sabato 31 dicembre 2016

Christmas Run barasina


(NdT: Barasino è l'abitante di Sant'Angelo Lodigiano)

Tutto è iniziato dieci giorni prima di Natale, con il Max che manda un WhatsApp sul gruppo dei podisti:
Si vorrebbe organizzare per la mattina della vigilia verso le 9 una corsetta di 8/10 km a ritmo blando giusto per stare in compagnia indossando un cappello di babbo natale o qualcosa di rosso tipo maglietta, pantaloni, ecc. Più siamo meglio è, chi fosse interessato mi dia conferma qui. Grazie.
La tua risposta immediata ha battuto tutti gli altri sul tempo:
Sono d'accordo, ma secondo me dobbiamo fare un passaggio in centro paese, un po' per farci vedere, un po' per fare gli auguri a tutti.
Sorprendentemente le adesioni virtuali sono state più di quelle che vi sareste aspettati, allora la cosa si è ingigantita e bisognava farla per bene.
Ha cominciato Ironbatta che ha creato l'evento su FaceBook, e sapete che se c'è da buttarsi in qualche vaccata social, te sei il primo.
Subito hai scritto un paio di post con le regole della manifestazione e il programma.
Li riporti qui.

Allora, cari babbi barasini runner, doveva essere una solita corsetta tra la ristretta cerchia di amici sfigati, ma sta diventando uno degli appuntamenti TOP di queste feste natalizie, quindi facciamo le cose per bene.
Questi, per adesso, i punti fondamentali dell'evento:
- Non è una gara!
- L'idea è di fare un cinque chilometri di corsetta sul miolungo per scaldarsi, poi vestirsi natalizi e finire la corsetta per le vie del paese.
- Lo spirito è quello di divertirci, divertire e far vedere ai nostri concittadini che noi runner siamo gente un po' matta.
- Non è una gara!
- Un cappello da babbo natale è il minimo obbligatorio, poi ci si può sbizzarrire. Stima imperitura a chi si presenterà vestito completamente da babbo, compresa barba e gerla in spalla con i regali. In mezzo ai due estremi ci sono cinquanta sfumature di Natale. Scegliete la vostra.
- Le ragazze hanno l'obbligo di vestirsi da babba natala sexy.
- Scherzo (ma anche no) ...
- Alla fine della corsa, non c'è miglior recupero di un bel bicchiere di spumante!
- Faremo qualche bella foto. Sul sagrato della chiesa, davanti al castello, vediamo ...
- Non è una gara!
- Se c'è qualche partecipante che può portare una cassa da collegare al cellulare, o qualcosa di simile, sarebbe bello farci accompagnare dalle musiche natalizie. L'importante che sia leggera e potente.
Per adesso mi sembra di aver detto tutto.
Tenete d'occhio questa pagina per le news e per i dettagli dell'evento.
Se avete suggerimenti, scrivete qua sotto.
Forza ragazzi, che ci divertiamo!
... ah, l'hai detto che non è una gara, vero?


Programma quasi definitivo:
- Ritrovo alle ore 9 nel parcheggio della pista di atletica (che è un po' la nostra seconda casa).
- Partenza verso il miolungo e andata e ritorno fino alla Fornace Gallotta, circa cinque chilometri. Il passo medio per adesso viene stimato non inferiore a 5'30" / 5'40" al km, ma sarà adeguato al livello dei partecipanti.
- Ritornati alle macchine, ci fermiamo a vestirci natalizi.
- Eventualmente chi crede può saltare la prima parte e trovarsi direttamente alle 9,30 alla pista per la seconda parte della corsa.
- Appena pronti partiamo per il paese, cercando di toccare tutti i punti più importanti e quelli dove è prevista maggiore presenza di persone. Lo scopo è quelle di farci vedere da tutti.
- Qui andremo ancora più piano, anche perchè c'è traffico e dovremo stare attenti.
- Rientro previsto alla pista dopo 40, 45 minuti. Circa. Non so, dipende da come ci gira.
- E qui un bel brindisi, poi ci scambiamo gli auguri.
Per ora il tempo previsto non è male, quindi non dovrebbero esserci problemi da quel punto di vista.
Siateci!


Da questo punto è partito un ballarò che ha travolto tutti.
C'è quello che ha invitato l'amico che non è iscritto al gruppo. Quello che voleva presentarsi con la bottiglia di spumante per dopo la corsa. Quello che ha comperato il vestito intero da Babbo Natale per l'occasione. Quello che ha preparato il the caldo per gli astemi. Quello che: passiamo anche da quel negozio, che ci offrono il panettone. Quello che: io porto anche una mia amica che non corre mai.

Alla mattina alle nove vi siete trovati in una ventina e siete andati a correre una mezz'oretta sul lungomare dei barasini. L'atmosfera, anche se ghiacciata, era quella giusta: si rideva e si scherzava amabilmente (almeno chi aveva fiato). Poi ritornati al parcheggio vi hanno raggiunto anche gli altri amici e vestiti di tutto punto siete partiti per il centro città.

