lunedì 30 aprile 2012

Bentornata Mamma!!


Ieri pomeriggio la biondina è atterrata ad Orio al Serio dalla sua gita in terra sarda, e davanti alla porta dell'uscita si è trovata il bimbo con un cartello più grosso di lui che gli dava il bentornata a casa. Il cartello era disegnato quasi interamente dal papà, tranne alcuni scarabocchi che nelle  intenzioni del nano rappresentavano il mare e la scritta mamma, mentre la realizzazione della struttura è durata il doppio del necessario, visto che io costruivo e lui distruggeva.

Per il bimbo poi la gita all'aereoporto è stata  una cosa eccezionale che continuerà a nominare per giorni, infatti prima di entrare nella sala arrivi, siamo andati all'esterno e, appiccicati alla rete in fondo alla pista di atterraggio, abbiamo visto due aerei atterrare e tre aerei partire passando sopra la nostra testa. Tanto che quando si è avvicinata l'ora dell'atterragio dell'aereo della mamma, non voleva assolutamente andarsene e ho dovuto prendermelo in braccio.

venerdì 27 aprile 2012

Notturno solitario

Sto scrivendo che sono circa le undici di sera, sono stanco morto ma non riesco a prendere sonno.
Sono stanco perché oggi mi sono svegliato alle quattro e mezza (!!) e ho passato tutto il giorno con il bimbo a farlo giocare, ma non riesco a prendere sonno perché, come mi è capitato solo altre due notti negli ultimi nove anni*, stanotte devo dormire nel lettone da solo.

La biondina stamattina è partita da Orio al Serio con un volo Ryanair per Cagliari da dove tornerà domenica sera dopo tre giorni di mare e una mezza maratona da disputare domenica mattina. Per la precisione alloggio al Chia Laguna Resort e partecipazione alla prima edizione della Chia Laguna Half Marathon. Non mi dilungo oltre sugli aspetti tecnici, organizzativi e sportivi del viaggio, anche perché ci sarà spazio per un post dedicato succesivamente, con il resoconto della vacanza dalla viva voce delle protagoniste che me l'hanno promesso prima di partire (ha già, dimenticavo di dirvelo: la compagna di merende è la zia stordita).

Ma ora parliamo di me e delle mie sensazioni.
Sono a letto, il bimbo l'ho appena portato a dormire nel suo lettino dopo averlo (ed essermi) sfinito leggendo la storia di Saetta McQueen, ora non posso far altro che poggiarmi il portatile sulle gambe e cercare di descrivere il mio stato d'animo.
Sono una persona tendenzialmente solitaria, che sa apprezzare la solitudine e il silenzio. A differenza della biondina, a cui il silenzio fa paura e a cui la solitudine sembra una condanna tremenda.
Può sembrare una contraddizione, ma penso che anche una certa dose di solitudine sia utile per una vita di copia soddisfacente. Ma stasera questo letto mi sembra enorme.

... o forse non è malinconia, ma solo invidia. Anch'io voglio andare al mareeee!!



* mi era capitato solo con la biondina all'ospedale per la nascita del bimbo, ma in quei momenti non ero malinconico. Anzi ero totalmente euforico!

martedì 24 aprile 2012

19° Manifestazione podistica - Miradolo Terme 22/04/2012

E come l'anno scorso, nell'avvicendarsi delle tapasciate del comitato FIAS di Lodi, domenica passata in giro sulle colline di Miradolo.
E' una delle più belle ma anche più impegnative, come quasi tutte quelle che si snodano sulle colline, con un'organizzazione ben rodata e impeccabile.

Ma mentre l'anno scorso si trattava della uscita di alleggerimento dopo la maratona di Milano e ho corso per 19 km, stavolta sono in fase un po' calante con il kilometraggio, pertanto mi sono accontentato di 14 km e pace all'anima della corsa.
Ho corso con la biondina e il Max che erano entrambi scarichi e, complice anche un terreno reso a tratti pesante dalle piogge recenti, ho faticato moltissimo e il risultato è stato un passo medio poco meno che decente.

