giovedì 26 febbraio 2015

Il passo più lungo della gamba

Allora, hai deciso.
Ed è ora di scriverlo anche qui, tanto per creare un po' di hype.

Qualche mese fa stavi progettando la stagione triathlon 2015 e avevi fatto qualche ipotesi su quale poteva essere la gara benedetta dal tuo debutto sul mezzo ironman (qui). In quel post elencavi alcune possibilità e i tuoi (personalissimi) pro e contro a favore di ogni gara.
Il bilancio costi benefici alla fine ha deciso per questa:

Challenge Rimini - 24 maggio 2015

Alcune previsioni che avevi fatto a novembre si sono trasformate in certezza, e ti hanno portato alcune belle notizie e un grandissimo dubbio.
La prima bella notizia è che non andrai a gareggiare solo, e che la tua società Pianeta Acqua si presenta alla partenza con otto persone. Attualmente non conosci bene gli altri della squadra, se si escludono il tuo socio di bici Ironbatta e Brunone, ma conti (in questi tre mesi che mancano all'appuntamento) di fare un paio di uscite in bici con gli altri per conoscerli.
Una cosa è certa: dai primi contatti sembra tutta gente simpatica e sarà comunque bello condividere la gara (e la mini vacanza) con altri. E non può essere altrimenti, che come hai detto anche da altre parti, i triatleti è tutta gente figa.
Chiariamo una cosa però: condividere la gara si intende il prima e il dopo, perchè sarai il più scarso del gruppo e rischi di arrivare quando gli altri hanno già spazzolato il pasta party.

E infatti qui si arriva al grandissimo dubbio.
Se qualche mese fa avevi il timore di arrivare alla fine di maggio scarso di preparazione, a tre mesi esatti dalla gara quel timore è diventato certezza. Lo stop all'attività sportiva che hai subito da inizio anno per colpa della polmonite, ad oggi si può considerare superato, ma ti ha fatto perdere due mesi buoni di allenamento.
Hai la sensazione che sarà dura, ma è la tua prima volta, e i tuoi obbiettivi saranno finire la gara, verificare la tua risposta ad una distanza così lunga e mettere alla prova la tua testa.
Anche se hai la sensazione di aver fatto il passo più lungo della gamba.

Ma ormai non si torna più indietro! Eccheccazzo, hai già pagato!

domenica 22 febbraio 2015

Pictures of vita col nano 2


Quando in un negozio vede una maschera, il bimbo la deve provare. La deve provare a tutti i costi e ti obbliga a fargli una foto col cellulare, che vuole rivedere immediatamente. Poi, se si tratta di qualche personaggio che lui conosce bene, come i supereroi Marvel, si mette pure a fare le pose da fenomeno.





Papà, stanotte costruisco una trappola. Così se il ladro entra in casa nostra, ci casca e noi lo freghiamo!
Non sai da dove ha pescato stà trovata, ma l'esordio è stato proprio con una frase come questa scaturita dal nulla. Non si stava parlando di ladri, di soldi o chissà cosa, solo che gli è venuta questa esigenza.
Proprio davanti all'ingresso di casa ha piazzato l'esca (una banconota da 100 franchi francesi rimasuglio di una vacanza a Parigi negli anni '90), e una macchinina che il ladro, attratto dalla pecunia e reso incauto dall'ingordigia, non vedrà e calpesterà rovinando così a terra con le gambe all'aria.





Purtroppamente il bimbo ha imparato ad andare in bici senza le rotelline appena prima dell'arrivo della brutta stagione, e quindi non si è esercitato tanto. Ma appena può gli piace molto pedalare, anche se fin'ora lo ha fatto solo nel cortile di casa o al massimo in cascina dai nonni.
Una domenica di inizio febbraio, comunque fredda ma soleggiata, è stata perfetta per fare il primo "lungo" in bici.
Già molte volte siete andati al parco dell'idroscalo a passeggiare la domenica pomeriggio, e finora il bimbo aveva fatto il giro del lago solo sul passeggino per la maggior parte del tempo addormentato. Stavolta però i suoi quasi sette chilometri il bimbo li ha pedalati.
Il problema è che te e la biondina invece di fare una rilassante passeggiata, avete dovuto quasi correre per tutto il tempo per stargli dietro.





