martedì 30 settembre 2014

Il mare d'autunno

Che uno pensa ad un film in bianco e nero visto alla tivù.
Ah no, quello era l'inverno ...
Allora diciamo ad un video in bassa definizione con un filtro seppia su youtube.
Ma se invece ti becchi uno dei più assolati fine settimana della stagione turistica, tutti i luoghi comuni vanno a farsi friggere.

A breve arriverà su questi schermi la cronaca della gara a cui hai partecipato domenica scorsa, per ora vi basti sapere che hai passato il primo fine settimana d'autunno a Cesenatico con la scusa del terzo triathlon distanza olimpica dell'anno.
Quando due mesi fa ti sei iscritto alla gara, avevi calcolato per la logistica ben due ipotesi: vista la possibilità di prenotare l'albergo anche all'ultimo (tanto siamo in bassissima stagione, quasi in chiusura) avresti consultato le previsioni a ridosso della partenza e a seconda del caso saresti andato da solo o con la famiglia. Stessa cosa il tuo compagno di avventure bako.
E visto che le previsioni erano ottime e che l'ultima volta due settimane fa vi eravate divertiti, hai riempito di nuovo la macchina con te, la biondina, il bimbo, la zia stordita e la zia mary (più la bici nel baule).
E il bako, visto che non aveva ospiti come te, ha passato con la sua famiglia ben quattro giorni al mare.
Totale sei adulti e tre bambini in assoluto sciallo.

Arrivati il sabato mattina alle nove, è subito spiaggia.


Alla mattina magari è un poco freschina, ma si scalda quasi subito, e passate una bella mattinata al mare camminando voi e giocando come dei disperati i bambini.
Poi il pomeriggio vi ritagliate anche un po di tempo per lo sport. Te e bako una trentina di chilometri in bici nel circondario (così tanto per far girare la gamba), mentre la biondina e la zia stordita si godono poco più di un'oretta di corsa quasi tutta sul lungomare.


Se devi fare un rapporto tra come vi siete trovati in questi due giorni e la gita ad Arenzano di due settimane fa, la vittoria è impietosa. Spiagge enormi e molto free, giochi per i bimbi molto belli e assolutamente gratuiti in ogni stabilimento, prezzi mooolto più accessibili, merenda (pane e nutella) offerta dal bar ai bambini, baristi simpatici, ristoratori che passano tra i tavoli a farti assaggiare un bicchiere del loro sangiovese, ecc.
Pensi inoltre che la riviera sia uno dei pochi posti al mondo in cui resiste, seppur modificata in alcuni aspetti, uno dei miti della tua gioventù: la sala giochi. Che anche il bimbo ha apprezzato tantissimo.


Compatibilmente con gli impegni sportivi, a pranzo e a cena hai approfittato per rendere omaggio a due eccellenze romagnole di cui vai ghiotto: piadine e pesce (+ birra e sangiovese).


Sono stati due giorni perfetti, con un bel sole per abbronzarci, una bella gara per sollazzarsi, il bimbo che gioca coi suoi amici divertendosi e senza fare disastri, con gente simpatica e rilassata (e stai parlando della tua compagnia, ma anche di tutte le persone che hai incontrato).


Il bello del triathlon è anche questo: avere una scusa per andare a farsi un fine settimana in un luogo di mare (o lago, o simili) quando tutti gli altri, per assecondare le loro passioni, passano le giornate al chiuso nei palazzetti dello sport.

mercoledì 24 settembre 2014

Duathlon a coppie Sportfrog - 20/09/2014 Senna Lodigiana (LO)

In attesa dell'ultimo appuntamento triatletico dell'esaltante stagione 2014 (domenica prossima), ti diverti con le manifestazioni "non competitive" che il circondario ti offre.
Due settimane fa ti sei corso la campestre di Borghetto Lodigiano: la distanza di una mezza maratona nella sonnecchiosa campagna lodigiana tra cascine, nastri d'asfalto larghi poco più di due metri, strade sterrate a bordo fosso e campi d'erba medica gonfi di rugiada. Poco più della metà del percorso l'hai percorso con il max, ma lui non era in giornata, e verso la fine l'hai lasciato con la biondina (che nel frattempo vi aveva recuperato) per impostare un progressivo molto gratificante.

