martedì 22 novembre 2016

Crosswim

Sottotitolo: non di solo endurance vive l'uomo.

Visto che la stagione agonistica è finita, e non si prevedono gare per questo 2016, bisogna trovarsi nuovi stimoli. Questo periodo è per te pericolosissimo, perchè il valore dell'andare ad allenarsi come al solito scende e il pericolo di prendere peso da qui alla fine delle vacanze invernali è altissimo.
L'ideale sarebbe un bel periodo di sedute di potenziamento in palestra, tanto per variare un po' e per lavorare su quei gruppi muscolari che non alleni mai. E dio solo sa quanto avresti bisogno di potenziare la parte superiore del corpo, e il core in particolare. Ma un'altro impegno sportivo (e un'altra tessera di frequentazione) è impensabile in termini di tempo e di costi.

Fortunatamente anche nella tua piscina negli ultimi anni si stanno predisponendo una serie di corsi che, oltre al nuoto, vanno al di là dell'allenamento aerobico che piace tanto alle donne (acquagym, acquazumba, acquawalking, acquaquesto & acquaquello) e la novità di quest'anno si chiama Crosswim. Che sia un'attività di un certo livello si capisce giù dal nome: non c'è il prefisso acqua- ma si parla direttamente di swim.

E allora ci provi. Per tutto Novembre e Dicembre (poi vedrai alla luce degli obbiettivi sportivi che ti darai per l'anno prossimo) il martedì minimaster solito, e il venerdì un'ora e mezzo di allenamento dove, dopo una mezz'ora di minimaster, ti aggreghi al gruppo di Crosswim.
Il tuo obbiettivo: nuotare e fare massa. Banalmente, una cosina tipo questa:


Funziona così: il buon Giauro (l'istruttore che ha un bicipite grosso come la mia coscia) ti bullizza per una mezz'ora buona con esercizi ad alta intensità e ad intervalli (tipo CrossFit e/o Allenamento Funzionale e/o Calisthenics e/o whatever) e poi per un'altra mezz'ora si va in vasca per nuotare, sempre ad alta intensità.

Questo il video che era comparso qualche settimana fa sul Facebook della piscina per sponsorizzare il corso, ma non rende bene l'idea, perchè alle prime lezioni di prova si era presentato mezzo mondo e si sono fatti solo esercizi a corpo libero.


Fortunatamente ora siete molto meno, mediamente sette/otto, e l'attenzione dell'istruttore è massima per ogni persona.
L'allenamento a secco prevede una serie di "stazioni" (tipo una via crucis) di due minuti l'uno di esercizi vari. A titolo di esempio: salto della corda, esercizi con la palla medica, addominali, squat, esercizi coi manubri per spalle e braccia, plank, piegamenti, trazioni alla sbarra, eccetera.

Non riesci a descrivere a parole quanto sudi durante l'allenamento!
Però ti piace, cerchi di fare tutto al meglio e di impegnarti sia nell'intensità dello sforzo, che nella costanza dello stesso. Certi esercizi ti vengono bene (tipo il salto della corda dove sei un mago), altri sembri uno sfigato (piegamenti sulle braccia), ma nonostante il fatto che tu sia il più vecchio del gruppo, non te la cavi malissimo.

Sul breve termine è una figata, perchè dopo aver sudato tantissimo nella prima parte e dopo esserti rilassato ed allungato facendo nuoto, ti senti da dio. Sul lungo termine, invece, per adesso è solo la sagra del DOMS (Delayed Onset Muscle Soreness: indolenzimento muscolare ad insorgenza ritardata), ma tra qualche mese sarai irriconoscibile per quanto figo.

Il 2017 sarà l'anno del six-pack. Daje!

lunedì 7 novembre 2016

#maiunagioia

Negli ultimi, diciamo, quattro mesi ti è passato sopra uno tsunami di sfiga che ti ha travolto e fiaccato.
Parliamo di vita vera, e non solo di vicende sportive come al solito.



