venerdì 25 settembre 2015

Il bimbo ha fatto l'upgrade

Messi da parte i grembiulini azzurri e sbarazzini dell'asilo, è ora della blusina nera e seriosa delle scuole elementari.



Lunedì 14 settembre 2015 il bimbo ha varcato per la prima volta nel portone delle scuole elementari del vostro paese. Reso invincibile dalla forza del T-Rex stampato sul suo zaino, è entrato in classe baldanzoso, accompagnato dagli applausi degli altri bambini delle classi superiori che facevano ala nel corridoio per salutare i primini.
A te, che con la sua mamma l'hai accompagnato in classe quel primo giorno, già l'applauso degli altri bambini ti aveva spedito diretto su Plutone, il pianeta del magone.
Ma lui no, lui era emozionato ma felice.
Lui aveva gli occhi scintillanti per la nuova classe, per le nuove maestre, per i banchi staccati gli uni con gli altri, per la lavagna, per la matita nuova con il fiocchetto che ha trovato sul banco (regalo delle maestre), per i cartelloni con le lettere dell'alfabeto appesi alle pareti, per tutte quelle novità che lo attendevano ed attraevano.
Appena entrati si è seduto sull'ultimo banco della classe e quando il papà e la mamma sono usciti dall'aula gli ha fatto un bel sorriso.
E il fatto che il caso lo avesse diviso dai suoi amici della classe dell'asilo, e che non conosceva nessun compagno (tranne qualche bambino visto nelle altre sezioni dell'asilo, alla squadra di calcio, o al corso di nuoto), non lo hanno spaventato, come invece è successo ad altri bambini che hanno pianto al momento del distacco.
Per ora è contento.
Non ha ancora avuto problemi, se non un piccolo capriccio lunedì mattina che ha chiesto alla sua mamma di tenerlo a casa che era stanco.
Ma era lunedì, e al lunedì anche i grandi starebbero sotto le coperte. Chi può biasimarlo?

Ora è entrato in un mondo fatto di quadernoni di italiano, di libri di matematica, di quaderni dei compiti. Un mondo impegnativo, sicuramente più complicato, ma anche divertente e stimolante.

Semplicemente, è cresciuto.
E tu puoi solo fare un passo indietro, e guardarlo orgoglioso e felice percorrere la sua strada.

martedì 15 settembre 2015

Triathlon Sprint - Lodi 23/09/2015


I prodi di VIVO PIACENZA TRIATHLON quest'anno, oltre a organizzare le solite e semprelodate gare sulla diga del Molato (tipo qui e qui)e altre belle manifestazioni nelle valli piacentine, ti hanno fatto una sorpresa: hanno sconfinato e stanno cercando di esportare il triathlon anche nella tua città. Perchè sembrerà strano ma Lodi (cittadina di 45.000 abitanti) ad oggi non ha una società di triathlon.

Un bello sprint, con il passaggio della frazione bici in città, sarebbe stato un'ottimo biglietto da visita per questo sport.
Invece una serie di sfighe ha portato ad una manifestazione pasticciata che, a detta degli organizzatori nell'intervista del giorno dopo al quotidiano locale, è stata un test negativo.

Dopo la bella giornata di sabato, dove si sono svolte le prove kids e giovanili, la domenica si sapeva di andare incontro a brutto tempo, ma la pioggia che ha cominciato a scendere alle 11, nessuno se l'aspettava così intensa.
Questa è la piscina all'aperto dove si avrebbe dovuto nuotare, tanto per far capire l'andazzo.


Visto che il percorso era piuttosto pericoloso in quelle condizioni (data la presenza di molte curve, tratti in pavè, cunette e asfalto non proprio perfetto) gli organizzatori insieme ai giudici di gara decidono di eliminare del tutto la frazione bici, trasformando la prova in un aquathlon monco (senza la corsa iniziale: solo 750m swim e 5km run).


Dal tuo punto di vista decisione saggia, perchè la pioggia era veramente tanta e te hai già provato l'esperienza di cadere in bici in una gara di triathlon a causa di un percorso cittadino e di un fondo bagnato. E anche se non ti eri fatto niente, vorresti non ripetere mai più l'esperienza.

Addirittura, visto che nell'attesa si sono sentiti anche dei tuoni rimbombare in lontananza, si è dovuto spostare la frazione a nuoto nella vasca coperta (tra l'altro bellissima, corsie di larghezza 2,50 m, mai provato un tale lusso).

