lunedì 3 agosto 2015

Al mare all'Isola d'Elba

La settimana tra il 17 e il 24 luglio te e la tua famiglia siete scappati al mare mentre la palude padana boccheggiava nel caldone devastante.
Nelle ultime estati te e la biondina avete scoperto la Toscana, e dopo due anni passati con il bimbo in in camping sulle coste di San Vincenzo e di Castiglione della Pescaia, siete ritornati su luogo del delitto di una vostra vacanza in cui, giovani e spensierati (era il 2007), avete soggiornato all'Isola d'Elba portandovi dietro la vecchia bici ibrida (non avevate ancora le MTB e le bici da corsa le usavate poco) e girandovela spensierati.

Stavolta avete affittato un appartamento nel villaggio turistico La Valdana, tra Capoliveri e Portoferraio. Struttura discreta, tranquilla e pulita, anche se un po' troppo isolata.
Sulle spiagge dell'isola invece niente da dire: qualcosa di veramente eccezionale.

Spiaggia di ghiaia bianca Capo Bianco a Portoferriaio

C'è l'imbarazzo della scelta per accontentare tutti i gusti. Avete visto spiagge con la sabbia finissima, con la ghiaia nera, con la ghiaia bianca e con le pietre. Piccole calette riparate da promontori rocciosi o grandi arenili lunghi e profondi con ombrelloni e sdraio a pagamento.
In sette giorni avete visitato sei spiagge.
L'unica spiaggia in cui siete andati due volte è stata quella di Zuccale a Capoliveri, in cui vi siete ritrovati il primo giorno quasi per caso e in cui siete ritornati qualche giorno dopo per noleggiare un gommone e farvi il giro della parte sud est dell'isola, attorno alla zona delle miniere.

Jack il pirata al timone del suo veliero

Tutte le mattine ci si spostava in macchina per arrivare alla spiaggia scelta (quanto avete speso in parcheggi!!) e per passarci tutta la giornata: pranzo al sacco sotto l'ombrellone portato da casa e tutto il tempo del mondo per farvi spuntare le branchie.


Infatti con il bimbo la giornata era questa: se c'era la spiaggia di sabbia si facevano castelli, se c'erano gli scogli si cercavano granchi e paguri, ma per tutto il resto del tempo sempre e solo in acqua.
Con il materassino gonfiabile, con i braccioli, con gli occhialini, ma soprattutto ha imparato ad usare in un secondo maschera e boccaglio.


E quando ha visto il primo pesce dal vivo non c'è stato verso di farlo rimanere con la testa asciutta.


E addirittura ad un certo punto si è dato al nuoto di fondo, e ha voluto fare l'allenamento come quello che faccio in piscina: faccio dieci vasche con le braccia.


Lui si è divertito come non mai: ha fatto sempre il bravo e mai un capriccio degno di nota.
Con questa settimana di mare i sui colori di carnagione sono diventati bellissimi: la pelle dorata e senza un minimo accenno di scottatura o rossore (che fanno un fantastico contrasto con le chiappe bianche), i capelli biondo platino e quegli occhi azzurrissimi ne fanno il bimbo più bello del mondo.

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