mercoledì 18 maggio 2016

Mostre stellari

Forse sei un pochino monotematico, sempre a parlare delle stesse cose.
... sbagliato, stavolta non stai parlando di sport.
Stai parlando di Star Wars!

SIGLA!


Su queste pagine virtuali hai scritto del mondo inventato da Lucas già un sacco di volte, a partire dagli albori del 2011 fino alla recente recensione del risveglio della forza. Tanto che non sarebbe inutile creare il tag apposito. Ma soprattutto è sulla tua bacheca di facebook, che è tutto un susseguirsi di lego SW, video, link, foto e molto altro, e qualcuno ne avrà anche abbastanza.

Prima dell'uscita dell'ultimo film, hai talmente rotto il pazzo,
che qualche caro amico te l'ha fatto notare con questa grafica.
Ma visto che è una cosa che, a livelli diversi, avete in comune te e il bimbo, fatevene una ragione perchè andiamo a riparlarne.

Dopo la mostra su SW a cui hai assistito nel lontano 2005 assieme alla biondina, i tempi erano maturi per portare anche il bimbo a visitare la sua prima mostra, e l'occasione perfetta si è presentata con una combo eccezionale: Star Wars in mostra: dal fumetto al cinema ... e ritorno allo Spazio WOW (il museo del fumetto a Milano).


Mostra piccola ma molto interessante e ben fatta, dove tu hai apprezzato tantissimo la parte fumetto, con disegni originali (tra cui uno stupendo quadro del maestro Manara che ha fatto diventare Ray ancora più bella di quello che è) e la storia delle pubblicazioni da Marvel a Dark Horse e ritorno.
Questa parte il bimbo l'ha saltata a piè pari, com'era prevedibile, ma è stato ipnotizzato dalle statue presenti (vorresti portarti a casa e esporre in salotto un certo blocco di grafite) e soprattutto dai diorami LEGO.


La sorpresa finale è stata che all'uscita c'erano dei veri cavalieri jedi e sith che insegnavano ai bambini presenti a maneggiare una spada laser, o anche solamente per fare una foto ricordo.
C'era un Darth Maul eccezionale con un costume perfetto in ogni dettaglio e una cazzimma all'altezza del personaggio.


E per finire un Darth Vader altero e spaventoso, che con la sua sola presenza e senza bisogno di dire una sola parola (anche se aveva l'effetto sonoro del ben famoso respiro) creava il vuoto attorno a se. Il bimbo da solo non voleva assolutamente avvicinarsi a lui, e hai dovuto prenderlo in braccio per fare la foto di rito.


Menzione speciale al di fuori della mostra: la presenza nell'area libri del museo di quadri e statue di un certo livello, raffiguranti idoli assoluti dei fumetti e della televisione della tua infanzia.
Qui ad esempio ti sei ritratto con colui che lotta contro il male, combatte solo la malvagità (e se avete più di 30 anni, scommetti che questa frase l'avete letta cantando).


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