Questo è il video dell'evento:




L'unico problema che avete avuto è stato un inconveniente tecnico; il tuo cavetto per collegare il cellulare alla cassa vi ha abbandonato quasi subito, e quindi siete stati senza la playlist natalizia che avevi preparato la sera prima.
Per il resto tutto perfetto.
Il momento più divertente è stato quando siete entrati nell'ipermercato del paese: nonostante le tue preoccupazioni (in questo momento vedersi entrare una ventina di persone di corsa e mascherate in un centro con così tanta gente, avrebbe potuto creare il panico tra la sicurezza) si sono fermati tutti a guardarvi e a salutare mentre corravate tra i corridoi.

Questo è stato l'anno zero, l'anno prossimo si replica e si rilancia.
Hai in mente almeno un paio di idee per divertirvi ancora di più e farvi ammirare dai vostri concittadini.

lunedì 26 dicembre 2016

Benvenuto Billy

Tu e tua moglie avete sempre amato gli animali in generale e i cani in particolare.
Il tuo retaggio è quello di essere contadino nell'animo, e quello della biondina non è tanto diverso.
Alcuni tuoi post che parlano di animali e della vita bucolica, prima tua e poi del bimbo, li si trovano qui, quo e qua.

Come hai scritto altre volte tu sei nato e cresciuto insieme ai cani da caccia e da cortile. E anche la biondina ha alcune foto piccolissima che a malapena si reggeva in piedi, di fianco a dei bellissimi spinoni che erano più alti di lei. E anche quando vi siete conosciuti, si può dire che da quasi subito non siete mai stati in due, ma quasi sempre in tre.
La Lulù, quanto gli avete volto bene!
E quanto avete sofferto quando se n'è andata.
Talmente tanto che avete voluto aspettare un po' a prendere in casa un altro cane. Poi avete avuto altri problemi a cui pensare, e siamo arrivati a più di due anni e mezzo senza un amico peloso che gira per la casa.
Oddio, ci sarebbe il gatto Giorgio, ma quello è un'altra cosa. Ti perdoneranno gli ultrà dei felini, ma a te il gatto non ti ha mai dato quello che ti può dare un cane. Pensi che un cane sia intelligente, il gatto "solo" furbo.
E comunque, di una cosa sei sempre stato sicuro, e la biondina ti da ragione: tu e lei siete le persone che siete anche perchè siete cresciuti in un ambiente pieno d'amore e stimoli. Potrà sembrare una cazzata a chi non conosce l'argomento, ma crescere a contatto con degli animali da compagnia ti insegna l'amore, il rispetto, l'amicizia e la responsabilità.

Fine del pistolotto moralisticheggiante.

Ora avete deciso che i tempi erano maturi, e per Natale, avete deciso di far entrare in casa vostra un nuovo amico. Avete fatto molte ricerche tra canili, allevamenti e amici cinofili.
Avevate scelto Lola, cagnolino di quattro anni adorabile con il padrone in trasferimento in Spagna, e che non avrebbe potuto più tenerla. Era venuta anche un week-end in prova a casa vostra, stregandovi letteralmente e incantandovi con la sua dolcezza. Ma alla fine il suo padrone ha trovato il modo di portarsela con lui nella sua nuova casa, e vi ha spezzato il cuore.
Ma oramai eravate ancora più decisi che non potevate restare ancora senza amici pelosi, e dieci giorni fa è arrivato Billy.


Un pinscher di quattro mesi acquistato in un allevamento nel circondario (ma senza pedigree), che è la copia in miniatura della Lulù.
In questi dieci giorni con voi si è adattato benissimo, e tolti i primi giorni di spaesamento e diffidenza da parte sua, ora ha imparato a farsi voler bene ed è diventato il centro della casa.
La sua immensa voglia di affetto e contatto umano l'hanno reso l'ombra della biondina, e la sua vitalità ne ha fatto il compagno di giochi perfetto per il bimbo.


Per ora si contano due calzini rotti, le cerniere di due giubbotti rovinate, qualche pisciatina in giro per casa e un peluche sbrindellato.

Questo è il nostro cuore, Billy. Tieni, mordicchia anche questo.

sabato 17 dicembre 2016

Luca Carboni III: Sono sempre Luca lo stesso

Come si può intuire dal titolo, questo è il terzo post che scrivi su Luca Carboni.
Qui il primo e qui il secondo, dove, dopo considerazioni nostalgiche e le tue solite cazzate, riportavi la cronaca degli ultimi due suoi concerti che te e la biondina avete visto.

Settimana scorsa siete andati a sentire il concerto di uno dei più begli album di musica italiana di quest'anno. Ce l'hai in alta rotazione sul tuo cellulare e ti accompagna spesso quando sei solo a correre.
E dopo il passaggio a Milano del tour qualche mese fa che vi siete persi (cantava all'Alcatraz, e la biondina non ama quel tipo di locale dove lei, essendo bassa, non riesce a godersi il concerto), alla notizia che tornava per una data al teatro degli Arcimboldi, avete deciso che non si poteva mancare.
Ma visto che oramai non possiamo più contare sui nonni per lasciare il bimbo a casa la sera come avremmo fatto fino a un paio di anni fa, e visto che ci sono molte canzoni che anche lui sa a memoria perchè le ha caricate sull'ipod (e quasi otto anni probabilmente è l'età giusta) abbiamo assistito alla prima volta del Luca nel mondo dei concerti dal vivo di musica pop, con il tour del suo omonimo.