Invece sabato scorso un'altra di quelle agguerrite società ciclistiche del circondario ha riproposto un duathlon supersprint con la MTB come quello a cui tu e la biondina avete partecipato un mesetto fa, con alcune importanti differenze.


Principalmente la manifestazione non era agonistica, quindi niente classifica finale e niente podio, ma soprattutto non era contemplata la partecipazione singola: solo gara a coppie. E stavolta, per colpa del solito problema di gestione del bimbo, o partecipavi te o la biondina. Riproporre la coppia famigliare non era possibile.
Fortunatamente per la frazione MTB hai trovato la disponibilità di maurizio, solido ed esperto bikers che, oltre alla passione per la bici, condivide con te il datore di lavoro.

La corsa era appena finita con la frazione di bici
... si vede dalla faccia del tuo socio!

Tre frazioni run di circa 1 km l'uno e tre frazioni MTB da circa 3 km, con passaggio volante del testimone virtuale.

Gimmi five!!

Sul volantino c'è scritto non competitiva ma non lasciatevi ingannare, soprattutto alla partenza si tira alla morte!!!



Come al solito ti sei divertito come un matto!
Hai rivisto atleti che incontri raramente ma con molto piacere, hai passato un bel pomeriggio insieme a folli della tua risma e hai corso talmente veloce per i tuoi standard (seppur per poca distanza) che i giorni successivi avevi dolori impensabili.


Ma la parte più bella della giornata è stato quello che si è verificato prima della gara degli adulti: il duathlon sprint per bambini. E secondo voi il bimbo poteva rimandare ancora per molto il suo debutto nella multidisciplina? Certo che no, a costo di pedalare con le rotelline!!

Classica foto della T1

Era forse il secondo in termini di età e l'unico del gruppetto ad avere le rotelline, anche perchè non è ancora molto stabile e sicuro su una superficie liscia, figurarsi sull'erba. Durante la parte bike sullo sterrato hai dovuto corrergli di fianco e aiutarlo, ma questo non l'ha fermato.
Vedere questi bambini dai 5 agli otto anni che correvano a perdifiato tutti contenti, non ha prezzo!



Se poi alla fine gli metti al collo anche una medaglia d'oro, il loro sorriso raggiunge dimensioni siderali.



Bravo appapà!!

lunedì 22 settembre 2014

Mari e monti - 14/09/2014 Arenzano (GE)

Come avevi detto parlando della vostre vacanze, la biondina ha deciso che la prossima esperienza da fare è quella della corsa in montagna.
Però sfortunatamente il circuito dei trail non è molto a portata di mano per voi che abitate nel bel mezzo della pianura padana, e quindi bisogna organizzarsi con trasferte piuttosto impegnative, soprattutto in termini di tempo. Avete guardato qualche gara sulle prealpi orobiche, nel varesotto, sul piacentino, in emilia, ma alla fine erano tutte o distanti, o troppo impegnative, o in giorni scomodi.
Alla fine la soluzione più semplice era anche la migliore: il circuito FIASP (quello delle campestri della domenica mattina), organizza ad Arenzano la Mare e Monti già da 30 anni una marcia a passo libera non competitiva. Che fin qui, ce ne sono a decine ogni domenica!
Il bello è che questa ha un sacco di percorsi diversi divisi tra quelli lungomare e quelli in montagna.


Partenza domenica mattina prestissimo (5.30) con la macchina piena e in due ore siete già parcheggiati e pronti per la giornata.
Per macchina piena intendi proprio che non ci stava più su nessuno, perchè oltre a voi tre vi hanno accompagnato anche la zia stordita, che se c'è da correre (non troppi chilometri) non si tira mai indietro, e la zia mary, che giustamente non si è lasciata sfuggire l'opportunità dell'ultima bella domenica di sole al mare. Quindi mentre la biondina partiva per il percorso medio montano (15 km e 500 m D+) e la zia stordita per il percorso medio sul mare (9 km), te, il bimbo e mary vi siete goduti la mattina nel paesello: colazione al bar, passeggiata sul lungomare, esplorazione del parco cittadino, pellegrinaggio al santuario di Gesù Bambino.