Le scuse possono essere tante: la biondina la sera prima non aveva digerito e quindi la mattina era molto stanca dopo aver passato quasi tutta la notte senza dormire, io la mattina precedente avevo corso 60 km in bici da corsa da solo con(tro) il vento, ecc.

Ma la verità è che la primavera, se da una parte mi da la carica, a volte spegne anche un po' le energie. Colpa del lavoro che in questo periodo è sempre incasinato, del meteo che comunque alterna alle giornate di sole dei bei temporaloni, della saggezza popolare che vuole aprile mese della sonnolenza. Colpa di tutto questo, ma ad oggi non ho obbiettivi sportivi a breve termine, si rimanda tutto a settembre.
E questo non avere scopi, tabelle e obbiettivi ben precisi porta a rilassarsi.

... niente, devo inventarmi qualcosa, un obbiettivo, o qui va a finire che ingrasso!!

lunedì 23 aprile 2012

Giochiamo a calcio? Io faccio l'Inter!!

Qualche tempo fa mi interrogavo con rammarico (ma sempre e comunque con ironia) sul fatto che il bimbo sembrasse più interessato alla visione di un balletto classico che di una partita di pallone.
Ma il tempo è galantuomo, e dopo circa un annetto il principe Milito si è preso la sua rivincita.

La nuova incarnazione di Klinsmann.
La pantegana bionda.

Ora uno dei nostri giochi preferiti è il pallone da calcio di spugna con cui fare gol contro le porte delle stanze nel corridoio di casa. In questa foto vediamo di spalle il bimbo con la maglia dell'Inter regalo del nonno dell'anno scorso ai tempi del triplete.
Allora non capiva bene cos'era e non la voleva indossare, mentre ora che comincia ad andargli un po' strettina continua a chiederla e non vorrebbe più torgliersela, tanto che qualche volta ci ha fatto pure il sonnellino pomeridiano.

In questo caso la mamma italiana media comincerebbe ad urlare di non giocare a palla in casa, ma la biondina non può lamentarsi, quando è lei la prima a fomentare la cosa.
Infatti è lei quella che si intravede nella foto sopra a presidio della porta d'ingresso con una vecchia maglia nerazzurra.
Vecchia tanto da avere scritto sulla schiena Ibrahimovic (sembra un secolo fa, invece era solo il 2008).

sabato 21 aprile 2012

Piccole chicche linguistiche sparse 6

Per un soffio
(mi accoglie così quando torno a casa dal lavoro)
Ciao papà, mi hai mancato...

La neve in primavera
(guardando un ciliegio pieno di fiori bianchi)
Mamma, perchè quell'albero ha sopra la neve?

Risposte a caso
Posso fare una scivolata sullo scivolo?
Ma bimbo, è appena finito di piovere, è tutto bagnato!
Ma papà, noi siamo degli atleti, mettiamoci al lavoro!

I verbi irregolari
Ti ricordi bimbo quando sei caduto e ti sei tagliato il labbro?
Mi ricordo, ero piccolo e io ho piangiuto