Zona cambio minimal
La beffa suprema è stata che, visto i ritardi accumulati dalla partenza per colpa delle variazioni, durante la gara il tempo è migliorato e non ha piovuto dal primo start per tutto il pomeriggio.

La tua gara non ha da registrare grandi exploit, e hai scoperto che senza la bici il triathlon per te perde l'80% del divertimento. Nuoto debolino (anche se in progressione) perchè fare 15 vasche in 14 minuti e mezzo è un po' da sfigati. La corsa anche quella scarsina (non ti era mai capitato di correre subito dopo il nuoto, e all'inizio il fiato non arrivava) con una media di 4'25".
Tempo totale di 37'43" che ti piazza nella confort zone di metà classifica.

La maglietta in compenso non è niente male!

In conclusione, viste le varie sfighe accumulate e una storia organizzativa travagliata, a detta dei promotori sarà difficile che l'anno prossimo si riproporrà la manifestazione.


Speriamo ci ripensino in futuro, perchè gareggiare in casa è sempre emozionante.
Ma per adesso capisci e condividi l'amarezza degli organizzatori: dal tuo punto di vista stavolta poco divertimento ma tutta esperienza.

sabato 12 settembre 2015

Granfondo Scott - Piacenza 06/09/2015


La Granfondo SCOTT, nonostante l'ordine d'arrivo, è, e rimane, un raduno cicloturistico dove ognuno può procedere con la propria andatura ammirando le bellezze che il percorso offre. Scopo della manifestazione è vivere una giornata di FESTA tra persone appassionate di ciclismo. Obiettivo del comitato organizzatore è quello di rivolgere la stessa attenzione e cura ad ogni partecipante per la buona riuscita dell'evento: buon divertimento a tutti.

Questo è il claim con cui si presenta la granfondo a cui te e la biondina avete preso parte domenica scorsa.
E' bello, ti piace.
Hai sempre vissuto le granfondo come il contraltare ciclistico di quello che sono per te le corse campestri FIASP della domenica mattina. Un modo per allenarsi, divertirsi, vedere nuovi posti senza necessariamente dover rincorrere il risultato.
E mentre le mezze maratone e le gare di triathlon alla fine le corri sempre da solo perchè spingi al limite, le granfondo le corri sempre in coppia. E questo è un altro punto a favore.

Finora avevate partecipato (per tre edizioni) solo alla granfondo del tuo paese, ed era arrivata l'ora di allargare i vostri orizzonti. Piacenza è a mezz'ora di autostrada da casa vostra (dato molto importante, perchè ultimamente per alcuni problemi dei nonni, la logistica della gestione bimbo è piuttosto complicata) e le zone che ha attraversato la gara (val Trebbia e val Tidone) le conoscete abbastanza bene, anche se raramente pedalate da quelle parti.


La manifestazione prevedeva due possibilità, e voi avete scelto quella più corta: 103 km con circa 1200 md+

Il percorso era ottimo.
La prima parte prima di arrivare alle colline è stata molto scorrevole e, cosa molto importante viste le tue esperienze precedenti, con l'asfalto in buone condizioni, le carreggiate molto ampie e assolutamente prive di traffico.
Hai pedalato rilassato, senza quella paura da gruppone che hai avuto nelle edizioni della Granfondo di Sant'angelo a cui avevi partecipato (soprattutto l'ultima). Siete stati nella pancia del gruppo, tenendo una buona media.

Poi arrivati alla prima salita vi siete accomodati sulla vostra media da cicloturisti e l'avete fatta tranquilli gustandovi la pedalata.


Il resto del percorso collinare, con la discesa verso la val Trebbia, la salita al passo Caldarola e la discesa in val Luretta è stato si impegnativo, ma la giornata spettacolare dal punto di vista meteo, con una visuale stupenda e la bellezza della natura attorno (menzione speciale al passaggio ai piedi di Pietra Parcellara), lo hanno reso meno duro e molto piacevole.


Certo, qui le le condizioni dell'asfalto erano a tratti precarie, con alcuni punti dove l'asfalto proprio non c'era per colpa di frane non ancora ripristinate, ma niente di veramente pericoloso prestando un minimo di attenzione.