E queste sfighe si possono dividere in due: le cose veramente importanti (contro cui sei quasi impotente) e quelle risolvibili.
Le sfighe grosse le accenni solo, e comprendono due decessi (la nonna della biondina di 101 anni e la suocera di tua sorella) e il perdurare dei problemi di salute di tua suocera. Li hai nominati e basta, che su questi non riesci a riderne e quindi non ti interessa scriverne.
In questo post riporterai (e ti lamenterai di) solo le sfighe che si possono risolvere con un esborso economico, una perdita di tempo e con al limite un piccolo strascico emozionale.


Spaccata del finestrino della macchina e relativo furto.
Di quello stron [sciocchino] hai già parlato qui. E manca solo da sottolineare tutto il disagio di non aver avuto a disposizione la macchina per quasi tutto agosto. Peste lo colga e andiamo avanti.


Due multe di autovelox per eccesso di velocità.
In entrambi i casi si è trattato di pochi km/h sopra il limite e senza perdita di punti della patente, e quindi niente che non capiti in tutte le buone famiglie. La cosa fastidiosa è che tutte e due le volte eravate in macchina per sport. Una l'ha presa la biondina una mattina che alle nove andava con il suo amico Mario nel paese vicino per correre in collina. L'altra multa l'hai presa tu una domenica pomeriggio mentre assieme alla biondina stavate andando in macchina con le bdc nel baule in val Tidone. Quando si dice che corsa e bici sono sport economici, bisognerebbe contemplare anche queste spese impreviste.


Perdita del tablet.
Amico preziosissimo non tanto per te ma per l'intrattenimento del bimbo al mare, dove in appartamento non c'era la televisione. Infatti proprio nel trambusto dei continui traslochi tra casa e Finale Ligure, probabilmente è stato appoggiato da qualche parte mentre si caricava la macchina (operazione non banale, visto che c'era sempre da inventarsi un parcheggio fantasioso e veloce) ed è stato ritrovato da qualcuno che se l'è tenuto. Vabbè, per resistere senza tablet, faremo come fanno a Piacenza: fanno senza (battuta che ti ha sempre fatto ridere un botto). *


Perdita della fede.
Non è che stai attraversando un periodo di agnosticismo, ma semplicemente hai perso l'anello nuziale. O forse le due cose coincidono, perché la perdita ti ha portato ad proferire una serie di improperi alle alte sfere che lèvati. Colpa tua naturalmente, che quando vai in piscina ti ricordi sempre di lasciare a casa l'anello, ma non ti è venuto in mente di tolgliertelo per andare a nuotare in mare, e ti si è sfilato. Fortunatamente non è l'originale (che quello è in casa nel tuo comodino), ma la sua copia anch'essa consacrata e benedetta. Che adesso giace sul fondo sabbioso a qualche decina di metri al largo della spiaggia di Finale Ligure.


Furto del borsellino della biondina.
Recentissima. Durante il recente soggiorno della nonna in ospedale (e già, c'è anche questo) un parente di quello sciocchino del finestrino ha approfittato di un momento di distrazione della biondina e gli ha alleggerito lo zaino dal borsellino. E in un attimo se ne vanno soldi, patente, bancomat, carta di identità, tempo e serenità.


Sei uno sempre stato uno molto positivo, e che il bicchiere lo vede mezzo pieno, ma qui ci sta tanto bene la moda dell'hastag: #maiunagioia




* EDIT: #finalmenteunagioia: nei giorni in cui stavi scrivendo il post il tablet è stato ritrovato!!!
Ha dormito per tre mesi incastrato sotto il sedile della macchina della biondina. Ma resta il mistero di come abbia fatto ad incastrarsi così in profondità, seppur con l'attenuante della macchina stracarica di valige e biciclette.

giovedì 3 novembre 2016

Laus Half Marathon - Lodi 30/10/2016

L'unica gara FIDAL disputata in questo sportivamente stitico 2016 non poteva che essere la seconda edizione della mezza maratona di casa. Perchè l'anno scorso ti era piaciuta, perchè rappresentava il tuo PB, perchè è vicina a casa e perchè quest'anno la corre anche la biondina.