giovedì 19 aprile 2012

Tre

Hei, tu ...
Parlo con te, che hai appena barattato il lettino dei bimbi piccoli dotato di sbarre per un lettino dei bimbi grandi e che in parte lo ami e in parte lo odi.
Parlo con te, caschetto biondo di smisurata autostima.
Parlo con te, che vai giù di testa per le nuove canzoni di Madonna e vuoi continuamente vedere a nastro il video di Give Me All Your Luvin' su youtube cantandone una versione indecentemente naïf.
Parlo con te, che dopo il libro dei teletubbies, quello della fattoria e le storie di pingu, ora hai intenzione di imparare a memoria tutto il libro di Saetta McQueen, e per questo ogni sera quando siamo a letto vuoi che te ne legga almeno qualche pagina (peraltro sempre le stesse quattro di un libro di quaranta).
Parlo con te, immondo divoratore di cioccolato.
Parlo con te, che quando vai in cascina dai nonni diventi un piccolo selvaggio tra caprette, galline, trattori, cani, vitelli e maiali; ma anche porcospini e nutrie (!!).
Parlo con te, che hai monopolizzato la televisione della sala e sei capace di comporre sul telecomando il canale che ti interessa, ma per te esistono solo due canali: rai yoyo e cartoonito; e la mania è arrivata a tal punto che l'altro giorno hai visto il numero 43 su un giornale e hai esclamato: come rai yoyo!
Parlo con te, egocentrico polo attrattivo di coccole, baci e attenzioni.

Hei, tu ...
Buon compleanno bimbo bello!

lunedì 16 aprile 2012

Passato, presente e futuro


Il concetto del tempo è molto difficile da dominare completamente per un bimbo di tre anni.Cioè, il bimbo capisce il significato di prima e di dopo, ma poi precisare la coordinata temporale di una cosa è fonte di confusione e fraintendimento.

Lui per indicare un avvenimento passato dice l'altra sera.
E questo va bene per indicare una cosa che ha fatto un'ora fa o una cosa successa l'anno scorso.
Parallelamente per indicare una cosa che succederà dice domani, indifferentemente se sta parlando della cena che deve ancora fare o del lavoro che farà da grande.

Ma a pensarci bene questa mancanza di precisione temporale non è solo figlia della sua inesperienza linguistica, ma un vero e proprio stile di vita inconsapevole.
Il passato del bimbo è talmente poco, talmente vicino che può essere tranquillamente successo l'altra sera. Mentre il suo futuro è così aperto, così totalmente libero da qualsiasi preclusione che per lui il mese prossimo vale come tra vent'anni.

venerdì 13 aprile 2012

La pasqua del bimbo

Pasqua con un tempo freddo e un vento fastidioso che non permette di fare la gita in campagna che avevamo ipotizzato la scorsa settimana. Pasquetta va un po' meglio e dopo la mattinata a correre riusciamo a farci un giretto.

Voglio raccontare questi due giorni del bimbo per immagini.
Allora, con ordine: giostrine
E' diventato un asso con la codina.
Da notare il seggiolino che ha scelto. Cars a casa nostra regna sovrano

uova giganti che il nonno ha vinto con la riffa del bar:

giri turistici alla fiera con tanto di foto vicino alla macchina da corsa allo stand del gommista
Quando l'ha vista ha cominciato a dire: come Francesco Bernulli!!
Sempre colpa di Cars

gita a cowboyland nel pomeriggio di pasquetta (sì, come l'anno scorso, che fantasia nhè?) dove si è voluto presentare con il vestito da cow boy di carnevale e le pistole al seguito per poter, tra le altre cose, pagaiare sulle canoe indiane

e dar da mangiare al lama


... che ci volete fare, noi ci divertiamo così!!

martedì 10 aprile 2012

VI Marcia del latte - Borgo S. Giovanni 09/04/2012

La classica gita fuori porta di pasquetta è durata 20 km.

Giro nelle campagne del comune di Borgo che io conosco meglio che il mio cortile. Infatti gran parte del percorso si snoda all'interno dell'Ambito Territoriale Estrattivo ATEg9: quasi trecento ettari di cui io e il mio collega qualche anno fa avevamo fatto un rilievo topografico completo con la stazione totale gps. Praticamente per lavoro ho camminato per questi campi in lungo e in largo e ne conosco ogni avvallamento e ogni fosso.

Per far capire che tristone che sono,
le campagne le penso in termini di cartografie e azzonamenti!