Arrivati in pianura, i ciclisti che andavano forte erano tutti davanti a noi e vi siete trovati con gruppi di ciclisti svogliati, e allora, spronato dalla biondina, ti sei messo te a tirare il gruppo.
Non sai come hai fatto, ma gli ultimi venti chilometri circa li hai fatti tutti davanti a tirare la biondina e tutti i corridori che superavi e che si aggregavano al gruppo. Medie tra i trentotto e i trentanove all'ora.
Nessuno si è offerto di darti il cambio, ma comunque neanche lo volevi, perchè la scia è roba da ciclisti ... te sei un triathleta.

Al netto delle sboronate, sei molto contento di come è andata.
Sei convinto che se in salita avessi pedalato come sai fare (ma eravate in due, non potevi andartene e basta) la media sarebbe stata abbondantemente oltre i trenta.
E anche la biondina che nel primo tratto in pianura a volte era in crisi, poi arrivati in salita si è sbloccata e ha pedalato bella sciolta. Ma soprattutto ti ha stupito nell'ultima parte, che non ti ha mollato la ruota di un millimetro nonostante le velocità non sue. Sei sicuro che negli ultimi chilometri dietro l'occhiale scuro aveva l'occhio della tigre.

Idee confuse in tema di integrazione post gara.



Ultima nota positiva.
Il giorno prima siete andati a fare un giro alla zona espositiva perchè, oltre al ritiro dei pettorali e al giretto negli stand espositivi (dove avete speso un capitale in capi tecnici), c'erano i semprelodevoli ragazzi dello SporFrog Senna che facevano divertire i bambini con la loro scuola di mountain bike.
E nonostante l'ultimo incidente del bimbo fosse un ricordo ancora molto vivido (o forse era proprio quello che ci voleva per far passare la paura) non ha voluto mancare all'occasione di superare gli ostacoli come aveva fatto qualche mese fa. Con la sua nuova bici gialla.


mercoledì 9 settembre 2015

L'amicizia ai tempi dell'asilo

Il bimbo tra qualche giorno inizierà la scuola elementare.
Scuola nuova, amici nuovi, maestre nuove. Insomma, una nuova avventura.
Entusiasmante, certo, ma anche incognita e per questo a tratti spaventosa.

Ma ora vogliamo parlare di quello che si sta lasciando alle spalle.
Esperienze, sensazioni e persone che, anche se non saranno più parte costante della sua quotidianità, fanno ora parte del suo bagaglio emotivo e del suo vissuto.
La maestra annalisaportapazienza, le suore, l'aula della classe verde, il refettorio, i giochi del cortile, tutte le cose belle e importanti che ha imparato.
Ma soprattutto gli amici dell'asilo.


L'amicizia ai tempi dell'asilo è un'esperienza totalizzante.
Quando si hanno tre anni e si comincia a relazionarsi con persone della tua stessa età, non si hanno filtri, né preconcetti, né esperienze. Non sai quali sono i tuoi gusti e inclinazioni, pertanto non puoi sapere quale tra quei circa dieci bambini della tua classe con la tua età, può essere quello con cui legare di più e condividere più profondamente i prossimi tre anni.

... eppure ...

Eppure capita che al primo giorno dell'asilo a tre anni (beh, forse non era proprio il primo, diciamo il secondo va') il bimbo ti parla del suo amico Ale. E che l'ultimo giorno a sei anni si sono salutati abbracciandosi e baciandosi.
Il bimbo ha molti amici, alcuni amici per la pelle e un amico del cuore.
Sono sempre stati inseparabili, e questa loro forte amicizia è stata il puntello a cui si sono appoggiati anche nei momenti più difficili. Sono stati di grande aiuto uno per l'altro, e insieme sono cresciuti e maturati molto di più di come avrebbero potuto fare divisi.
Quando il bimbo era in crisi e non voleva andare all'asilo (soprattutto al secondo anno) riuscivi a convincerlo che l'asilo era un posto bello ricordandogli il suo amico Ale.
D'altronde anche Ale a casa continuava a nominare il suo amico quasi come un eroe, tanto che se il suo papà lo sgridava, lui di tutta risposta gli diceva: allora io glielo dico al mio amico Luca!

Era inevitabile che l'amicizia continuasse anche fuori dell'asilo, e si sono trovati a condividere anche altre passioni, come il nuoto, in un primo momento (ma è durato poco), o il calcio successivamente (e ancora adesso).