Tra tutti i dinosauri che affollano casa tua (ne ha due scatoloni interi, una collezione che fa a gara con quella di macchinine) ci sono anche tre scheletri posizionati su una mensola sopra il suo letto. E fin qui nessun problema. Solo che gli scheletri li ha scavati in un blocco di gesso con martello e scalpello. Dopo il piccolo chimico, il piccolo paleontologo.
I primi due li ha regalati sua zia, ed è stato talmente entusiasta che ora vuole continuare la collezione. Tu hai un entusiasmo leggermente inferiore, visto che la polvere che si crea è imbarazzante e hai dovuto fare da assistente a tutte le operazioni di scavo, pulizia e ricostruzione.
Papà, sei pronto per un po' di paleontologia?

martedì 10 febbraio 2015

Il giorno dei dinosauri

Domenica pomeriggio siete andati (tutta la famiglia più la zia stordita) allo spazio espositivo dello Scalo Farini a Milano per vedere una mostra a cui il bimbo, avreste scommesso, si sarebbe divertito tantissimo. Scommessa vinta, certo, ma non pensavate che si sarebbe divertito così tanto.
E' uscito talmente eccitato che alla sera l'adrenalina che aveva in corpo non lo ha fatto dormire fino a mezzanotte.
Days of the Dinosaur.


Hai già scritto in altre occasioni su queste pagine quanto sia grande la passione per il bimbo per i dinosauri (qui ad esempio), tanto che se gli chiedi cosa farà da grande, lui ti risponde senza esitazioni il paleontologo.
Figurarsi come gli sono piaciuti tutti quei dinosauri a grandezza (quasi) reale che si muovevano e facevano rumore come quelli veri. Avvicinarsi fino quasi a toccarli, e farsi fotografare di fianco al T-rex con la bocca sporca del sangue del triceratopo squartato ai suoi piedi.
Poi c'era l'area interattiva, dove i bambini erano stimolati a disegnare, a cercare le ossa di dinosauro sepolte nella sabbia, ad assistere ad una proiezione 3d sulla preistoria (ma qui il bimbo non è voluto restare perchè le immagini tridimensionali probabilmente lo hanno spaventato).
L'immancabile corner shop proponeva oggetti molto belli (e naturalmente molto costosi). Te la sei cavata con una calamita che ora fa bella mostra di se sulla porta del frigorifero.

Ma ora bisogna riportare la parte che ha trasformato una visita ad una mostra comunque bellissima, in qualcosa di epico.

Prima di partire:
Papà, ma visto che è una mostra con i dinosauri, credi che incontreremo un paleontologo vero?
Beh, si. Penso di si.
Allora mi porto dietro i fossili che ha trovato il nonno, e gli li faccio vedere. Così mi dice se sono preziosi.
... si, è una buona idea.

Ha tenuto tutto il pomeriggio in tasca questa scatolina con tre
dino e questi due "fossili".
Verso l'uscita della mostra, al reparto fossili.
Bimbo, vieni. Guarda, ti presento questo signore che è un paleontologo. Vorrebbe vedere i tuoi fossili.
Ciao, tu sei un paleontologo?
... emh, si sono un paleontologo. Tuo papà mi ha detto che hai una cosa da farmi vedere ...
Si, guarda ... li ha trovati mio nonno. Secondo te cosa sono?
 ... mmmmhh, fammi guardare bene ..... ooohh, ma è incredibile ... sono delle unghie di velociraptor, è un fossile preziosissimo!!!
.... visto papà, te l'avevo detto, sono proprio dei fossili di velociraptor come avevo detto io!!!
Si bimbo, hai proprio ragione ... e io che non ti credevo!!!
Grazie signore, anch'io da grande faro il paleontologo!
Bravo! Grazie a te e ciao!

Potete soltanto immaginare la faccia che ha fatto quando gli hanno nominato il velociraptor e dopo questo incontro ha camminato per tutto il resto della giornata una spanna da terra con il suo tesoro in tasca.

