lunedì 7 novembre 2016

#maiunagioia

Negli ultimi, diciamo, quattro mesi ti è passato sopra uno tsunami di sfiga che ti ha travolto e fiaccato.
Parliamo di vita vera, e non solo di vicende sportive come al solito.



E queste sfighe si possono dividere in due: le cose veramente importanti (contro cui sei quasi impotente) e quelle risolvibili.
Le sfighe grosse le accenni solo, e comprendono due decessi (la nonna della biondina di 101 anni e la suocera di tua sorella) e il perdurare dei problemi di salute di tua suocera. Li hai nominati e basta, che su questi non riesci a riderne e quindi non ti interessa scriverne.
In questo post riporterai (e ti lamenterai di) solo le sfighe che si possono risolvere con un esborso economico, una perdita di tempo e con al limite un piccolo strascico emozionale.


Spaccata del finestrino della macchina e relativo furto.
Di quello stron [sciocchino] hai già parlato qui. E manca solo da sottolineare tutto il disagio di non aver avuto a disposizione la macchina per quasi tutto agosto. Peste lo colga e andiamo avanti.


Due multe di autovelox per eccesso di velocità.
In entrambi i casi si è trattato di pochi km/h sopra il limite e senza perdita di punti della patente, e quindi niente che non capiti in tutte le buone famiglie. La cosa fastidiosa è che tutte e due le volte eravate in macchina per sport. Una l'ha presa la biondina una mattina che alle nove andava con il suo amico Mario nel paese vicino per correre in collina. L'altra multa l'hai presa tu una domenica pomeriggio mentre assieme alla biondina stavate andando in macchina con le bdc nel baule in val Tidone. Quando si dice che corsa e bici sono sport economici, bisognerebbe contemplare anche queste spese impreviste.


Perdita del tablet.
Amico preziosissimo non tanto per te ma per l'intrattenimento del bimbo al mare, dove in appartamento non c'era la televisione. Infatti proprio nel trambusto dei continui traslochi tra casa e Finale Ligure, probabilmente è stato appoggiato da qualche parte mentre si caricava la macchina (operazione non banale, visto che c'era sempre da inventarsi un parcheggio fantasioso e veloce) ed è stato ritrovato da qualcuno che se l'è tenuto. Vabbè, per resistere senza tablet, faremo come fanno a Piacenza: fanno senza (battuta che ti ha sempre fatto ridere un botto). *


Perdita della fede.
Non è che stai attraversando un periodo di agnosticismo, ma semplicemente hai perso l'anello nuziale. O forse le due cose coincidono, perché la perdita ti ha portato ad proferire una serie di improperi alle alte sfere che lèvati. Colpa tua naturalmente, che quando vai in piscina ti ricordi sempre di lasciare a casa l'anello, ma non ti è venuto in mente di tolgliertelo per andare a nuotare in mare, e ti si è sfilato. Fortunatamente non è l'originale (che quello è in casa nel tuo comodino), ma la sua copia anch'essa consacrata e benedetta. Che adesso giace sul fondo sabbioso a qualche decina di metri al largo della spiaggia di Finale Ligure.


Furto del borsellino della biondina.
Recentissima. Durante il recente soggiorno della nonna in ospedale (e già, c'è anche questo) un parente di quello sciocchino del finestrino ha approfittato di un momento di distrazione della biondina e gli ha alleggerito lo zaino dal borsellino. E in un attimo se ne vanno soldi, patente, bancomat, carta di identità, tempo e serenità.


Sei uno sempre stato uno molto positivo, e che il bicchiere lo vede mezzo pieno, ma qui ci sta tanto bene la moda dell'hastag: #maiunagioia




* EDIT: #finalmenteunagioia: nei giorni in cui stavi scrivendo il post il tablet è stato ritrovato!!!
Ha dormito per tre mesi incastrato sotto il sedile della macchina della biondina. Ma resta il mistero di come abbia fatto ad incastrarsi così in profondità, seppur con l'attenuante della macchina stracarica di valige e biciclette.

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