Il bimbo ha fatto anche boat watching:
... da lì si vedeva la Costa Concordia!

La biondina alla fine era entusiasta del percorso e si è pentita di non aver fatto il percorso lungo, che a suo dire era comunque fattibile. Naturalmente non ha corso tutto il tempo, ma ha assaggiato la corsa in montagna, e ha deciso che ne vuole ancora.
Bei paesaggi, panorami mozzafiato e il mare là in lontananza che ti richiama a sé.




Ritornata alla partenza ha deciso che non bastava, e ha deciso di farsi anche un pezzo di lungomare: un sei chilometri tanto per sciogliere le gambe.


L'organizzazione della manifestazione aveva livelli ben al di sopra degli standard FIASP ai quali siete abituati, ma questo era necessario per far fronte alla massiccia partecipazione.
C'erano migliaia di partecipanti, provenienti da tutta europa e oltre, visto che la marcia era inserita nel circuito IML Walking Association (International Marching League), un'associazione apolitica, senza scopi di lucro fondata a Tokio nel 1987 per la promozione di eventi di walking di più giorni.
Hai sentito parlare inglese, tedesco e francese, più altre lingue che non sai riconoscere. Hai visto un gruppo di signori piuttosto anziani camminare con una maglietta di un gruppo israeliano. Hai visto alcune famiglie asiatiche. Addirittura sul percorso e poi all'arrivo hai visto un plotone (sarà giusto il termine? boh! tu non hai mai fatto il militare, non sapresti) di militari olandesi che marciavano in formazione e cantavano come nei film americani.


Quando le due ragazze hanno finito di correre, avete passato il resto della giornata al mare (in una spiaggia attrezzata che vi è costata come una stanza d'albergo, va detto!) giocando sul bagnasciuga, cercando i granchi sugli scogli, riposando a turno sui lettini e pranzando con dell'ottima focaccia.

Vedendo la foto successiva, nessuno direbbe che eravate andati ad Arenzano per una corsa in montagna!!!


mercoledì 17 settembre 2014

Corvara 20/08/2014 - Day three

Terzo giorno della vacanza in alta montagna.
Qui il quadro generale.
Qui il day one.
Qui il day two.




Al terzo giorno tocca alla biondina svegliarsi presto per andare a fare una corsetta sui sentieri. Cosa che lei naturalmente fa con entusiasmo e divertendosi, anche se poi nei giorni successivi si lamenterà per i dolori dovuti alla dinamica muscolare diversa da quella cui siete abituati.
La giornata non è male e ci sono solo delle brevi pioggerelle alla mattina che non danno molto fastidio, perciò decidete di tornare sull'altopiano del Col Alto e di raggiungere il Piz Soraga, un altro rifugio che vi dicono essere un piccolo paradiso per i nani.
E stavolta evitiamo aiutini come le funivie, che in montagna si va per camminare, cribbio!

La salita è si piuttosto ripida ma niente di impegnativo, perciò cercate di convincere il bimbo a camminare il più possibile, e riuscite ad alternare passeggino e gambe in un soddisfacente 50 e 50.


Rispetto al giorno precedente a camminare c'è molta più gente (soprattutto superata la fase più ripida che quasi tutti fanno in funivia) e nel boschetto che attraversate, dove la strada si fa sentiero, sembra di essere in città all'ora di punta. Ma questo non scalfisce minimamente la magia dei posti, che rende tutti più romantici.

Arrivati poi alla vostra meta, la sorpresa è stata quella di trovare praticamente un piccolo parco dei divertimenti a tema gratuito in alta quota. Perchè oltre ai classici giochi da parchetto, c'erano una serie di attività per bambini e non dedicate a un abitatore preistorico di quelle valli: l'orso delle caverne. E quindi avete passato un bel po di tempo a giocare a un minigolf molto ecocompatibile.