E poi feste di compleanno, gite, serate in pizzeria, e anche giornate e cene a casa di uno o dell'altro.


Ora le loro strade si divideranno.
O almeno, non saranno più in classe insieme alle elementari, perchè il bimbo non farà il tempo pieno, mentre Ale invece si. Uno nella sezione C e l'altro nella A.
Certo, si vedranno ancora. A scuola nei momenti comuni, a calcio, e come amici "puri" in altre occasioni.

E tu speri che la purezza della loro amicizia odierna, che durerà forse una vita o che scemerà con l'età, sia sempre di aiuto e supporto a loro due, come lo è stato in questi tre bellissimi anni di scuola dell'infanzia.

venerdì 4 settembre 2015

Un pezzetto di paradiso caduto in terra

Nelle vacanze, così come in molte altre cose della vita, ti piace definirti un moderato.
Non ti piacciono gli estremismi di quelli che ... ah, ma che due palle la montagna, io mi diverto solo al mare ... o quelli che ... in spiaggia insieme a migliaia di altri pecoroni con quel caldo, no no, io vado in montagna.
Pur essendo uomo di pianura (o forse anche per questo) ami e ammiri sia la montagna che il mare.
Quest'anno al mare all'isola d'Elba hai visto una natura eccezionale, hai passato delle giornate divertentissime in riva al mare con tuo figlio e hai goduto dello splendido sole sulla spiaggia.
E poi, alla fine delle tue sudate ferie lavorative di agosto, ti sei concesso come l'anno scorso una sei giorni in montagna.
Visto che le Dolomiti le avete scoperte da poco ma (inevitabilmente) ne siete stati stregati, e visto che Val Badia e Val Gardena avete cominciato a conoscerle almeno un po' (anche in bici), quest'anno avete voluto stupirvi, andando alla scoperta di un'altra valle di quelle ricomprese nell'Unesco World Heritage. La Val Pusteria.

Smanettando su internet avete trovato poche alternative per soggiornare, che vi siete svegliati tardi ed era quasi tutto prenotato. Alla fine avete dovuto spendere un pochino di più di quello che avevate preventivato e prenotare un bilocale negli Appartements Rose: struttura molto carina e centralissima, camera ottima e spaziosa (mansardata, con un'ottima vista e pulitissima) e gestori simpatici e disponibili.
Anzi, ai gestori dovreste pure fare un monumento perchè vi hanno risolto un problema mica da ridere.
Premessa: quest'anno il bimbo è grande, e non ci pensate più a spingere il passeggino per i sentieri di montagna, cosa che tra l'altro in Val Badia vi ha messo un paio di volte in difficoltà. Ma l'orografia della val Pusteria vi ha dato comunque la possibilità di far viaggiare il bimbo comodo e di farvi divertire enormemente: con il binomio mountain-bike e carrellino portabimbi.
Già sperimentato in Austria due anni fa, il carrellino è una figata assoluta, perchè vi permette di fare gite lunghe e impegnative e contemporaneamente il bimbo si rilassa e si diverte. A volte dorme pure.
Quindi avete portato le due mountain-bike con l'intenzione di noleggiare il carrellino in uno degli innumerevoli negozi rent-a-bike. Invece si è scoperto che il carrellino viene noleggiato in combo con la bici, ma non è possibile usare il solo traino per problemi di assicurazione.
Per fortuna ne abbiamo parlato con la titolare che ci ha prestato il suo personale: un bellissimo Chariot top di gamma, magari un poco piccolo per il bimbo, ma a caval donato ...

Fatte queste premesse, l'anno scorso ti eri imbarcato nella folle impresa di dedicare un post ad ogni giornata passata in montagna. Sembrava una bella idea ma alla fine ha stancato te e immagini anche chi legge.
Allora stavolta condensiamo tutto qui: qualche riga e tre foto per giorno.Viene comunque un post chilometrico, ma almeno solo uno.