Ora però mi tocca smontare la favola e svelare l'arcano.
Suo nonno conosce bene la passione del nipote per i dinosauri e per i fossili, e qualche mese fa dopo aver ammazzato dei galli (normale amministrazione, abita in cascina) ha ripulito accuratamente gli speroni e glieli ha consegnati dicendo di averli trovati in un campo. Gli ha detto che secondo lui potevano essere i denti di un T-rex, ma il bimbo, con una sicurezza disarmante, ha sentenziato che erano troppo curvi per essere dei denti e che probabilmente erano gli artigli di un altro predatore.
Trovare l'esperto che gli poteva dar ragione era difficile, ma il ragazzo dello staff della mostra che ho avvicinato prima di portargli il bimbo è stato gentilissimo, simpatico e ha retto il gioco ancora meglio di quanto sperassi.

Sei sicuro che il bimbo si ricorderà di questa giornata speciale per molto tempo.
E ora tu hai un aneddoto divertentissimo da raccontargli quando sarà grande.

martedì 3 febbraio 2015

Lento recupero (+ bonus)

In inverno è auspicabile una diminuzione del carico di allenamento.
Alcuni ciclisti amici ti hanno detto che dicembre, gennaio e febbraio le uscite in bici servono solo a far girare la gamba e ad evitare che il tuo culo dimentichi la forma della sella. Quindi pochi chilometri per volta e pedalata facile con ritmi alti. Addirittura qualcuno ti ha detto che in inverno è meglio mettere su qualche chilo, che ti servirà in primavera nella fase di carico.
Anche per la corsa stesso discorso: se non hai appuntamenti importati alla fine dell'inverno, nei mesi freddi prenditela comoda, e evita carichi troppo impegnativi.
Questo serve sia dal punto di vista fisico (che l'allenamento deve essere sempre ciclico, se cerchi di essere sempre al top della forma non puoi migliorare, e prima o poi ti rompi) e dal punto di vista mentale (altrimenti uccidi le motivazioni e ti fai andare in odio qualcosa che ti piace tantissimo).
Ma stavolta hai esagerato.

L'anno scorso hai avuto il tuo picco di forma in tarda estate, con le punte del tiathlon olimpico di Cesenatico e del PB nella mezza di Pavia.
Poi hai mollato.
Ti sei detto: da qui fino a Natale solo scarico. Solo allenamenti non troppo impegnativi, qualche giorno di riposo in più, e mangia tutti i dolci che ti pare. Dopo le vacanze di Natale penseremo a progettare la prossima stagione.
L'idea era: con i primi di gennaio maggiore attenzione al cibo e, dopo aver individuato gli obbiettivi stagionali, stesura di una road-map per arrivare nella miglior forma possibile a far fare una brutta figura al te stesso dell'anno scorso.

E invece agli inizi di febbraio sei ancora fermo al palo. Dopo tre settimane abbondanti di riposo assoluto hai provato qualche giorno fa a nuotare e a fare timide uscite run quando il meteo te lo permette (ad esempio una domenica mattina, invece della solita uscita alle 7,30, hai optato per una più calda corsettina alle 11).
La polmonite che ti ha colpito a cavallo del cambio anno sembrava stesse migliorando, ma dopo qualche giorno la tosse ha continuato a peggiorare fino a diventare febbre venerdì sera. Sei andato dal dottore e, come temevi, ci sei ricascato. Nuovo giro di antibiotici e via andare.

Sei sicuro che tra poco migliorerà e potrai ricominciare ad allenarti come serve.
Ma ti fa specie che, a conti fatti, quella dell'anno scorso dopo l'operazione al ginocchio è stata una convalescenza meno complicata.





Il bonus.
Visto che servono anche stimoli e autogratificazioni in momenti complicati come questo, ecco a voi il tuo nuovo fiammante (anche se comprato usato) Garmin 910xt.

Il tuo vecchio 205 funziona ancora bene (lo alternerai al nuovo entrato), ma ora hai un satellitare che funziona anche in acqua. Non puoi dirti triatleta se ti manca uno strumento come questo ...