Ma soprattutto il paleontologo che si è impossessato del bimbo non voleva più staccarsi dagli scavi archeologici per riportare alla luce quello che a lui sembrava un fossile di dinosauro.




E per finire, dopo pranzo (mentre cominciava a piovere), ha giocato in una vera caverna, con orsi, pipistrelli, ma soprattutto con una tana tipo gonfiabile perfetta per rotolarsi e fare le capriole.



Non voleva più andarsene e nei giorni successivi ha chiesto più volte se lo portavamo ancora dove c'era l'orso.

Alla fine siete riusciti a trascinarlo via e, visto che il tempo peggiorava, siete tornati a valle non camminando, ma con la seggiovia. Arrivati a San Cassiano avete dovuto attendere circa quindici minuti perchè passasse l'inevitabile acquazzone, poi avete proseguito su un sentiero quasi totalmente in piano che vi ha portato prima a La Villa poi a Corvara.

Questa è stata la giornata in cui avete camminato di più. Complice un tempo discreto e un percorso vario e fattibile senza grossi problemi anche con il passeggino.
Fossero tutti così ...


... continua ...

lunedì 15 settembre 2014

Mallorca Triathlon

C'è lo sprint, l'olimpico, il lungo, il 70.30, il mezzo Ironman, l'Ironman, il duathlon, l'aquatlon, il super sprint, il Paratriathlon, quello in MTB, quello a staffetta, eccetera ecceterone.
Ma quest'anno hai scoperto che il migliore, il più divertente lo fanno alle Baleari.
Signore e signori ... il Mallorca Triathlon!!!


... e venite a chiedere qual'è la frazione in cui sei più forte ...

martedì 9 settembre 2014

Corvara 19/08/2014 - Day two

Secondo giorno della vacanza in alta montagna.
Qui il quadro generale.
Qui il day one.



Dopo la bella giornata (anche e soprattutto dal punto di vista meteorologico) del lunedì, il secondo giorno ti svegli presto, che stà ancora albeggiando, per farti una corsettina in altura.
Il tempo è buono e la tua oretta di trail è un'epifania di fatica e bellezza.
Arrivi all'albergo e, tempo di svegliare la famiglia, doccia e colazione, quando uscite il tempo è cambiato e comincia a piovere. E non smetterà più.
L'idea è quella di andare al Col Alto e passeggiare sull'altipiano, ma vista l'acqua che scende e visto che non accenna smettere, optate per una salita in ovovia, tanto per evitarvi l'ascesa bagnata. Arrivati al capolinea dell'ovovia avevate due possibilità per arrivare al Piz La Ila, il rifugio che avevate scelto, ed entrambi i sentieri erano classificati sulla cartina del centro turistico come facili. Questa caratteristica era irrinunciabile, anche perchè il tempo era proprio orrendo.


Ma naturalmente avete scelto il sentiero sbagliato.
Avete camminato per un po addentrandovi nel bosco (con la strada che ad ogni passo si faceva più impervia e difficoltosa per colpa del fango e dell'acqua) fino a quando, arrivati nel punto della foto successiva, avete deciso di aver sbagliato strada e siete tornati indietro.


Che poi a guardare su google (l'immagine a inizio post) non mancava molta strada al punto in cui il sentiero sarebbe migliorato, ma in quel momento non lo potevi sapere e sinceramente di trovarti in una situazione pericolosa o semplicemente scomoda con il bimbo al seguito, proprio non te la sei sentita.
A questo punto avete preferito accorciare la strada usando la seggiovia, che comunque è stata un'avventura con la biondina e il bimbo in una panchina e te in quella successiva a tenere zaino e passeggino.


Arrivati al bellissimo rifugio vi fiondate dentro a mangiare, non già per la fame, ma per la voglia di scaldarsi ed asciugarsi. Impressionante poi vedere i ciclisti temerari che giravano comunque in MTB nonostante il tempo da lupi e scendevano dalla sella che sembravano dei pupazzi di fango.