C'erano a correre un sacco di gente che conosco, oltre alla biondina e alla zia stordita, e io con chi corro: con il Max che sta uscendo da un infortunio e quindi adotta un passo tranquillo? con Angelo che ha dei problemi al ginocchio e quindi decide di fare 13 km?
Ma nooooo ....
Mi sono fatto 20 km con Mario, il più in forma della compagnia che settimana prossima corre la maratona di Milano e deve fare la rifinitura dell'allenamento.

Estremizzando posso dire che, al netto delle pause ristoro, ho fatto il mio personal best sulla mezza maratona e oggi ho dei dolori lancinanti ai quadricipiti femorali.

La mia competitività sarà la mia rovina!

domenica 8 aprile 2012

Le prove della banda

In un post precedente avevo già tratteggiato la passione del bimbo per la musica della banda, tanto che la sua canzone preferita (l'Italia se desta, come la chiama lui) l'ha imparata ai concerti del suo papà a cui ha assistito.Sempre in quel post avevo scritto che quando sarebbe diventato più grande, presumibilmente tra un annetto, avrei cominciato a portarlo anche alle prove della banda il mercoledì sera, così, tanto per vedere come reascisce alla cosa.

Beh ... non ce l'ho fatta ad aspettare un anno.
Lui è sembrato così entusiasta quando un mercoledì gli ho detto: io stasera vado alla banda, vuoi venire con il papà? che, seppur con alcuni dubbi, me lo sono portato dietro.
I dubbi erano: e se poi si stufa? e se gli viene sonno e dopo vuole tornare a casa dopo mezz'ora che è li? io che faccio?
La soluzione è stata quella di farmi aiutare dalla biondina. Lei il mercoledì va a karatè e finisce alle 8,30 per cui torna a casa, si fa una doccia, mangia qualcosa e può essere in sala musica attorno alle 9,45.
Per cui me lo porto dietro con sua borsetta a tracolla con dentro il piffero, il saxofono e le sue partiture. Arrivati si siede di fianco a me, mette la partitura sul suo leggio e ascolta rapito quello che dice il maestro, scegliendo di volta in volta se suonare uno strumento o l'altro.
Non potete immaginarvi quanta bava
c'è alla fine della sera dentro a quello strumento!
E poi fa i commenti:
Bimbo, ti è piaciuta questa musica?
Si, però era molto difficile!
Oppure:
Quando suoniamo l'Italia s'è desta, che è la mia preferita?
O ancora:
Papà, mi piace la banda!
Non vi dico quando ha detto questa cosa come posso essermi sentito io. Anche le persone che suonano vicino a me l'hanno sentito e si sono sciolte.

mercoledì 4 aprile 2012

Wall-e è triste

Uno dei luoghi comuni più sbagliati della storia del cinema è che i film di animazione siano solo cose da bambini.
Ma molti ne sono convinti. Ad esempio la biondina che (per usare un eufemismo) non ama il genere e se gli propongo Pixar o Dreamworks storce il naso.

Forse fino a qualche decennio fa era così, ma con l'avvento dei lungometraggi d'animazione a grafica computerizzata, il salto di complessità dal punto di vista visuale ha accompagnato anche un'evoluzione delle tematiche sviluppate in ottica matura e articolata.
Ho già afforontato questo discorso nel post dedicato al mito attuale del bimbo: Saetta McQueen.

L'altra sera, stufo di vedere sempre lo stesso film di macchine che oramai sappiamo a memoria, ho proposto al bimbo di vedere il robottino Wall-e, e lui ha risposto entusiasta. Ci siamo seduti in cameretta alla scrivania davanti al computer portatile e ho fatto partire media player col bimbo seduto sulle mia gambe.
All'inizio ci sono immagini dello spazio, e lui ha cominciato a chiedere: ma Uollì quando arriva? Poi la scena si sposta sulla terra del futuro desolata e piena di rifiuti, e lui mi chiedeva: ma Uollì quando arriva? Poi il robottino effettivamente compare sullo schermo, ma tanto era allegra, briosa e divertente l'entrata in scena di Saetta McQueen, tanto è malinconica e triste l'apparizione di Wall-e:


Con tanto di immagine di altri robot rotti e "morti" a dare ancora di più l'idea di solitudine e abbandono.
E a questo punto il bimbo comincia a irrigidirsi e mi chiede con il labbro inferiore tremulo: ma perche Uollì e è triste? E io: perchè è da solo, ma adesso trova una sua amica ...
Ma la sua amica non ha fatto in tempo ad arrivare nella storia, perchè attorno al minuto 7 c'è questa scena:



E il bimbo è praticamente scoppiato in lacrime dicendo: papà, non voglio più vedere Uollì!!
... e per farlo tranquillizzare ho dovuto fargli vedere la gara di apertura di Cars.

Mi ricordavo che in effetti il film, soprattutto nella prima parte, era piuttosto malinconico e poetico, sia come atmosfere che come storia, ma non pensavo che il bimbo fosse tanto sensibile da farsi venire il magone.
Questo aneddoto dimostra due cose:
- che il bimbo (in particolare, ma penso tutti i bambini in generale) sono molto sensibili e che bastano musiche e immagini giuste per fargli cambiare umore;
- che è confermato (come ho detto in apertura) che i film di animazione non sono cose da bambini, ed alcuni più degli altri.

lunedì 2 aprile 2012

12xmezz'ora FIASP Zivido 31/03/2012 - StraBascapè 01/04/2012

Post cumulativo per le mie ultime imprese sportive.

Cominciamo con il sabato pomeriggio in cui, come ogni anno, il comitato lodigiano FIASP organizza la staffetta 12xmezz'ora. Quest'anno si corre a Zivido, frazione di San Giuliano Milanese, e la novità è che oltre a me e la biondina, stavolta c'è anche la zia stordita, sempre più lanciata lungo la strada della perdizione podistica.
Anche quest'anno la nostra organizzazione presenta due squadre, ma stavolta la qualità degli atleti è molto inferiore. Alcuni sono infortunati, altri sono in prossimità di una gara importante, quindi non hanno (giustamente) voglia di rischiare la preparazione con una gara corta e tirata come questa. Il risultato è che il piazzamento della prima squadra è stato molto distante dall'esploit dell'anno scorso. Decimi su 22 squadre, con quindici km in meno rispetto ai primi classificati.

La cosa divertente della giornata è stata l'entusiasmo del bimbo (ma questa cosa oramai è la costante della mia vita). Appena arrivato gli hanno offerto fette di torta, caramelle e cioccolatini; che lui non ha rifiutato (sarebbe stato scortese). E poi correva: si è riscaldato sia con me che con la mamma. Gli piaceva tantissimo correre nel vicino campo di calcio e ogni tanto rotolarsi sull'erba. Gli piaceva tantissimo correre sul tartan morbido della pista con tutti che lo guardavano e sorridevano e dicevano: và che bravo! (Ah, no! a lui che la gente lo guardava non gli fregava niente. Quello orgoglioso ero io!).
E poi abbiamo fatto il tifo alla zia e alla mamma.



Invece domenica mattina sono andato a farmi una sgambata in un paesello del pavese. Da solo perché la biondina ha optato (obbligata) per lo stage di karate.
Il posto non era male: il paese lo conosco per motivi lavorativi (infatti siamo passati di fianco alla cava della mia ditta) e la campagna circostante in cui abbiamo corso era varia e interessante. Ma devo fare una polemica per il chilometraggio. Avevo già parlato qualche tempo fa della brutta abitudine di arrotondare in eccesso le percorrenze delle gare non cronometrate. A volte per errori di misurazione riportati negli anni, a volte per fare la figura di quelli bravi.
Stavolta la tesi dell'errore non regge. All'arrivo del percorso "lungo" di 18 km ci siamo guardati tutti in faccia perplessi: i gps segnavano poco più di 14 km.

Organizzazione bocciata senza appello!