutti quelli di bassa categoria come me.
All'arrivo, dopo tre ore e ventitrè, non c'è quasi più nessuno ma la zia Monia è li che mi aspetta e mi fa pure la foto.

Questa del duathlon olimpico è stata un'esperienza molto molto dura, vorrei riprovarci con condizioni migliori, sia meteorologiche che di tracciato. Nulla da dire sull'organizzazione ottima, ma qualche salita, soprattutto sul percorso running, potevano risparmiarcela.

Per concludere, dopo l'esperienza del duathlon sprint dell'anno scorso, pensavo di disputare una gara diversa. Forse sono arrivata impreparata anche perchè non conoscevo il percorso running che ho sofferto molto. Ma soprattutto me la prendo con me stessa perchè pensavo di saper stringere di più i denti.

A questo punto però, invece di lasciare, stò pensando di raddoppiare, e l'idea di disputare la mia prima maratona il prossimo inverno si fa sempre più allettante.

Un grazie di cuore alla mia amica Monia che con la caldazza che c'era ha trascorso praticamente tutta la domenica con me ad annoiarsi, senza mai farmi pesare niente.


venerdì 6 giugno 2014

Post sportivo cumulativo

Corsa
In questo periodo di chilometri a piedi non è che ne sai facendo tanti: due/tre uscite alla settimana attorno ai dieci chilometri, non di più. E nel fine settimana, quando di solito si fanno distanze maggiori, di solito sei sempre in sella.
Però si allargano le serate e ricomincia la stagione delle campestri del venerdì sera. Seconda edizione della Marcia dei Corsari a Graffignana (LO), appena tornati dal lavoro alle 18 ci si cambia, si carica in macchina biondina e socio max e si va al paesello di fianco.
Giretto modificato rispetto all'anno dell'esordio. Piuttosto variato come altimetria e decisamente stimolante. Corso, come tutte le campestri, guardandosi in giro e godendo della natura.

Ottimo rinfresco finale, in cui volendo uno poteva anche cenare viste le quantità di panini, pizzette, stuzzichini e soprattutto insalata di riso. Ma se, come te, poi devi andare in piscina per la tua solita oretta di minimaster, niente, puoi solo bere un po' d'acqua e via andare.

Bici
Due tipi di allenamento: durante la settimana una/due uscite da solo alle 18,30 a pedalare 40/50 km cercando di tenere la media alta (tra i trenta e i trentatré), e il week end uscite invece più corpose.
Ultimamente il sabato si esce con Marco e la domenica con la biondina per fare tra gli 80 e i 110 km tra le colline della val Versa nel pavese e puntate nella val Tidone nel piacentino.
Sullo sfondo la diga del Molato, dalla salita detta "piccolo Stelvio"
Ti piace sia fare il passista in pianura, che fare lo scalatore in montagna. Solo che i risultati, se confrontati con i ciclisti veri, sono ridicoli.
Ad esempio, settimana scorsa con la biondina avete fatto un bellissimo giro di 80 km partiti da Santa Maria della Versa, andati a Romagnese e ritorno, per un totale di 1500 m D+ divisi in quattro salite. Parte del percorso coincideva con la gara del triathlon olimpico di Nibbiano che si svolgeva proprio in quel momento. Quindi vi siete trovati ad un certo punto ad essere superati dai primi della gara, che in salita vi hanno superato in scioltezza (quando a voi sembrava di avere un ottimo passo) e poi ad essere superati in pianura dagli altri che andavano come treni, quando a te eri in posiziona a spingere come un dannato.
Seguire le indicazioni ...
Quello stesso giorno, poi, a due chilometri dalla macchina e dalla fine della pedalata, la biondina ha avuto la splendida idea di verificare il grado di abrasività dell'asfalto della strada provinciale, e in un tornante è scivolata quasi da ferma sulla sabbietta. Che se non hai qualche crosta sulle braccia o sulle gambe, non puoi essere considerato un vero ciclista.
Escoriazioni

Combinato bici / corsa
L'anno scorso non avevi fatto questo tipo di allenamento, ma per quello che hai in mente quest'anno (manca poco, ormai) è meglio allenare le gambe anche al cambio di lavoro. Quindi hai già fatto per tre volte questa cosa che esci la domenica mattina presto in bici da solo e dopo 50/60 km torni a casa, cambi velocemente le scarpe e non fai neanche in tempo a far chiudere il cancello automatico che sei già fuori a correre per 10 km.
Serve anche per provare l'abbigliamento da gara, nello specifico il fichissimo body di Pianeta Acqua.
L'ultima volta ti hanno seguito la biondina e il bimbo in bici a fare
supporto tecnico, tifo e servizio fotografico.

Nuoto
Qui invece non parlerai di te.
Perchè non c'è molto da dire, che il corso di minimaster continua con i due allenamenti a settimana che ti permettono di affinare tecnica, fiato e resistenza.
La novità è che è finito il corso di nuoto prescolare del bimbo, con le pagelle di fine anno come quella che ricevevi tu quando facevi il vecchio corso di nuoto per adulti.
Nella prova di galleggiamento prono e di respirazioni continue e coordinate, ha ricevuto un giudizio ottimo che gli ha permesso di guadagnare lo stemmino di stella di mare.
Che nelle intenzioni la stella di mare dovrebbe essere una cosa bella, ma a ben vedere non è che mi sembra un gran giudizio positivo: praticamente gli hanno detto che è meglio che resta attaccato agli scogli ...

giovedì 5 giugno 2014

Pillole di saggezza 12

Il livello di cattiveria
Quindi oggi ti sei divertito particolarmente al corso di nuoto. Mi ha detto la mamma che eri tutto contento.
Si, perchè oggi eravamo in pochi, e non c'erano i bimbi cattivi.
Ah, si? E chi sono questi bimbi cattivi?
C'è antonio che è un po' cattivo, e poi c'è andrea che è proprio un bambino cattivo cattivo!
Cattivo cattivo?
Si guarda, ha la batteria del cattivo che è quasi tutta piena! Manca proprio tanto così.
...
Io invece ha la ricarica del bambino bravo che è proprio tutta piena.

Segnale telefonico
Adesso che siamo in macchina telefoniamo alla mamma.
Mmmmhh ... no, aspettiamo un po' che ci spostiamo. Qui non c'è segnale.
Ma no papà, c'è di sicuro il segnale, non vedi quanti fili sui pali che ci sono.
Per lui i cavi della telecom sui pali di legno trasmettono il segnale dei cellulari.

Medicine con i superpoteri
Papi, cosa dici, per il mio mal di gola stasera prendo un antinfiammatorio?
Si biondina, è meglio che prendi l'Oki.

... mamy, lo sai che Loki è anche il nome del cattivo degli Avengers?
...Chi???
Si, che ridere poi quando Hulk lo prende e lo sbatacchia per terra!!! Ha, ha, ha!!