Poi finalmente il miracolo e alle due circa smette di piovere.
Questo vi permette di passare un po di tempo facendo divertire il bimbo nel parco del rifugio, con laghetto, giochi, percorso di arrampicata, attrezzi ginnici e altre attrazioni veramente ben fatte e divertenti.
E il bimbo vi fa anche le foto.


Poi si scende con l'altra ovovia che vi porta al paese di La Villa. Breve passeggiata nel centro e poi sentiero verso l'albergo, passando per il bosco e prendendo ancora una dose di pioggia. E qui il bimbo aveva deciso di essere stanco e si è addormentato sotto la plastica antipioggia.

Alla fine è stata una passeggiata bella ma rovinata dalla pioggia. La vista da lassù probabilmente deve essere qualcosa di fenomenale, ma puoi soltanto ipotizzarlo. Il bimbo stavolta ha camminato pochissimo, ma è stato meglio lasciarlo al riparo nel passeggino. Ci sarà poi tempo di ritornare sull'altopiano e farlo camminare di più.

... continua ...

Corvara 18/08/2014 - Day one

Primo giorno della vacanza in alta montagna.
Qui il quadro generale.



Dopo il lungo viaggio in macchina (che lo dolomiti per noi non sono la strada dell'orto), la giornata si presenta promettente: fa freschino, ma il cielo ha molti sprazzi d'azzurro in mezzo a nuvolette comunque alte e non fastidiose. Ma comunque avevate già deciso di passare la giornata nei dintorni, con una passeggiata facile e, diciamo, esplorativa.


Arrivati a Colfosco dovete subito pagare dazio nei confronti della parte nana della comitiva. All'inizio del paese (oltre al parco avventura, ma quello il bimbo è ancora troppo piccolo e magari tra qualche anno) c'è un parco con alcuni recinti di animali da fattoria. Niente di sconvolgente, ma tutto è così pulito, ordinato e carino che anche una copia di caprette, cosa che il bimbo vede quasi tutti i giorni, diventa un'attrazione divertente.

Qui mangiate qualche panino portato da casa poi, attraversando Colfosco (tu e la biondina vi siete fermati davanti a tutti i negozi di abbigliamento sportivo a sbavare sui vetri) raggiungete la fine del paese e l'inizio del sentiero che porta alle cascate del Pisciadù.
In una mezz'oretta di tempo arrivate ai piedi di queste belle cascate, in uno spiazzo attrezzato pieno di persone. Ma l'affluenza, capirai subito, non è data solo dalla bellezza del posto e dalla giornata soleggiata, ma dal fatto che proprio in quest'angolino di paradiso, lontano dal paese e un poco scomodo da raggiungere, stava per cominciare un concerto.
I JEMM Music Project, un gruppo di percussionisti locali che suona strumenti non propriamente ordinari, provenienti dall'Africa o dai Caraibi e viene fuori un misto di calypso, samba, ritmi africani conditi in salsa ladina.
Bello e molto suggestivo seguire questi ragazzi, magari da dietro di loro, arrampicati su una roccia a tre metri d'altezza.


Nel frattempo fate una passeggiata in salita fino alla base delle cascate, in modo che il bimbo riesce a sfruttare le sue bacchette da camminata, che alla fine sono più pericolose che utili (visto che corre continuamente il rischio di inciamparci) ma lui ci teneva tanto ...


Poi, tornando verso l'albergo, lo spettacolo del cielo quasi sgombro è entusiasmante, per ricchezza di colori e bellezza del panorama.



Arrivati a Corvara nel pomeriggio, ne approfittate per girare il paesello e conoscerlo meglio.
Parchetti con giochi per il bimbo, un laghetto artificiale, pasticcerie, palazzo del ghiaccio, negozi di articoli sportivi e negozio di biciclette (... e che biciclette!!!).
Bene, c'è tutto quello che serve.
Vi divertirete in questi quattro giorni ...

... continua ...

martedì 2 settembre 2014

Runners & Bikers Duathlon super sprint Xterrra - 28/08/2014 Orio Litta (LO)

Più che una gara, un divertissement.