Su facebook la sera prima notavi che era da marzo 2015 che non partecipavate insieme ad una gara di corsa.

Per questo regalo della corsa di coppia, dovete ringraziare la zia Tati che si è resa disponibile come baby-sitter e ha permesso al bimbo di passare la mattina con la sua fidanzatina Isabel.
E a Lodi non c'era solo la biondina: c'era un sacco di gente del tuo paese e tanti che conosci. A differenza delle ultime gare di triathlon in cui ti sei presentato da solo, ad ogni passo ti fermavi a salutare qualcuno. Considerate che su 1399 partenti, circa il 10% (121 iscritti) era della tua società Gruppo Podistico Casalese.
Ad esempio si riporta questo selfie prima della partenza con tre max e una biondina.



A ben vedere la preparazione non era ottimale: certo, sei in uno stato di forma discreto (come ha dimostrato il triathlon olimpico di un mese fa) ma quest'anno hai corso relativamente poco, con uscite mai più lunghe di 15 chilometri e nessun lavoro specifico in pista. Per dire, recentemente non hai fatto un allenamento serio e strutturato di ripetute. E quindi eri molto dubbioso sulla tua tenuta in gara.
L'idea era di stare sotto i 95 minuti, il più possibile vicino al tempo dell'anno scorso, e sei partito attaccato ai pacer di 1h34'. Un ottimo aiuto: precisi e costanti. Poi però già al km 10, visto che te la sentivi calla, hai provato ad aumentare il passo e ad anticiparli.
Naturalmente attorno al 19° km hai sofferto come un cane e non hai avuto quella brillantezza per finire in progressione (che un lavoro più specifico per la distanza ti avrebbe dato), e hai fatto gli ultimi chilometri un po' piantato sulle gambe.
Ma sei rimasto concentrato e costante, portando a casa un ottimo risultato.

A cento metri dall'arrivo, si indossa il sorriso delle grandi occasioni.

Solo tre secondi in più dell'anno scorso, che a volerlo fare apposta non ci saresti mai riuscito.
Un tempo stratosferico che ti ha regalato un sacco di preziosissimi punti autostima e un bella coda di giornate piene di dolori muscolari.

Nota di colore: alla partenza ti sei presentato all'ingresso della tua seconda griglia con un po' di ritardo (tutte quelle persone da salutare ...) ed era già tutta piena, allora l'addetto ha fatto entrare te ed altri nella prima griglia, con la preghiera di restare dietro i top-runner. Grazie a questo al momento dello sparo (preceduto dall'Inno di Mameli suonato dalla fanfara dei bersaglieri ... pelle d'oca) ti sei trovato praticamente in terza fila, e per la prima volta in assoluto nella tabella dei risultati su MySdam non c'è la voce Real Time, perchè è uguale al tempo ufficiale.



Corsa soddisfacente anche per gli altri partecipanti.
Si segnala il tempone in scioltezza di IronBatta, la soddisfazione del Max, la voglia di rifare subito un'altra mezza dell'altro Max, i buoni tempi e le buone sensazioni in previsione delle imminenti maratone di Angelo, Stefano, Fabio, Lorenzo, Giuseppe e soprattutto di IronCesare.

E anche la biondina, seppur con tutto il suo carico di piccole problematiche (tra cui il non trascurabile problema periodico femminile che si presenta naturalmente nel momento meno opportuno), ha portato a casa un buon 1h53'20".


A guardarla con un occhio oggettivo si tratta di una mezza maratona ottimamente organizzata ma piuttosto anonima, con un percorso non particolarmente veloce e alcuni passaggi noiosi, ma a te piace un casino, e l'occhio oggettivo l'hai perso mentre stavi correndo sulla pista ciclabile costruita dalla tua ditta a due passi da una delle cave di sabbia e ghiaia di cui sei il direttore dei lavori.
Ormai è diventato un appuntamento fisso annuale a cui non vuoi rinunciare.
... e se poi i risultati sono questi, allora ti sei già prenotato per l'anno prossimo!