Sabato 22
Arrivati che era già mezzogiorno (che quei sessanta chilometri di strada statale fuori dall'autostrada erano trafficatissimi e pieni di rallentamenti e code) avete avuto il tempo di impossessarvi della casa, pranzare velocemente e poi fuori a fare la prima passeggiata.
Dal centro del paese avete preso la strada ciclabile che va verso Sesto e poi la strada forestale che sale al rifugio Gigante Baranci passando per la località termale di Bagni di San Candido.
Bella passeggiata e il bimbo ha camminato tutto il tempo senza lamentarsi troppo.
Arrivati al piano del rifugio un sacco di belle cose da fare per un nano tra cui scivolone con i gommoni, parco giochi, casa dello gnomo e altre amenità.
Ma il pezzo forte è stato il ritorno in paese in fun-bob: su di un binario attraverso le piste da sci e le mandrie di mucche che ti guardavano placide, scendendo a tutta manetta sullo slittino.






Domenica 23
Sono anni che continuate a sentir parlare di una fantastica corsa a piedi che fanno a inizio giugno: la Cortina - Dobbiaco RUN: 30 km su ciclabile sterrata tra le montagne.
Voi l'avete fatta in bici: San Candido - Dobbiaco - Cortina e ritorno, 70 km e quasi mille metri di dislivello. Piuttosto impegnativo se hai al traino una quarantina di chili.
Giornata coperta e molto fredda, purtroppo non si è potuto godere totalmente della bellissima visuale delle montagne. Ma ci sono stati dei punti comunque fantastici, come il lago di Dobbiaco o il torrente che costeggiava l'ultimo pezzo di ciclabile prima di Cortina.






Lunedì 24
Mattinata piovosa e l'avete persa tra l'ospedale (che il bimbo doveva togliere i punti sul mento di questo incidente qua) e il minigolf.
Nel pomeriggio avete fatto il giro del lago di Braies. Bellissima passeggiata e scenario spettacolare.
Peccato per il freddo e le nuvole che anche qui vi hanno nascosto metà della bellezza del posto.






Martedì 25
Altro bel giretto in bici: il percorso ciclabile in Austria fino alla cittadina di Lienz.
Quaranta km di ciclabile asfaltata totalmente in discesa e poi ritorno in treno. Infatti a fare questo percorso molto facile c'erano tantissime famiglie con improbabili city-bike.
Nel tragitto vi siete fermati in un parco giochi con uno di quei percorsi avventura dove il bimbo si è divertito da matti e alla fabbrica della Loaker.
Giornata freddina e avete beccato anche la pioggia mentre tornavate in Italia. Ma tanto eravate in treno.






Mercoledì 26
Una decina di chilometri in bici per arrivare a Sesto all'impianto di risalita, poi cabinovia per salire ai Prati di Croda Rossa. Finalmente una bella giornata serena, e le montagne attorno danno il meglio di loro per quanto riguarda colori e sensazioni. Avete fatto una bella passeggiata facile in quota, incontrato le renne, fatto un picnic sul prato, giocato con le costruzioni di legno, e poi siete ritornati a valle con un sentiero in mezzo al bosco.
Purtroppo, il sentiero non era molto agevole, e pieno di fango visto l'acqua del giorno prima. Ti sei beccato per tutto il tempo i lamenti del resto della famiglia.






Giovedì 27
La giornata perfetta.
Siete andati in macchina fino ai piedi delle Tre Cime di Lavaredo, passando dal lago di Misurina, e da lì avete fatto il giro a piedi attorno all'imponente massiccio.
Non ci sono parole per descrivere la magnificenza del posto sovrastato da un cielo in HD. Anche il bimbo era rapito dalla bellezza del luogo e si è fin dimenticato di lamentarsi per la stanchezza del camminare.
Avete fatto anche una deviazione per vedere una delle gallerie scavate durante la prima guerra mondiale e ora passaggio di un sentiero ferrato.
L'unico difetto del posto è che in certi giorni (come questo per esempio) è affollatissimo.
(Eccezione: non sei riuscito a scegliere solo tre foto. Tutte troppo belle, facciamo almeno cinque).








Venerdì 28
Avete abbandonato l'appartamento la mattina, ma la splendida giornata di sole vi ha convinto a godervi la montagna fino all'ultimo minuto.
Altro impianto di risalita a Sesto e passeggiata al Monte Elmo prima del ritorno in valle. E quindi picnic in un campo assolato, giochi vari per il bimbo, parapendii, statue di legno sul sentiero, gelati con i lamponi caldi, e altre amenità.








Che dire, San Candido è una cittadina deliziosa, ma quello che c'è attorno è semplicemente un pezzettino di paradiso caduto in terra.