Una delle più agguerrite società ciclistiche del circondario (dove agguerrite = vulcaniche e simpatiche) per il secondo anno propone un pomeriggio divertente: una strana accoppiata di corsa velocissima in un circuito cittadino e giro in MTB per le campagne e le rive del Lambro.
L'anno scorso tu eri in infortunio per via del ginocchio ma la biondina era presente e si è divertita, con anche il bimbo che, galvanizzato dall'ambiente, si è messo a correre al suo fianco nei passaggi in zona arrivo.
Quest'anno il bimbo l'avete parcheggiato dalla zia a cena e quindi non avete avuto nessun problema a caricare le MTB in macchina e presentarvi al ritrovo con la voglia di divertirvi e mettervi alla prova su distanze così inusuali (troppo corte in rapporto a quello che fate di solito) e con un mezzo da voi non molto sfruttato (anche perchè le vostre bici da sterrato sono, per usare un eufemismo, di fascia bassa, soprattutto se confrontate con i mezzi presenti alla partenza). Solo che come al solito avete esagerato e mentre arrivavate in macchina, vi è balzata in mente l'insana idea di correre, oltre alla gara singola, anche la gara a staffetta in copia mista.

Lo dici subito prima di entrare nel vivo della cronaca sportiva: l'unica pecca della manifestazione è stata l'affluenza. Undici persone a fare la gara singola e circa una ventina di copie per la gara a staffetta sono troppo poche. Forse l'orario e il giorno della settimana non hanno aiutato, ma ti sembra di aver capito che il calendario era legato alla sagra del paese, e quindi non c'era alternativa. Peccato, perchè vi sareste divertiti molto di più.

Quindi lei, bella come il sole nella sua divisa da ciclismo, e tu, bello come un'eclissi nel tuo body da triathlon, vi trovate alla partenza per correre a perdifiato i 1.300 metri del primo settore. Tu parti subito forte e cerchi di stare con i primi, e arrivi alla bici che ne hai davanti tre.
Sulla MTB, come sulla bici da corsa, il tuo problema è la tecnica. Che quando ci sono dei tratti abbastanza puliti e dritti, recuperi terreno e raggiungi due di quelli davanti a te, ma appena ci sono delle asperità di terreno o di percorso, rallenti inesorabilmente. Solo che in un percorso di soli 5 km in MTB i tuoi pregi servono a poco e si palesano pesantemente i tuoi difetti.
Comunque, mentre il primo non lo vedevate già più, arrivi al secondo cambio con solo un leggero distacco dai due concorrenti che ti precedono. Ma grazie ad una strategia di gara aggressiva come neanche le Ferrari in F1 (loro hanno usato le due scarpette, mentre tu hai pedalato con quelle da running), sei ripartito nella corsa con qualche decina di metri di vantaggio.
A questo punto, correndo come un matto sul passo del 3'40" - 3'50" /km, pensavi di riuscire ad arrivare al secondo posto, ma uno dei tuoi inseguitori cambia marcia e piano piano ti si avvicina fino a raggiungerti a pochi metri dal traguardo. Arrivo quasi al fotofinish. Ci hai provato ma ti ha asfaltato.

Dopo aver ripreso un attimo di lucidità ed esserti complimentato con il velocista, ecco arrivare la biondina, anche lei stravolta dalle velocità a cui non siete abituati.
Dopo pochi minuti parte la gara a staffetta e, naturalmente, gli specialisti la fanno da padroni. Hai visto correre gente al di sotto dei 3'30"/km e arrivare gente in MTB con velocità che tu neanche con la Cervélo.

Alla fine, vista le poche presenze e il fatto che premiavano i primi cinque di ogni categoria, il risultato è stato un continuo sali e scendi dai gradini del podio (/aprelaruotadipavone).




A ripensarci adesso, per te si è trattato di una gara con due debutti: è la prima di duathlon e la prima mai disputata in MTB.

E niente, sei senza speranza ... ti piacciono anche queste!