Comprarsi tre biglietti non è proprio uno scherzo dal punto di vista economico, e quindi abbiamo optato per i prezzi popolari della seconda galleria (da dove comunque si vedeva tutto molto bene) invece che la platea numerata che ci concediamo di solito.

Il bimbo si è comportato esattamente come potevate aspettarvi: all'inizio entusiasmo per le cose nuove, per le dimensioni della sala, per il palco con gli strumenti, per l'inizio del concerto. Poi, quando si è accorto che conosceva pochissime canzoni di quelle che Carboni cantava, ha cominciato ad annoiarsi ed a contorcersi sulla poltrona.

Alla fine è stata una bella serata. Voi due vi siete goduti un bel concerto come non capitava da quasi tre anni, e il Luca alla fine si è divertito, tanto che all'uscita voleva la maglietta del tour. Naturalmente la macchina del marketing non ha pensato a preparare delle magliette taglia otto anni, ma un bel ricordo se l'è portato a casa lo stesso, ed ora fa bella mostra di se attaccato sopra il suo letto.



martedì 6 dicembre 2016

Il muro del maratoneta non ti avrà mai!

... ma non quello del 35° km, che quello più o meno tutti ci hanno sbattuto contro il muso.
Te compreso, naturalmente.
Ce n'è un altro di muro che colpisce una buona percentuale di runners amatori, ed è quello che si trova davanti l'atleta con taaaaanti anni di corsa alle spalle.
Perchè la corsa logora le giunture, ma anche l'entusiasmo.



Due esempi che hai sentito in questi ultimi mesi, di gente che conosci del tuo paese.

C'è il Beppe, "ragazzo" della tua età (circa) che corre regolarmente già da una decina d'anni, ed ha alle spalle 8 maratone con tempi tra le tre ore e mezza e le quattro ore. Si allena abbastanza regolarmente con un gruppo di persone del tuo paese e qualche volta lo incontri e chiacchierate sul miolungo.
Quest'anno ha avuto un po' di problemi fisici di schiena, che l'hanno fermato qualche mese, ma poi ha ricominciato ad allenarsi per preparare Nizza/Cannes a novembre (la fa quasi tutti gli anni). Solo che verso la fine della preparazione comincia ad accusare stanchezza fisica, ma soprattutto mentale. Non c'è con la testa, ed al fratello il giorno prima della partenza dice che non ne ha assolutamente voglia. Ha perso l'entusiasmo e infatti correrà in 4 ore e 20, senza particolari problemi fisici, ma quasi controvoglia.

Oppure c'è Marco, "ragazzo" di un anno più vecchio di te, ma con tempi decisamente migliori (siamo attorno alle 3 ore). Lui è uno di quelli che preferisce allenarsi alla mattina presto, ed infatti è un solitario con cui hai corso pochissimo, anche perchè ha un passo non paragonabile al tuo.
Lui ha avuto un problema fisico un po' più serio: stava preparando la maratona di Torino, ma qualche settimana prima, durante la visita medico sportiva, viene bloccato dalla dottoressa per problemi cardiaci. Extrasistole da overtraining, agevolate anche da un periodo di stress lavorativo. Dopo un paio di mesi di riposo assoluto sta lentamente ricominciando a correre, ma anche lui ha perso la voglia. Anzi, dice che poco prima di uscire ad allenarsi, gli viene un senso di oppressione che lo blocca.

Ora, questi sono due esempi limite, ma sono tantissime le persone che, con qualche anno di corsa alle spalle, hanno la loro bella crisi e si stufano di correre.
Di solito è solo un periodo passeggero e dovuto a fattori esterni allo sport, ma le facce le vedi, e i discorsi li senti. Semplicemente anche una cosa che ti da piacere e benessere, arrivati ad un certo livello prima smette di procurarti soddisfazione, poi addirittura ti crea avversione.

L'altra sera, facendo questi ragionamenti in pista con Ironbatta (girando a circa 4'40" al kilometro, quindi le vaccate che partorisci sono probabilmente dovute solo ad anossia) avete però convenuto che a voi triatleti queste cose però non succedono.

Il runner incallito può stufarsi di fare tutti i giorni dieci chilometri sulla stessa strada di fianco al traffico, o peggio di "cricetare" sulla pista di atletica.
Il nuotatore master dopo anni di piscina alla fine odierà visceralmente quella stronza di una striscia blu sul fondo.
Il ciclista amatore evoluto alla fine non vedrà neanche più il paesaggio che attraversa durante il "giro corto" quando esce a pedalare in pausa pranzo.

Il triatleta, invece, non si stuferà mai di fare sport, perchè ha un entusiasmo diverso, figlio dell'approccio multidisciplinare.
Il cross training, non fa solo bene al corpo, ma anche all'entusiasmo.

O forse, chissà ... è soltanto il sintomo di un grado di alienazione maggiore.